Tag Archives: nicoletta zuliani

Una Latina DECOROSA è possibile

La questione del decoro della città è molto sentita dai cittadini di Latina, tanto che sono nati gruppi sui social con discussioni molto partecipate che evidenziano quanto sia importante per il cittadino che il suo spazio urbano sia bello, accogliente, pulito.

Una maggiore mobilità all’estero ci induce ad un confronto impietoso rispetto a come Latina si presenta ed è gestita.

Perché a Latina succede tutto questo?

Non credo sia tutta colpa dei latinensi: non mi risulta che siamo una categoria particolarmente sporca, o storicamente incivile. E non mi risulta neanche che la presenza dei “nuovi latinensi” provenienti da altri paesi abbia accentuato il problema.

È un problema di gestione e di organizzazione.

Esempi, per citarne solo uno che ha fatto scuola, quello del sindaco Giuliani a New York, con un investimento nella tolleranza zero nei confronti del degrado; politica che ha letteralmente trasformato una città che veniva ormai chiamata la “Calcutta del West”.

Anche a Latina si può cambiare: ma la politica qui è determinante.

Non siamo ai tempi di Giuliani, dove la volontà, un piano efficace ed un massiccio investimento hanno raggiunto l’obiettivo. Qui siamo in tempi di “magra” ma… abbiamo una risorsa ancora ignorata: il coinvolgimento e la partecipazione del cittadino.

decoro urbano

Da questo principio prende le mosse  “Decoro Urbano” (www.decorourbano.org), lo strumento gratuito per tutti i Comuni d’Italia a cui propongo di aderire. Il portale offre un pannello di controllo per gestire le segnalazioni, un indirizzo internet e una app per smartphone personalizzati, oltre a materiale divulgativo. Per aderire basta una firma del sindaco o di un suo delegato, o anche una delibera di giunta inviata via Pec. Il sistema permette la pubblicazione di foto e si avvale della geolocalizzazione per una maggiore precisione nelle segnalazioni: uno strumento all’avanguardia e al passo con i tempi che aiuta le amministrazioni nella gestione delle aree pubbliche.  “Decoro Urbano” è un network che finora raccoglie le segnalazioni, secondo l’Istat, di 3.074.668 di cittadini per centinaia di Comuni italiani, tra cui – per la provincia pontina – Sperlonga, Itri, San Felice Circeo e Terracina.

È arrivato il momento di prendere sul serio i cittadini che vogliono collaborare.“È interesse di questa amministrazione – si legge nel testo della mozione – vigilare affinché lo spazio urbano venga rispettato e valorizzato per rispondere alle attese e alle funzioni sociali cui è destinato. Atti vandalici, problemi alle segnaletiche, dissesti stradali, abbandono/maltrattamento di animali, affissioni abusive, discariche abusive e situazioni simili, se segnalate tempestivamente, consentono all’amministrazione di agire per il ripristino del decoro prevenendo situazioni di pericolo sanitario”. La mozione invita anche il Comune ad organizzare i propri uffici per ottimizzare il lavoro. (leggi il testo integrale della mozione)

Il problema per l’amministrazione è che si teme un grande flusso di segnalazioni che gli uffici, per carenza di personale o risorse economiche, non riescono poi a gestire.

Ma qui si vede chi vuole veramente dare una svolta all’insegna della trasparenza e del vero coinvolgimento dei cittadini in un percorso di risanamento della città, e chi vuole nascondersi dietro alla scusa della mancanza di soldi.

Ma, si sa, è in tempi di crisi che si fa la differenza: o si muore o si vince.

Zona Pedonale: cosa non va… e non può essere cambiato :-(

L'aula consiliare di Latina

Oggi Consiglio Comunale monotematico: l’isola pedonale.
O meglio, pedonalizzazione del centro di Latina.

Convocazione fatta dalla maggioranza per “condividere” in Consiglio l’importante passo verso la modernizzazione della nostra città.

Come cittadina potrei fermarmi al compiacimento nel sapere che Latina avrà un centro pedonale.
Ma come consigliere comunale e amministratore di minoranza ho il dovere, il compito e la responsabilità di analizzare, controllare, intervenire ed eventualmente avanzare proposte migliorative.
E qui elenco alcuni dei miei rilievi.

1- Un Consiglio di facciata
Il Consiglio di oggi era stato convocato come ultima fase illustrativa di un progetto già approvato in giunta una settimana fa, quindi immutabile, non emendabile. La cosiddetta “condivisione” che l’amministrazione paventava non era altro che un’illusione: solitamente si condivide qualcosa che senti anche tuo perché hai in qualche modo contribuito a dargli forma. Il progetto approvato in Giunta non era invece mutabile.
Tra l’altro, in Consiglio, non era prevista alcuna votazione o deliberazione da fare: era solo un’illustrazione da ascoltare perché l’atto formale era stato già deliberato in giunta.
Che spreco…
Perché convocare un Consiglio – che costa migliaia di Euro – quando tutto è stato già deciso e sono stati fatti incontri (post-delibera di giunta) con cittadini, esercenti ecc… e una discussione in Consiglio non può modificare nulla?

2- IL PARADOSSO
Consiglio convocato dalla maggioranza e … la maggioranza non ha il numero legale. I
l Consiglio non si svolge.
Beffa nella beffa.

ztl_presentazione1-478x3503- I COSTI
La ZTL (Zona a Traffico Limitato) in sé costerebbe solo €400mila. Nella delibera, invece, c’è anche la pavimentazione che da sola costa quasi un milione di Euro e neanche per tutta la zona! Resterebbe esclusa, infatti, tutta la Piazza del Popolo.

Perché vincolarci anche per il futuro con una costosissima pavimentazione che ci obbligherà ad una uniformità che magari non ci potremo permettere per costi troppo elevati?
Perché deliberare un intervento costosissimo senza aver neanche recepito il parere della Sovrintendenza?
Cos’è tutta questa fretta?

imageProposta: perché, invece, non destinare i soldi della pavimentazione per la riparazione del palazzo della Cultura che ha infiltrazioni dai soffitti?
La ZTL funziona benissimo anche senza pavimentazione: basta renderla viva di contenuti.
Ma ahimé, non si può cambiare NULLA

3- PALESE INCOERENZA
Andate a vedere il programma di Di Giorgi candidato a sindaco: la realizzazione dell’isola pedonale non c’è. C’è tutt’altro che non sarà mai realizzato: nuovo stadio, nuovo carcere, nuovo ospedale, melapark, città della creatività, sport minori…
Era invece presente nel programma del candidato a sindaco Democratico Claudio Moscardelli, ma con un criterio di organicità completamente assente da questo progetto.

4- PROGETTO DISORGANICOfotoZTL
Tre elementi progettuali insistono nell’area della ZTL:
- l’area pedonale,
- il parcheggio multipiano e
- l’anello ciclabile.

Tre elementi prodotti da tre uffici diversi che non hanno interagito tra loro.
Infatti, il progetto dell’anello ciclabile andrà modificato per renderlo compatibile con la zona pedonale.
Se ne sono accorti dopo…
Per il multipiano, per il quale sono assolutamente contraria, non si comprende quale pressione abbiano per realizzarlo, visto che cade proprio al centro di una zona a vocazione pedonale: retro Cambellotti, piazzale delle Poste, piazza del Quadrato, Viale Italia.
Perché concentrare li 350 posti auto? A che pro?
Più sensato sarebbe pensare un’ampliamento dei posti auto verso o oltre la circonvallazione.

Un grave errore che quest’amministrazione ha fatto è confondere il percorso di partecipazione con il percorso di persuasione che effettivamente ha attuato: parlare con le parti sociali ed i cittadini a cose fatte non ha nulla di partecipativo. Si chiama presa in giro.

Spaccio e consumo libero

Nicoletta Zuliani: “Attuare una risposta sinergica tra le Istituzioni per contrastare l’emergenza droga”

foto 3

 Siringhe gettate a terra e piantate con gli aghi sui tronchi degli alberi. La situazione in cui versa un piccolo angolo verde tra le autolinee di via Romagnoli e via Magenta, è stata immortalata in alcune fotografie scattate da un alunno dell’istituto Manzoni, dove la consigliera comunale del Partito Democratico è docente.

“Il fatto che uno studente sia venuto a consegnarmi le fotografie di una situazione di degrado che ha rilevato nella zona che frequenta per andare a scuola, è indicativa di quanto i ragazzi riescano ancora ad avere fiducia nelle Istituzioni, ed è anche per questo che a loro dobbiamo una risposta sinergica per contrastare le emergenze sociali ed in particolare quelle che li riguardano, come il pericolo della droga, purtroppo sempre in agguato tra i giovani. Una delle zone maggiori di spaccio, sembra assurdo quanto grave ma è così, è proprio sotto i nostri uffici comunali, sotto l’Intendenza di Finanza in Piazza del Popolo”.

 “Il governo della città, in questi anni – aggiunge Zuliani – per il contrasto alla diffusione delle droghe tra i giovani ha fatto ben poco. Ci si è attivati sicuramente di più per lo sport, ma una città come Latina non può accontentarsi di qualche evento, dietro cui nascondersi per dire che si è fatto qualcosa per i giovani. Ora più che mai, visto l’arrivo della stagione estiva – quando i ragazzi sono per strada per molto più tempo rispetto all’inverno – bisogna tenere gli occhi aperti e fornire risposte ai bisogni aggregativi dei ragazzi, che altrimenti rischiano di prendere strade ed avvalersi delle compagnie sbagliate. Il Comune, come Istituzione più prossima ai cittadini, deve farsi carico di questa esigenza e cercare l’apertura di un tavolo con gli altri organi presenti sul territorio, primo fra tutti quello della Prefettura. Fra l’altro stupisce che, a distanza di un anno rispetto alla mia richiesta di incontro con il prefetto Antonio D’Acunto, proprio a proposito dell’emergenza sociale della diffusione delle droghe tra i giovani, non abbia ricevuto alcuna risposta”.

€570mila alle scuole di Latina: Renzi fa sul serio

E’ appena stato pubblicato l’elenco dei comuni e le somme per l’edilizia scolastica che il governo Renzi ha sbloccato. (CLICCA QUI)

Al Comune di Latina €570mila per la piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale.

renzi scuolaRenzi si dimostra un premier che fa ciò che promette: aveva detto che la priorità sarebbe stata la scuola e l’ha fatto.”

L’iniziativa raggruppa tre tipologie di interventi chiamati SCUOLE BELLE, SCUOLE SICURE e SCUOLE NUOVE. Latina è rientrata nel gruppo delle SCUOLE BELLE per il quale, complessivamente, sono stati stanziati €450ML per un totale di 17.961 edifici in tutta Italia.

A Latina ben 42 scuole riceveranno migliaia di euro per la manutenzione, decoro e ripristino funzionale. La consigliera del PD Nicoletta Zuliani da sempre in prima linea sul fronte scuola ed educazione, tira un sospiro di sollievo: “Con il bilancio di previsione 2014 per il quale si prevedono tagli drammatici temevo che sarebbe andato in apnea un settore vitale: in questi ultimi anni la manutenzione scolastica si è vista ridurre gli importi progressivamente.” Attualmente per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei 56 edifici scolastici di Istituti Comprensivi sul territorio comunale di Latina venivano stanziati totalmente circa €800mila annui. Nel conto va calcolato tutto: rifacimento tetti, opere murarie, estintori, ascensori, impianti elettrici ed idraulici da manutenere e riparare, ecc… La cifra che il governo Renzi stanzia aumenta notevolmente la posta in bilancio per le scuole comunali per quest’anno. Le cifre sono divise un due gruppi: 26 scuole riceveranno €378.634, le restanti 16 avranno €190.400.

Ma la Zuliani avverte: “ Nel futuro immediato non sappiamo se potremo disporre di queste somme di nuovo, per questo è opportuno tesaurizzare le risorse e parallelamente mettere in atto modalità di cura e valorizzazione delle strutture scolastiche in accordo con la comunità che le accoglie, in primis i genitori e gli insegnanti.” Il riferimento è al Protocollo di Partecipazione che la consigliera del PD ha proposto nei giorni scorsi. Il Protocollo, oltre che valorizzare e tutelare le risorse progettuali e professionali interne alla comunità scolastica, soprattutto dei genitori rispetto alla gestione e alla cura nelle scuole, permetterebbe anche all’amministrazione di potersi dedicare alle altre mille urgenze che i 56 plessi scolastici comunali presentano.

Le scuole sonscuolafuturoo il bene più prezioso che abbiamo: tirano su i cittadini di domani. E il Premier lo sa bene.”

 

LATINA: vietato partecipare

Tra le gravi mancanze di un’amministrazione moderna io annovererei la carenza di coinvolgimento della popolazione nelle decisioni che ricadono su tutta la città.

Nel mondo globale, dell’informazione immediata a 360 gradi e dei sondaggi che dettano le linee politiche è rischioso non tutelarsi dal rischio di essere sconfessato dai propri cittadini.

20140705-091420-33260308.jpgUn esempio per tutti è l’isola pedonale di Piazza del Popolo. Ma potremmo citare anche la via dei pub ed altro ancora.

Cambiare una parte della città come il centro è strategico e duraturo: è come modificare strutturalmente la parte di una casa insieme alla sua funzionalità.
Ma si è chiesto cosa ne pensano gli abitanti della casa?

A Trento, città di avanguardia democratica, si discuterà a giorni il disegno di legge in Consiglio Provinciale (ricordiamo che il Trentino è regione a statuto speciale e mantiene la provincia) sulla materia della democrazia diretta.

La partecipazione dei cittadini alle scelte della città non è solo doverosa in un contesto di modernità, ma soprattutto richiama gli eletti a non tagliare il filo che li lega ai propri elettori.
Secondo Louvin, professore di diritto pubblico comparato all’Università della Calabria, il cercare nuove forme di decisione fa parte del «trovare una nuova sfera pubblica dove praticare una pedagogia dell’inclusione dell’altro».

A proposito della zona pedonale in centro storico, nel 2012 c’è stato il concorso di idee con un progetto risultato vincitore .

Prevedere che i cittadini potessero esprimere un parere scegliendo tra due opzioni avrebbe sancito una “legittimazione dal basso” e soprattutto l’indicazione di come i cittadini realmente vorrebbero la loro piazza, visto che la frequenteranno loro.
In alcuni comuni c’è l’obbligo della consultazione popolare al di sopra di una soglia di spesa (€50ML) secondo il principio che “quando il popolo parla, il governo s’inchina”.
Il non coinvolgimento può risultare controproducente consolidando la convinzione che le decisioni vengono prese sempre sopra le nostre teste e il cittadino le deve sempre subire.

Mi ha colpito il modo in cui la Presidente dell’Associazione del centro storico, Daniela Claretti, ha denunciato la mancanza di efficace comunicazione e ascolto da parte del Comune rispetto ad istanze sollevate da parte dei cittadini e commercianti: è in corso una raccolta di firme per “mendicare” l’ascolto dell’Amministrazione.

Trovo legittime le loro preoccupazioni rispetto ad una programmazione di attività che garantisca una frequenza sociale ed un’attività economicamente vivace nel centro dopo la chiusura al traffico. Non mi risultano prodotte o allo studio pianificazioni del genere, né a breve né a medio o lungo termine. Tutto quello che abbiamo è un’attività scomposta e non coordinata di eventi che affiorano nell’immediato, prenotando oggi per il mese prossimo l’occupazione di suolo pubblico per eventi in piazza.

Latina è una città importante: valorizzare la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche è un passo doveroso.
20140705-091645-33405219.jpg
Voglio citare la mia amica Lucia Fronza Crepaz, presidente del Pd Trentino: “La partecipazione o si governa o si subisce, e la crisi rappresenta un tempo di opportunità (…) un laboratorio di evoluzione e sperimentazione in termini di partecipazione democratica”.

VARIANTE e PARERE felicemente sposi in barba alla collettività

Oltre ad una pessima figura, la variante di Borgo Piave costerà alla collettività più di €13mila.

Nicoletta Zuliani: un inutile e costoso parere di facciata che non può entrare nel merito del problema.

downloadSindaco e giunta ritengono necessario un parere esterno (pro veritate) per avvalorare la tesi della correttezza del loro operato.

Un parere costoso.

Sono mesi, ormai, che il tema desta polemiche, ma l’interesse che oggi suscita è a causa di un’inchiesta e di indagini che la magistratura ha ripreso e sta approfondendo.

UN PARERE INUTILE
In seno all’Amministrazione già abbiamo tutte le figure preposte ad esprimere pareri di legittimità: lo stabilisce la legge.

Ci sono tre versanti: la forma, il merito e il presunto reato.
La magistratura si occupa dell’accertamento della presenza di presunti illeciti di rilevanza penale come abuso di ufficio, falso e lottizzazione abusiva e ci dirà se la variante, essendo stata considerata “non sostanziale”, poteva saltare il passaggio in Consiglio Comunale necessario per l’approvazione, evitando lo scoglio del vaglio e controllo della città attraverso i suoi rappresentanti. In più, la variante interessava direttamente un consigliere comunale in quanto imprenditore.
L’Amministrazione, lo sappiamo, scegliendo di ritenerla “non sostanziale” ha saltato il passaggio del confronto in Consiglio e Commissione ed ha approvato direttamente in Giunta.
La forma e il merito sono, per legge, tutelate da ben tre figure all’interno dell’Ente: segretario generale, dirigente del settore e avvocatura.

LE TRE FIGURE
Il Segretario Generale e nessun altro può assicurare che l’azione amministrativa sia legittima. La firma del Segretario Generale su quella delibera di Giunta non comparirebbe, e quindi avremmo già una sorta di parere interno.

Il Dirigente e nessun altro può garantire la regolarità tecnica di una scelta dell’amministrazione rispondendone di persona.

E poi c’è l’Avvocatura Comunale liquidata nella delibera di incarico del parere, con la scusa che è già oberata “da notevoli mansioni”.
Voglio ricordare che l’Avvocatura esiste proprio per tutelare l’Amministrazione da eventuali illegittimità ed è lì già pagata da tutti noi proprio per questo. Si temeva forse un parere sfavorevole nel caso della variante? Come nel caso della questione del cimitero in cui l’Avvocatura sottolineava il pesante vulnus di carenza regolamentare interna all’Ente? E non è la prima volta che si sceglie un esterno per un parere giuridico costosissimo. E non è escluso che si possa segnalare alla Corte dei Conti un comportamento così inutilmente oneroso per i cittadini.

I QUESITI
Leggendo poi i quesiti è interessante vedere come si “metta in bocca” dell’esimio professionista la risposta da dare:
- nel primo la variante viene già definita “non sostanziale”. Ma il “quid” di tutta l’operazione è proprio li, nel merito, e non è certo un avvocato che possa stabilirlo, bensì un dirigente rispondendone di persona. Alla domanda “una variante non sostanziale può saltare il passaggio in consiglio? Così posta la risposta non può essere che “si!”
- nel secondo quesito si chiede se nell’iter ci sia stato conflitto d’interesse da parte di generici “consiglieri comunali”, e qui basta leggere il TUEL che all’art.63 comma 1 esplicita le fattispecie di incompatibilità.
La ratio, infatti, della causa di incompatibilità risiede nel fatto che un consigliere sia portatore “interessi configgenti con quelli del comune – ovvero personali (ndr) – o i quali si trovino comunque in condizioni che ne possano compromettere l’imparzialità». Il consigliere indirizza e controlla e non può indirizzare diversamente da interessi della comunità o rivestire le vesti del controllato contemporaneamente: delle due o l’una o l’altra.

DUBBIA VALIDITA’
Apprendiamo poi che il capo di gabinetto, dipendente in quiescenza con incarico da funzionario, rilascia pareri tecnici che solo un dirigente può rilasciare, secondo l’art.49 TUEL, mettendo in dubbio la stessa validità della delibera di incarico.

E come tacere la mancanza dall’elenco in premessa dell’unico parere tecnico significativo: quello del dirigente Responsabile Unico del Procedimento?

Infine trovo la motivazione citata in delibera, che annovera IL QUOTIDIANO – LATINA come causa di una campagna mediatica che arreca danno all’Istituzione, veramente imbarazzante: il danno di immagine è tutto a carico delle persone indagate che dovrebbero pagarsi i pareri pro veritate di tasca propria.

Protocollo di Partecipazione: scuole più efficienti e sicure con i genitori “in campo”

20140702-175200-64320780.jpg

Sono anni ormai che i genitori, stufi delle lungaggini burocratiche, si impegnano in prima persona per riparare maniglie e serrande, tinteggiare le aule, mettere le tende per rendere più sicuro e vivibile l’ambiente scolastico dei propri figli. Il contributo dei genitori per lavori di miglioramento o di piccola manutenzione delle scuole oggi non è regolamentato e viene svolto in modo un po’ ufficioso. In altri Comuni d’Italia lo si può fare, invece, e alla luce del giorno.

La mozione che la consigliera del Partito Democratico Nicoletta Zuliani presenterà come prima firmataria, riguarda proprio la possibilità, da parte dei genitori, di entrare nella gestione della piccola manutenzione dei plessi scolastici cosa che, fino ad oggi, veniva spesso negata a malincuore dai dirigenti scolastici per problemi legati ad un vuoto regolamentare.

Si tratta dell’introduzione di un Protocollo di Partecipazione – spiega Zuliani – del tutto simile a quello già adottato da anni, con successo, da altri Comuni italiani. L’intento della mozione è sostenere e regolamentare la disponibilità che i genitori degli alunni danno – come già spesso accade – per effettuare piccoli lavori nei plessi frequentati dai loro figli, mettendo a disposizione gratuitamente le loro capacità per velocizzare, risolvere o prendere l’iniziativa rispetto ad urgenze della struttura scolastica costituendo un Comitato dei Genitori ed un Albo dei volontari. Quando i genitori contribuiscono in questo senso, non solo garantiscono immediatezza nella risoluzione di piccoli problemi strutturali che altrimenti richiederebbero infinita burocrazia tra dirigente scolastico e comune, ma soprattutto contribuiscono a creare un forte senso di appartenenza ad un bene pubblico, come la scuola, che già viene vissuta come una “casa comune“.

Il Protocollo di Partecipazione si occupa proprio di questi aspetti: il documento, infatti, ottemperando al principio di sussidiarietà orizzontale promosso dall’articolo 118 della Costituzione e a numerosi altri articoli di legge elencati nella mozione, impegnerebbe l’Ente a stipulare un Protocollo con i Dirigenti Scolastici che consenta a comitati di genitori costituiti all’interno dell’Istituto Scolastico, di intervenire nelle scuole su base volontaria e senza aggravio economico per le famiglie che spesso si vedono costrette ad acquistare esse stesse materiali come vernici, armadietti, tende e così via. Le spese dei materiali e della copertura assicurativa, laddove la scuola non l’avesse già, sarebbero infatti a carico del Comune. Il Protocollo, quindi, oltre che valorizzare e tutelare le risorse progettuali e professionali interne alla comunità scolastica, soprattutto dei genitori rispetto ai lavori di piccola manutenzione nelle scuole, permetterebbe anche all’amministrazione di potersi dedicare alle altre mille urgenze che i 70 plessi scolastici comunali presentano.

“Il valore della partecipazione è immenso: è importante regolamentarlo in accordo con la normativa vigente. Si può formulare un accordo tra le parti (Comune e Istituti Comprensivi) dove nell’Istituto scolastico si sia costituito un Comitato Genitori che di anno in anno fornisce un elenco di competenze professionali/volontarie messe a disposizione ed elencate in un Albo delle Competenze. Il Comune paga l’assicurazione e i materiali ed al resto pensano il comitato genitori e la scuola. Nei momenti difficili una vera comunità si distingue per la sua capacità di far fronte a problemi grandi attraverso una partecipazione compattezza creativa e generosa.
E i genitori, questo, lo hanno sempre dimostrato.
Non mortificarla e lasciarla esprimere con l’amore tipico di una famiglia, significa moltiplicare davvero le grandi energie della nostra città”.

SITUAZIONE PARTECIPATE al 24 giugno 2014

Ecco il prospetto della situazione finanziaria e debitoria al 24 giugno 2014 delle cinque società Partecipate del Comune di Latina:

CLICCA QUI

Eternit in centro città

Dopo via Bassianese e Rio Martino, oggi anche Corso della Repubblica e via Lago Ascianghi, nel cuore del centro storico della città, interessate dalla presenza di eternit da bonificare. Una zona, la cosiddetta “dei pub”, frequentatissima dai più giovani e densamente popolata. La segnalazione arriva di nuovo da alcuni residenti a Nicoletta Zuliani, consigliera del Partito Democratico e vice presidente del consiglio comunale di Latina.

Eternit2

Il Comune di Latina spesso agisce contro l’eternit, ma su richiesta dei cittadini che segnalano le problematiche presenti o vicine ai luoghi da essi frequentati. La mia intenzione – dichiara Zuliani – è capire se l’Ente abbia idea o meno di quante situazioni restano da sanare in città. Tutti ricorderanno ancora il caso di via Bassianese, segnalato dai cittadini al consigliere del Pd Omar Sarubbo e poi il caso, più recente, segnalato a me che riguardava le lastre danneggiate a Rio Martino, a stagione balneare già avviata. Entrambe situazioni sanate grazie all’intervento di consiglieri comunali avvisati da privati. Ciò che vorrei sapere è se dobbiamo continuare ad affidarci alle segnalazioni dei cittadini per gli interventi di bonifica o se l’amministrazione intenda procedere autonomamente per salvaguardare la salute pubblica ed ottemperare ad un obbligo di legge”.

Eternit1

Zuliani, in proposito, la mattina del 19 giugno ha presentato un’interrogazione sull’eternit in città (leggi l’interrogazione) Nel testo, che si rivolge in primis al sindaco Giovanni Di Giorgi quale tutore della salute pubblica, si chiede: riguardo al caso specifico di Corso della Repubblica e via Lago Ascianghi, “se l’amministrazione sia a conoscenza della presenza di amianto nel centro cittadino e se ne sia stata verificata l’integrità ” e, più in generale, “se esista una mappatura del territorio comunale rispetto alla presenza di tale sostanza, così come un progetto di bonifica per gli edifici pubblici che presentano questo tipo di coperture; se sia prevista una forma di contributo economico o compartecipazione del Comune per i privati cittadini che sono obbligati ad intervenire su aree con presenza di amianto e quale capitolo di bilancio sia dedicato alla bonifica o messa in sicurezza delle strutture che presentano eternit. Quali iniziative, inoltre, siano state intraprese – dal 2011 – rispetto alla presenza di amianto nel territorio comunale e quali si intendano intraprendere da oggi alla fine della consiliatura”.

Via Cimarosa: ecco il perché

Ma perché i lavori della scuola di via Cimarosa sono ancora fermi?

Perché si sono fermati?

Chi paga?

Ve lo spiego.