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Subito la riduzione dell’orario delle slot: il Consiglio di Stato dice sì.

Buone notizie per i comuni che vogliono contrastare il gioco d’azzardo patologico  ed  ho presentato una mozione per attivare immediatamente l’iter per modificare il nostro Regolamento ed inserire la riduzione di orario per slot e VTL.
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La sentenza del Consiglio di Stato del 26 agosto 2020 si esprime in senso nettamente contrario al TAR che aveva annullato un’ordinanza del Comune di Guidonia Montecelio che riduceva gli “orari di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro installati nelle sale gioco e nelle altre tipologie di esercizi (bar, tabaccherie, eccetera…).“

Questa sentenza del Tar ci frenò come ente, nell’inserire nel regolamento sulle ludopatie approvato nel 2018 di ridurre degli orari, soprattutto quelli a ridosso del pranzo e della cena o della chiusura delle scuole. Non è raro, infatti, che soggetti dipendenti da gioco d’azzardo dimentichino di assolvere alle più semplici funzioni di cura e di accudimento sia di se stessi che dei loro famigliari.

I giudici del Consiglio di Stato accolgono invece il ricorso del Comune e di Guidonia ed evidenziano che la decisione della Conferenza Unificata (quella che ostacolava questa libertà degli Enti Locali) “non è mai stata recepita con decreto ministeriale e quindi non presenta alcun vincolo per l’Ente,” non potendo riconoscere al documento alcuna efficacia cogente.

Il fatto poi che il Comune di Guidonia aveva in maniera inequivocabile evidenziato l’aumento del numero di pazienti affetti da GAP (Gioco Azzardo Patologico) trattati nel territorio comunale e regionale nel corso degli anni non può, secondo il Consiglio di Stato essere considerato un dato inifluente. Gli interessi economici degli imprenditori del settore, secondo il Consiglio di Stato, devono essere contemperate in modo ragionevole all’interesse pubblico che deve pensare alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo essendo palese che l’accesso al gioco illimitato e incontrollato aumenta il rischio di diffusione di fenomeni di dipendenza con conseguenze sia sulla vita personale e familiare dei cittadini con costi altissimi a carico del servizio sanitario e dei servizi sociali.

Peraltro è la stessa Corte di Giustizia dell’Unione Europea ad affermare che nel settore dell’esercizio dell’attività imprenditoriale del gioco lecito, le esigenze di tutela della salute vengono ritenute del tutto prevalenti rispetto a quelle economiche.

Come elemento finale viene richiamata la Corte Costituzionale che afferma che il “diritto incomprimibile” non è l’interesse economico alla riscossione dei proventi del gioco, bensì quello del danno alla salute dei cittadini perché incide maggiormente sull’equilibrio di bilancio con il costo che ne deriva a carico della collettività.

Ora possiamo finalmente dare via libera alla modifica del Regolamento in ordine alla riduzione oraria senza paura di ricorsi o contenziosi.

Controlli a chi autocertifica: una mozione per una convenzione con la Guardia di Finanza

schermata-2017-05-31-alle-15-46-45Abbiamo appena presentato col  gruppo consiliare del partito democratico due mozioni: la prima riguarda l’adesione nel nostro comune alla Giornata Provinciale del Buon Gioco (leggi la mozione) da poco istituita; l’altra riguarda la richiesta di convenzionare il nostro comune con la Guardia di Finanza (leggi la mozione) per il controllo sostanziale di coloro che, dietro autocertificazione, beneficiano di tutta una serie di contributi e facilitazioni di tipo economico erogati dal nostro Comune. Attualmente gli uffici comunali effettuano controlli di tipo documentale, o formali che riguardano l’esame dei documenti che i cittadini allegano alla domanda. Un Protocollo d’intesa tra il Comune e la Guardia di Finanzaschermata-2017-05-31-alle-15-47-44rende sistematici i controlli di tipo sostanziale che, attraverso l’attivazione di verifiche incrociate, riescono a definire il vero quadro economico familiare. Tutto questo perché potrebbero essere ancora moltissimi coloro che, autocertificando il falso o producendo documenti non veritieri, tolgono risorse per i cittadini che veramente ne hanno diritto.

È l’odiosa prassi che vede genitori evidentemente benestanti ma che pagano rette ridotte, se non completamente esentati, per gli asili, le mense scolastiche, o persone evidentemente in buono stato economico ma che beneficiano magari di residenze popolari o altri benefici togliendoli a chi è veramente bisognoso.

Credo che attivare una collaborazione tra diversi soggetti nel campo dell controllo non possa che far bene alla nostra comunità, da troppo tempo testimone di vere e proprie insopportabili ingiustizie e soprusi.

Si al Regolamento delle sale giochi, No a regolamento del Cimitero.

Due notizie, una positiva ed una negativa.

Da oggi il Comune di Latina ha il Regolamento per le sale giochi e giochi leciti per il contrasto e la prevenzione del GAP. La mozione nr.1 di questa consiliatura è stata proprio quella a mia prima firma insieme a quelle dei colleghi del PD e, dopo un iter che è durato 8 mesi, abbiamo approvato un regolamento che, siamo coscienti, costituisce solo un primo passo. Con i miei colleghi della provincia stiamo lavorando alacremente per dotare tutti i comuni della provincia di questo regolamento. Ma stiamo facendo molto di più. La prossima settimana si terrà il Consiglio Provinciale in cui verrà istituita su nostra proposta, la Settimana del Buon Gioco contro le ludopatie da tenersi ogni terza settimana di settembre. In questo modo ogni anno si dedicheranno momenti di approfondimento, studio, convegnistica, eventi pubblici per incentivare al buon gioco, quello sociale contro le modalità isolanti delle cosiddette “macchinette”.
Sono quindi molto felice ed orgogliosa per questo passo in avanti.

Purtroppo questa amministrazione non si è dimostrata altrettanto pronta a comprendere l’urgenza e la serietà della proposta di istituire una Commissione Consiliare Temporanea (Commissione Speciale) per studiare e concludere il percorso di definizione del Regolamento di Polizia Mortuaria in un tempo relativamente breve e che scioglierebbe tanti dei nodi che attualmente “soffocano” i nostri cittadini. Tutti conosciamo i problemi che i cittadini hanno rispetto alla questione cimitero: concessioni di 90 anni che vengono ricontrattate e soggette a rinnovo, spese per il mantenimento, servizi carenti perché non presenti nel contratto di project financing, un regolamento attuale parziale, uno risalente al 1938… Una commissione speciale avrebbe garantito un iter dedicato ad una questione molto intricata e che comporta ricadute economiche sui nostri cittadini.

Hanno detto no perché lo faranno con i metodi tradizionali. Ho chiesto loro: “Visto che la definizione e l’approvazione di questo regolamento non è presente nella vostra programmazione triennale degli obiettivi, quando verrà portata a completamento? Nel 2020 con il prossimo DUP? Quali tempi prevedete di impiegare per questo iter?”
Non hanno risposto. Hanno fatto finta che non avessi proprio formulato la domanda…
Devo dedurre che si prenderanno molto tempo per studiare la questione e che ci vorranno almeno 4 anni.

Mi dispiace.

Amministratori PD no-slot prov. Latina: i primi risultati

img_7325Il lavoro del comitato degli Amministratori PD no-slot comincia a dare i suoi primi risultati: a seguito di una richiesta di dati inerenti la presenza di macchinette slot e VLT nel Comune di Fondi da parte della consigliera dem  di Fondi, Maria Civita Paparello, si scatena una miriade di controlli in tutte le sale gioco e slot del territorio da parte dei Vigili urbani che, congiuntamente ai carabinieri, hanno potuto accertare la presenza di minori e numerose irregolarità documentali da parte dei gestori.

img_7314“Al di là dei colori e delle appartenenze politiche, si ha la responsabilità di intervenire per regolamentare e limitare il gioco d’azzardo sia pure  legalizzato, che ha creato una vera e propria patologia da dipendenza.” – così dichiara la Paparello a seguito della totale disponibilità dell’amministrazione di Fondi ad andare nella direzione della lotta al Gioco d’Azzardo Patologico.

“A Fondi  – continua la Paparello – sono circa settanta tra bar, tabaccherie, agenzie di scommesse  gli esercizi dove è possibile giocare d’azzardo e non è ancora stato approvato un regolamento, ma la sollecitudine con cui si è iniziato un percorso condiviso di monitoraggio e controllo lascia ben sperare che in breve si giunga ad approvare all’unanimità un documento che disciplini il settore.”

IMG_7041Il Comitato degli Amministratori Dem no-slot è nato solo un mese fa ma sta lavorando sodo con i suoi oltre 60 amministratori per colmere il vuoto normativo e dettare norme chiare a livello di orari e distanze. Così la presidente del comitato amministratori PD no-slot, consigliera dem di Latina Nicoletta Zuliani: “Svilupperemo il nostro lavoro a vari livelli: a livello di legislazione nazionale, ANCI, ASL, Regione, attraverso la prevenzione nelle scuole, nelle famiglie… perché gli interventi amministrativi possano essere realmente efficaci”. La  Zuliani aggiunge: “Latina, Sermoneta, Fondi, Minturno, Maenza, Roccagorga… ci stiamo mobilitando in tutti i comuni dove siamo presenti e presto presenteremo alla presidente della Provincia Eleonora Della Penna proposte concrete per contrastare il fenomeno anche coinvolgendo l’Amministrazione Provinciale: è una lotta che deve coinvolgere tutti i livelli politico-amministrativi perché è a rischio la coesione sociale di un intero territorio e sappiamo bene chi ne trae vantaggio.” Infatti è proprio la malavita che trae una fetta di guadagno cospicua dall’investimento nel settore dei giochi leciti, sia obbligando i gestori a installare macchinette di loro proprietà che alimentando il giro di usura che gravita inevitabilmente intorno ai locali in cui si esercitano dette attività: secondo le ultime relazioni della DIA i casalesi detengono circa l’80% del settore.

Contrasto alle ludopatie: un impegno forte del PD

Sono oltre 60 gli amministratori PD – tra consiglieri, assessori e sindaci – che hanno sottoscritto il documento che dichiara guerra alla ludopatia. Lo scorso 10 marzo si è costituito il Comitato Amministratori PD antislot che coordinerà tutte le azioni amministrative in contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico in diretto contatto con gli amministratori con cui si progetteranno le varie misure.

nicEpatCrediamo che un problema così importante e che presenta incongruenze sotto tanti punti di vista vada affrontato con estrema decisione e compattezza”, affermano con forza Nicoletta Zuliani consigliera di Latina che da anni si occupa del tema e Patrizia Menanno assessore alla Legalità di Formia, comune “di punta” nella lotta al GAP.

I nostri amministratori - continuano le promotrici del documento - sono persone che hanno voglia di dare risposte reali e concrete, e con questa rete provinciale sapremo attivarci a corpo, da una parte per sollecitare i Comuni che ancora non hanno regolamentato la materia delle sale da gioco e giochi leciti, e dall’altra a promuovere iniziative di prevenzione e contrasto veicolando anche buone prassi di Comuni italiani che molto prima di noi hanno  iniziato questa battaglia. Non ultima una sana e ferma pressione dal basso nei confronti dei nostri parlamentari: sono ancora in standby diverse proposte di legge per regolamentare la materia a livello nazionale, due di cui a firma del Partito Democratico”. 

 

Prossima fermata: Regolamento Sale da Gioco

IMG_4938Potete capire quanto per me sia stata importante la mattina di oggi:  alle 9:30 si è tenuta una commissione congiunta tra Attività Produttive e Welfare con un punto all’ordine del giorno per il quale ho tanto combattuto: Regolamento Giochi Leciti e Sale da Gioco. Il 29 luglio avevo presentato una mozione in Consiglio con la quale chiedevo di approvare immediatamente un Regolamento in assenza del quale non si garantiva la tutela delle fasce più deboli dei nostri cittadini. Ed ecco finalmente il primo passo concreto.

Erano presenti, perché invitati per le loro competenze, anche il dottor Sabatucci, la dottoressa Iacovacci, il dottor Bruno Porcelli, la dott.ssa Carreca e l’associazione Saman, tutti operatori nel campo delle dipendenze del gioco d’azzardo. Ognuno ha relazionato brevemente per il proprio campo di intervento.

Il problema della dipendenza dal gioco d’azzardo va affrontato su diversi livelli: livello terapeutico di competenza della Asl; c’è il livello della prevenzione di cui si occupano le associazioni, le istituzioni scolastiche ecc… grazie a fondi messi a disposizione dalla regione, e poi cioè il livello politico al quale spetta regolamentare la presenza di questi attori commerciali sul territorio.

Prioritario è stabilire quali siano le finalità della nostra azione politico-amministrativa: sono convinta che non possiamo limitarci a normare la presenza delle sale da gioco nella nostra città. Vorrei che il mio Comune operasse in una un’ottica di prevenzione e contrasto dichiarato nei confronti delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito.

La bozza preparata dagli uffici ricalca in maniera pedissequa il regolamento della città di Genova, che a mio avviso, è molto ben fatto. Ma ce n’è un altro che merita attenzione se non altro per l’approccio diverso che ha saputo mettere in campo: il Comune di Bergamo si dichiara garante della salute pubblica, della continuità affettiva, della serenità domestica, dell’integrità del tempo di lavoro, della sicurezza, del decoro e pertanto regolamenta la presenza delle slot nella città a tutela di questi valori e beni immateriali e per questo pone una serie di limitazioni normative e altrettante iniziative prosociali.

Non solo.

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È importante, come altri comuni hanno fatto, aderire al manifesto delle città no slot, disincentivare il gioco che da compulsivo degenera nella dipendenza patologica attivando iniziative di informazione e formazione seria, favorendo l’aggregazione sociale e la condivisione di un’offerta pubblica e gratuita pensata per valorizzare il tempo libero le relazioni positive in mancanza delle quali potrebbero originarsi pericolosi forme di disgregazione civile.

È necessario creare una collaborazione permanente con le associazioni, le scuole, e la Asl perché se vogliamo che gli interventi siano efficaci dobbiamo progettarli e realizzarli contemporaneamente a diversi livelli e per un tempo prolungato.

Non ultimo l’aspetto degli sgravi fiscali e gli incentivi così come previsti dalla nostra legge regionale numero 5 del 5 agosto 2013,  Per tutti quegli esercizi commerciali che dichiarano di non voler installare o di voler dismettere slot-machine, due letti, gratta e vinci.  questo importantissimo intervento va inserito in un quadro di strumenti concreti di contrasto alle patologie e alle problematiche derivanti dal gioco d’azzardo messi in campo da chi vuole davvero costruire e tutelare la propria comunità.

Fine della prima puntata.

Dall’usura alla scuola alla Asl: i mondi coinvolti dalle ludopatie.

imageLa mozione sulle Ludopatie è passata e questo rappresenta un segnale importante.

Una mozione è un atto di indirizzo, è un’indicazione di percorso da intraprendere di cui tutto il Consiglio, compresi sindaco e giunta, si fanno carico pubblicamente.
In una mozione non si può elencare tutto quello che secondo il proponente va fatto, né deve necessariamente contenere dettagli vincolanti: è una spinta verso una direzione, ma una direzione chiara e precisa. E che lo abbia fatto un Consiglio Comunale all’unanimità è segnale ancora più forte.
In una mozione non si può essere esaustivi rispetto a tutti gli elementi che devono poi trovare una concretizzazione nei diversi settori, né si può essere dettagliati rispetto ad importi o aspetti economici che richiedono una evidente analisi da parte del dirigente e degli uffici di ragioneria.
Una mozione non pregiudica alcun approfondimento che può essere fatto in sede di Commissione o anche in Consiglio: essendo un atto di indirizzo, segnala una direzione. Infatti, l’adozione di un Regolamento (che gli uffici avevano nel cassetto ma che non era mai stato approvato e quindi non era efficace) è la prima cosa da fare (e la mozione la richiede): un Regolamento entra nella materia della definizione delle tipologie di gioci, dei limiti posti agli esercenti, dei controlli ecc… Poi, sul contenuto preciso degli articoli, la discussione si fa ovviamente in commissione.

Ho citato ad esempio nel mio intervento lo sportello Anti-Slot che non è ancora mai stato attivato: sono stati assegnati al Comune di Latina, come comune capofila, ben 20.000 € con una determina del dicembre 2013 da parte della regione Lazio.
Dei numerosi contatti avuti con l’Ufficio di Piano per sapere quando lo sportello sarebbe stato attivato, l’ultimo risale al marzo scorso: mi veniva detto che l’attivazione sarebbe stata imminente.
In data odierna non c’è ancora alcuno sportello anti-slot al Comune di Latina.
Oggi, con un’Amministrazione insediata, posso formulare un’interrogazione scritta all’Assessore ai Servizi Sociali per conoscere il motivo di un ritardo cosí grave e per sapere finalmente la data di apertura di questo sportello tanto atteso da operatori asl e associazioni.

Gli aspetti che le ludopatie implicano sono molteplici: vanno dalla prevenzione alla cura della malattia (il GAP è stato inserito a pieno diritto nei LEA) per i quali c’è da lavorare a braccetto con la Asl e il terzo settore che realizza progetti finanziati dalla Regione; interessano il tema della sensibilizzazione sociale e culturale del gioco come attività sociale e collettiva, non per come individuo isolato, oppure a quello del sostegno a chi fa una scelta etica rispetto al non installare o dismettere dispositivi di gioco, lotterie istantanee e gratta e vinci. In questo, ad esempio, occorre lavorare sia sul fronte eventualmente degli sgravi fiscali, sia sul fronte della costruzione di una consapevolezza del consumatore che va reso sempre più cosciente e “complice” di buone prassi: qui la scuola, col suo immenso bacino di cittadini e con la capillarità di intervento educativo può garantire un fondamentale ed irrinunciabile apporto.

C’è poi l’aspetto più doloroso, quello di devastazione economica delle famiglie coinvolte dal problema: molti si rivolgono al mercato dell’usura e questo è un fronte che vede altri attori, altri scenari, e richiede altri tipi di soluzioni che coinvolgono altri attori ancora, (Istituti di Credito, Associazioni Antiusura, Questura…) con altre implicazioni.

Non bisogna cambiare approccio: qui, al Comune di Latina, l’approccio va impostato da zero.

 

Sgravi fiscali per gli esercenti che rinunciano al gioco d’azzardo: la proposta del Pd

“Come gruppo del Partito democratico ci siamo astenuti sul voto per i regolamenti tares e icp perché vogliamo che sia inserita la clausola per cui gli esercenti che decidono di rinunciare o dismettere le slot machine o le videolottery possano usufruire degli sgravi fiscali previsti dalle legge regionale”.

_DSC1061La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani ricorda come la legge regionale 5/2013 all’articolo 4 consente di ridurre le imposte locali ai gestori che dicono no al gioco d’azzardo.

“Gli uffici stanno verificando questa possibilità – commenta la Zuliani – e noi ci siamo riservati di portare questo emendamento in consiglio comunale in occasione della votazione dei regolamenti.

I gestori di macchinette per il gioco d’azzardo stanno crescendo in maniera esponenziale, come aumentano anche le segnalazioni rispetto a giri di persone che prestano soldi cash proprio all’uscita dei negozi con slot e Video Lottery. Una situazione fuori controllo e non quantificabile.

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Ludopatie, serve un articolato programma di prevenzione

Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito democratico, presenta unarticolata mozione che contiene le proposte per le attività di contrasto alle patologie legate al gioco dazzardo

«Uno sportello contro le ludopatie non è una risposta soddisfacente al problema, bisogna guardare anche in altre direzioni».

La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani ha presentato una mozione da discutere in consiglio comunale (leggi il testo della mozione) sulle azioni di contrasto alle ludopatie, cioè alle patologie legate al gioco d’azzardo. Una mozione che comprende le proposte del Partito Democratico, «articolate – spiega la consigliera – perché molto articolato è l’argomento trattato che non può essere liquidato dall’amministrazione comunale con un servizio ambulatoriale. Bisogna invece avviare subito una ricerca sui dati relativi alla incidenza delle ludopatie in città. Le risultanze di questa ricerca dovrebbero essere esposte in un convegno da organizzare entro il mese di ottobre 2012 anche in collaborazione con le associazioni già attive sul campo, nel quale portare contributi qualificati e analisi dei percorsi di prevenzione già avviati in altri comuni italiani ».

A tutt’oggi risulta, infatti, che il Comune di Latina non ha ancora avviato uno studio sulla diffusione e sull’incidenza delle dipendenze del gioco d’azzardo sulla popolazione. I numeri forniti dall’assessore Fanti sulla stampa (leggi le dichiarazioni della Fanti) non descrivono la reale portata del fenomeno.

Secondo i dati diffusi dell’Agenzia della sanità il problema vede coinvolti il 66% dei disoccupati e il 47% degli indigenti. Ma soprattutto non lanciano uno sguardo al futuro e non propongono soluzioni.

«Negli ultimi anni si sono moltiplicati nella nostra città i locali che ospitano macchine d’azzardo (video poker, slot machine) – spiega la Zuliani -. Noi proponiamo di incentivare i negozi che scelgono di non installare le macchine da gioco con un “bollino di qualità e attenzione sociale” studiando anche l’ipotesi di vietare la collocazione di macchine da gioco almeno a 500 metri dai luoghi pubblici frequentati da minori».

Perché proprio i minori dovrebbero essere i protagonisti una parte importante di attenzione quando si valuta il fenomeno:  una ludopatia non si circoscrive alla persona affetta da dipendenza ma colpisce economicamente le persone legate al “malato” di fattotrasferendo gli effetti del fenomeno dalla sfera personale a quella sociale. I debiti contratti a causa delle patologie legate al gioco, inoltre, finiscono per alimentare generalmente il circuito dell’usura devastando le già precarie condizioni economiche delle famiglie. Da qui la proposta avanzata da Nicoletta Zuliani di «costituire partenariati con le scuole e istituire, insieme a queste, un percorso di prevenzione per abilitare i ragazzi alla navigazione e soprattutto per una reale consapevolezza dei rischi che la navigazione comporta». Il tutto andrebbe fatto non dimenticando i contesti familiari. «Bisogna potenziare – conclude infatti la consigliera Zuliani – la rete di supporto alle famiglie che hanno al loro interno membri affetti da dipendenza dal gioco». Un percorso, insomma, che non si limiti ad affrontare l’emergenza, ma che crei un percorso virtuoso di prevenzione.

(Leggi quello che LatinaOggi ha scritto della mia risposta)

LUDOPATIE: dobbiamo intervenire subito.

 ““L’episodio dei due genitori che dimenticano i figli nell’auto per ore inseguendo il sogno di una vincita alle slot machine non può lasciarci inerti. La politica deve elaborare una risposta immediata ed efficace: sono in pericolo le parti più fragili della nostra comunità e i costi sociali sono devastanti”.

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Questa la dichiarazione della consigliera Zuliani all’indomani della notizia che ha visto protagonisti due genitori intenti al gioco mentre i due loro piccoli venivano lasciati in auto per ore.

Negli ultimi due-tre anni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale di attività commerciali che hanno istallato al proprio interno apparecchi per il gioco d’azzardo in particolare videopoker e slot machine. Questi esercizi commerciali sono così vicini l’uno all’altro che in cinquanta metri di uno stesso marciapiede se ne contano fino a 5.ludopatie,nicoletta zuliani,gioco compulsivo,mozione,prevenzione
“Abbiamo fatto di “vizio privato, pubblica virtù” imponendo il pagamento di una quota di percentuale alquanto redditizia per le casse dello stato rispetto ad un “vizio” tollerato socialmente perché patrocinato dallo stato.” 
Secondo un recente Rapporto dell’Associazione Libera dal titolo “Azzardopoli – il paese del gioco d’azzardo”, pubblicato nel gennaio 2012, il gioco d’azzardo costituisce la terza impresa del Paese, con i suoi 76,1 miliardi di euro di fatturato legale.

“Ma siamo in grado di quantificare il costo sociale di questa operazione? È aberrante l’azione di uno stato, che possiamo paragonare ad una madre, che con una mano ti spinge dentro al precipizio e con l’altra ti aiuta dopo che sei caduto. E mi riferisco al fatto che pubblicizza e incentiva al gioco, mentre poi deve offrire contestualmente un’assistenza costosissima alle conseguenze devastanti sulle famiglie già impoverite dall’assenza di lavoro e mandate letteralmente al lastrico (o a delinquere) da perdite economiche dovute al gioco compulsivo.ludopatie,nicoletta zuliani,gioco compulsivo,mozione,prevenzione

La ludopatia è una «vera e propria forma di dipendenza patologica», che mette in discussione la sopravvivenza economica delle famiglie e ancora non è inserita nell’elenco delle malattie riconosciute dal Servizio sanitario nazionale.

“Non possiamo assecondare un comportamento schizofrenico e contemporaneamente subirlo”.
Il gruppo del Partito Democratico ha pronta una mozioneche sottoporrà ai colleghi consiglieri della maggioranza per avviare un percorso che dia, non solo risposte all’urgenza, ma soprattutto investa inprevenzione. “Vogliamo tutelare quelle categorie più esposte attraverso azioni e scelte di coraggio che sappiano armonizzare l’offerta del gioco con i rischi che questo comporta e regolamentare la loro presenza sul nostro territorio cittadino in modo responsabile.”

Nicoletta Zuliani