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Gommalandia: atto secondo.

schermata-2017-05-04-alle-20-30-25È dal lontano agosto 2012 che mi sto battendo per far ripristinare l’uso pubblico di un bene pubblico che i cittadini (e quindi i legittimi proprietari di quel bene) non possono usare. Purtroppo non ho in potere di fare nulla se non interrogare (leggi la mia interrogazione appena depositata), controllare, sollecitare, proporre, portare in Commissione assessore e dirigente (come ho fatto a novembre 2016)… ma oltre non posso, non è nel potere della minoranza.

Nel lontanissimo 2005 è stata fatta una delibera di giunta (Zaccheo) che assegnava l’area comunale alla società Gommalandia s.a.s. che avrebbe dovuto garantire la manutenzione di un lotto verde adiacente al tendone dei giochi i cui lavori per l’adeguamento a parco pubblico sarebbero stati scomputati dal corrispettivo che la società doveva al comune. Nella delibera di giunta veniva anche stabilito l’orario di apertura e chiusura del parco pubblico ai cittadini. A seguito dei lavori si sarebbe stipulato un contratto/convenzione. A partire dalla data della convenzione si sarebbero calcolati i 19 anni del periodo di assegnazione.

I lavori comprendevano un chiosco bar, bagni anche per disabili, giochi e varie attrezzature ludiche per bambini, panchine ecc…

Come stanno le cose dopo 12 anni dall’assegnazione dell’area?

Il parco non è attrezzato, il chiosco non c’è e neanche i bagni, è recintato e può accedervi solo chi è cliente di Gommalandia. E nel frattempo la società non ha corrisposto un bel nulla al comune, ma ha fatto profitto. La società afferma che l’area verde è ben tenuta e che il Comune ancora non ha fatto il contratto… (dopo 12 anni!!!!).

E io aggiungo che se lo facesse oggi, partirebbe da oggi il calcolo dei 19 anni!!!

LBC e tutti i cittadini di Latina lo sanno. Ma la differenza tra i cittadini e LBC è che LBC sta governando a pieni poteri, mentre i cittadini continuano impotenti a vedere che un  loro bene viene usato da un privato per svolgere la sua attività economica.

Se la situazione non si risolve subito, non mi resta che inviare l’esposto alla Corte dei Conti per danno erariale causa inerzia.

Commissione Trasparenza 8ago2016

Oggi in commissione trasparenza abbiamo avuto l’assessore Briganti e il dirigente al patrimonio Della Penna.
Da entrambi abbiamo ascoltato affermazioni sconcertanti: al quesito posto dal cons. Carnevale rispetto al mancato accesso agli atti, l’assessore ha risposto che ci sono problemi “strutturali” della macchina amministrativa (banche dati non comunicanti, uffici senza archivi…) e di “resistenza” da parte di certo personale comunale a fornire quanto dovuto.
Grave.
Ha garantito che il suo assessorato sta lavorando per risolvere questo tipo di problemi.

Per la questione “Gommalandia” da 11 anni senza contratto, il dirigente ha detto che questo caso è tra i “migliori”: almeno loro hanno una concessione con un atto di giunta: altri non hanno neanche quello.
Ha rivelato che negli uffici comunali vige una grande sciatteria che non permette neanche di risalire alla documentazione completa di concessioni di beni che, come il caso di Gommalandia, sono stati più volte rimpallati da servizio a servizio, con cambi continui di dirigenti che non si lasciavano neanche le consegne… Una situazione di vero caos. Ma che va dipanata.

È stata anche richiesta la lista di tutti i beni comunali dati in concessione.

GOMMALANDIA: il Commissario chiuda il caso.

Il commissario restituisca al pubblico l’area verde
Il fatto:

Subito il Comune deve redigere il contratto vincolante per la società che gestisce il parco da 9 anni senza obblighi nei confronti dell’Ente

Torno sul caso di Gommalandia ora che ho un diverso interlocutore, il Commissario.

L’area verde sulla quale sorge il parco giochi, in viale Pierluigi Nervi, è di proprietà comunale, ma la gestione dello spazio . Ho combattuto a più riprese la battaglia contro la situazione di irregolarità di cui è senza dubbio colpevole il Comune di Latina da ormai 9 anni, lasciando di fatto godere la società che gestisce il parco di tutti i benefici di quella che è una vera e propria inadempienza dell’amministrazione comunale.

Ho quindi deciso di esporre direttamente il caso al commissario prefettizio Giacomo Barbato, perché analizzi la situazione e ponga fine alla lunga attesa dei cittadini di Latina per la fruizione gratuita dell’area verde pubblica, come sarebbe loro diritto. Il parco, inoltre, da Gommalandia non viene utilizzato in estate, perché l’attività si trasferisce per qualche mese sul lungomare. In questo modo, l’area resta chiusa completamente. L’accesso al parco deve essere regolamentato secondo gli orari stabiliti dalla delibera e la società deve essere vincolata, finalmente, da un contratto perché l’area venga resa accessibile da un ingresso separato.

Portai in evidenza il caso nell’estate del 2012, prima con un video, (guarda il video) poi con diversi interventi in consiglio comunale, tra cui anche un’interrogazione a risposta scritta rivolta all’assessore al Patrimonio, che all’epoca era Pasquale Maietta, oggi onorevole alla Camera dei Deputati, ed alla quale dall’amministrazione dell’ex sindaco Giovanni Di Giorgi non è mai stata data risposta.

Sono passati esattamente tre anni da quell’interrogazione e la concessione del parco è ancora senza contratto.

La prima concessione del parco giochi risale al 2002, quando Gommalandia si trovava ancora nella sede di viale Le Corbusier. Poi il Comune aveva autorizzato il trasferimento nell’attuale posizione, a partire dal 4 marzo 2005 (con deliberazione n.99/2005) con concessione di “utilizzo, mantenimento e custodia dell’intera area tale da poter garantire la pulizia e l’efficienza del parco pubblico, tramite la discreta presenza del personale dipendente della stessa società“. Nella delibera venivano poi indicati gli adempimenti ai quali si sarebbe dovuta attenere la società: la realizzazione di un chiosco bar che ancora oggi, dopo 9 anni, non risulta esistere all’interno dell’area verde, così come l’accesso separato all’area verde pubblica, costituito da due colonne di tufo alte tre metri, ed i tre bagni pubblici (uomini, donne, portatori di handicap) in un gazebo di legno pavimentato in cemento con mattonelle antiscivolo.

Ad oggi l’accesso al parco giochi è ancora unico e prevede il pagamento di una tariffa d’ingresso, come se l’area anziché del Comune fosse del privato, il quale continua a trarre profitto da un bene pubblico. Questo per colpa del Comune stesso, che glielo lascia fare da 9 anni e che, a partire dal giorno della firma del contratto dovrà lasciargli l’area in concessione per ben 19 anni, perché così prevede la delibera. Però gli adempimenti contenuti in quella stessa delibera possono non essere ancora rispettati dal privato, che senza contratto non è soggetto ad alcun vincolo”. Il 5 novembre del 2013 però la società ha fatto arrivare agli uffici di Piazza del Popolo una perizia giurata in cui veniva descritta una serie di lavori da scomputare dal pagamento che dovrà effettuare in favore del Comune.

La città aspetta giustizia.

Gommalandia: la città sta ancora aspettando.

Dopo due anni di solleciti, forse gli uffici comunali pronti alla firma della convenzione

Il caso Gommalandia può essere ormai annoverato tra gli irrisolti del Comune di Latina. “L’unica azione per ripristinare la legalità – afferma Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Pd – è un esposto alla Corte dei Conti, che quantifichi e risarcisca la cittadinanza di un bene mai fruito e di un rapporto con un privato gestore di un’impresa che svolge attività commerciale su un terreno comunale da 8 anni”.


Zuliani è decisa ad andare fino in fondo nella sua battaglia: “Sono ormai due anni, sin dal mio insediamento in consiglio, che sollecito l’amministrazione e gli uffici comunali ad una soluzione, senza che essa sia stata raggiunta.

Si tratta di una vicenda che ha dell’incredibile: un parco pubblico concesso al privato senza alcuna convenzione, recintato e chiuso proprio ai suoi “fruitori di diritto”, i cittadini.


Il pubblico invece, in base ad una delibera di Giunta del 2005, dovrebbe invece accesso all’area attigua al tendone gratuitamente, fino alle 20:00 d’inverno e fino alla mezzanotte d’estate. Inoltre il gestore avrebbe dovuto installare bagni pubblici ed un chiosco bar accessibile a tutti. La concessione dovrebbe avere una durata di 19 anni. Tutto questo però non accade perché quella delibera di Giunta è resa inefficace dall’assenza di un contratto formale che vincoli la società alle condizioni imposte dal Comune e, di fatto, da 9 anni l’area verde pubblica di viale Nervi non è mai stata resa disponibile al pubblico, se non pagando una tariffa d’ingresso a Gommalandia stessa.

“Sono mesi – afferma Zuliani – che sono tornata a chiedere agli uffici del Comune cosa si stia facendo per concludere questa triste storia di privazione di uno spazio pubblico all’uso dei cittadini. Ogni volta mi dicono “in settimana…”. E ci voglio credere, ma di fatto la città aspetta.

Lo spazio attualmente occupato da Gommalandia non è stato mai contrattualizzato: gli uffici che avevano “dimenticato” di sottoscrivere una convenzione con il gestore, rendendo inefficaci gli impegni previsti nella delibera di giunta. Oggi gli uffici mi dicono di essere pronti – nuovamente “la prossima settimana” – per la firma del contratto”.

Il punto è che la società di Gommalandia continua a gestire il parco sulla base di una vecchia convenzione del 2002 che regolava la concessione di un’altra area in Viale Le Corbusier. E se la nuova convenzione per viale Nervi venisse stipulata oggi, salvo nuove condizioni imposte dalla Giunta, i 19 anni stabiliti dalla “famosa” delibera del 2005, partirebbero dal giorno della firma perché la legge nazionale così impone.

CASO GOMMALANDIA: com’è andata a finire?

E’ ingiustificabile che la macchina amministrativa sia così lenta e che i diritti dei cittadini siano alla mercè di terzi

“Rispetto alla denuncia che abbiamo fatto un anno fa sull’area verde intorno a Gommalandia che deve essere messa a disposizione della cittadinanza e invece è stata recintata a cura dell’attività privata, la situazione è completamente immobile”.

Nella delibera di giunta comunale del 2005 si stabiliva che la società Gommalandia doveva tenere l’area aperta all’uso pubblico,controllandone il corretto utilizzo, installare dei bagni pubblici e aprire un chiosco bar alla fruizione di tutti. Al momento però nulla di tutto questo stato fatto, perché non c’è nessun vincolo non essendoci un contratto. La società continua a gestire in proprio il parco giochi privato sulla base di una vecchia convenzione risalente al 2002 che regolava la concessione di un’altra area, sita in Viale Le Corbousier.

E la normativa a riguardo è chiara: quando viene concesso un terreno e non viene redatto e sottoscritto un contratto il concessionario gode del bene fino a che non vengano stabiliti i limiti della convenzione.

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Comune e Gommalandia: sette anni regalati

La consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani scopre le carte: mai redatta la convenzione per il parco giochi che dovrebbe essere pubblico. La società dunque è  svincolata dagli obblighi contenuti della delibera del 2005.

«Il Comune di Latina fino a oggi ha regalato sette anni di concessione gratuita dell’area verde in cui è stato installato il parco giochi Gommalandia perché non ha mai redatto un contratto di convenzione».

Dalla delibera di concessione dell’area di Viale Nervi sono passati sette anni senza che nessuno nell’amministrazione avesse cura di completare l’iter.

«Se la convenzione venisse sottoscritta oggi – sottolinea la Zuliani – i diciannove anni stabiliti nella delibera di giunta del 2005 partirebbero da adesso».

La normativa a riguardo è chiara: quando viene concesso un terreno e non viene redatto e sottoscritto un contratto il concessionario gode del bene fino a che non vengano stabiliti i limiti della convenzione.

«Gommalandia ha quindi tutto il diritto di stare lì, ma noi vogliamo sapere se il Comune ha intenzione di redigere o meno questo contratto restituendo finalmente alla collettività un bene che le è stato sottratto per sette anni».

Perché nella delibera del 2005 si stabiliva che la società Gommalandia doveva tenere l’area aperta all’uso pubblico, controllandone il corretto utilizzo, installare bagni pubblici e aprire un chiosco bar alla fruizione di tutti. Al momento però nulla di tutto questo stato fatto, perché non c’è nessun vincolo non essendoci un contratto. La società continua a gestire in proprio il parco giochi privato sulla base di una vecchia convenzione risalente al 2002 che regolava la concessione di un’altra area, sita in Viale Le Corbusier.

«L’amministrazione comunale ha una grande responsabilità in questa vicenda avendo causando un danno a se stesa e alla collettività dei cui interessi invece doveva farsi garante».

Il Comune dunque è stato inadempiente rispetto a un suo preciso dovere.

«Noi auspichiamo che venga immediatamente redatto il contratto che venga ripristinato immediatamente l’utilizzo dell’area verde alla cittadinanza in una zona ad alta concentrazione abitativa che di aree verdi ne ha molto bisogno».

Un vicenda dunque nella quale si profila il danno erariale, che come noto è materia di cui si occupa la Corte dei Conti.

Un parco pubblico chiuso… al pubblico

Il caso Gommalandia: la consigliera Zuliani chiede di riaprire la zona verde fruibile a tutti

“Sul caso dell’area verde di Gommalandia ho presentato un mese fa un’interrogazione consiliare alla quale non ho ancora avuto risposta”. La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani allora ha girato un video di denuncia della situazione.

Con una delibera del 2005 la giunta assegnava alla società Gommalandia “la concessione di utilizzo, mantenimento e custodia dell’area in modo da garantire pulizia ed efficienza del parco pubblico tramite la “discreta” presenza di personale dipendente della stessa società”.
Ma l’area è chiusa all’accesso, se non per chi paga l’ingresso ai giochi. Oggi, per di più, la zona è completamente sbarrata perché Gommalandia ha trasferito la sua attività commerciale sula Marina.

“Ho chiesto una relazione tecnica rispetto a quello che la società avrebbe dovuto realizzare e che si evince dalla delibera di giunta – aggiunge la Zuliani- ma già osservando il giardino si capisce come non sia conforme all’impegno preso”.
I sopralluoghi sono impossibili al momento perché l’ufficio patrimonio del Comune ha solo due impiegati oberati di pratiche che non possono spostarsi per verificare lo stati dei beni comunali.

“Una situazione che ci danneggia tantissimo – commenta la consigliera – perché diverse persone stanno portando avanti richieste di usucapione in quanto concessionari di terreni comunali che non sono stati rivendicati dal Comune”.

L’area verde attrezzata, secondo la delibera, dovrebbe essere dotata di bagni pubblici; dovrebbe restare aperta al pubblico gratuitamente dalle 8 alle 20 in inverno e alle 24 in estate, ma soprattutto dovrebbe essere fruibile da tutti. E non lo è, a meno di pagare il biglietto di ingresso a Gommalandia.
“Nessuno sa che quella è un’area verde pubblica – dice la consigliera – perché l’amministrazione non ha mai reso nota questa cosa. È il momento di rendere alla collettività ciò che le spetta con un atto di consapevolezza civica”.

Per diciannove anni la società gestirà l’area, basterebbe che aprisse lo spazio verde ai cittadini e adeguasse la zona alle direttive della delibera per ripristinare la situazione.

“Come Partito democratico – conclude Nicoletta Zuliani – abbiamo sempre cercato di aumentare la trasparenza nel Comune e ora stiamo cercando di sollevare zone d’ombra a tutto vantaggio dei cittadini”.

POWER TO THE PEOPLE!!! Il caso GOMMALANDIA.

Ho scelto questa frase per intitolare questo post perché, sebbene in democrazia sia il POPOLO che “governa”,  di fatto, nelle piccole cose, dobbiamo continuamente viglilare perché ciò che appartiene al popolo, e cioè alla collettività, resti di fatto della collettività e non di chi se ne impossessa indebitamente.

In questo video “racconto” di qualcosa che appartiene alla comunità di Latina, ma… nessuno lo sa…

 
  1. Mi rifiuto di capire e accettare le motivazioni che spingono alcune persone a non andare oltre il proprio giardino. Quando vengo informata di tutte queste furbizie mi sale una rabbia che quasi mi viene voglia di andare, telefonare, fare confusione ma capisco che anche per fare questo ci vuole abilità, scaltrezza e molte altre cose.
    Per ora posso solo ringraziarti per tutte le info che ci stai inviando. Ne farò tesoro e se posso esserti utile e per ringraziarti del lavoro che stai facendo, per quello che posso fare, chiedi pure.
    Marilena

  2. Cara Nicoletta,
    ora sei diventata anche reporter d’assalto?!?!?! Brava, come sempre!
    Volevo proporti di formulare una formale istanza all’amministrazione comunale chiedendo l’abbattimento immediato della recinzione (dato che è abusiva).

    • Mi domando come mai non ci siano controlli su eventuali opere abusive, se qualcuno abbia mai autorizzato(cosa che dubito) a chiudere l area con recinzione e lucchetti visto che è pubblica, si gioca sull equivoco , forse , tra la definizione di verde pubblico e verde attrezzato, ma privato…..resta comunque il fatto che se l area è destinata ad essere pubblica e la concessione d uso del comune a gommalandia come ci dicevi tu cara Nicoletta, loro hanno effettuato una appropriazione indebita con interesse privato, poichè si paga ad una società che non è certo pubblica…. Poi vorrei capire il discorso della agibilità…. Un luogo spdeve essere agibile sempre….. Lo utilizzano dal 2005 ed ora ricordano che non lo è??? Mhhhhhh

  3. Nicoletta, grazie anche al tuo contributo, auguriamoci che in questa città il buon senso prevalga su prepotenze del tipo Gommalandia e dei Muridigomma che favoriscono interessi di singoli a discapito dell’intera comunità.
    Probabilmente i gestori di Gommalandia, che per i mesi estivi si sono trasferiti al mare, adottano in questa location gli stessi criteri di “privatizzazione” di luogo pubblico.

  4. scusi non hanno l agibilità non possono aprire..se qualcuno si fa male ipoteticamente chi ripaga poi? bisogna avere rispetto delle piccole imprese che aprono e danno lavoro premettendo che devono sempre rispettano le leggi. Se poi il sindaco da autorizzazioni tanto per darle bisogna prendersela con lui.

  5. Cara Nicoletta innanzitutto complimenti per la dritta che ci fornisci. Mi unisco a te e agli altri con lo stesso sentimento di rabbia perchè hanno avuto in tutti questi anni la possibilità di non pagare le tasse di occupazione del suolo pubblico e da quando è aperta si fa ben pagare per gli ingressi e per i compleanni e invece di contro non hanno ancora messo a disposizione della cittadinanza l’area attrezzata pubblica da poter vivere; poi vorrei fare una precisazione utile a tutti, se ho capito bene la risposta che hai ricevuto dalla telefonata,forse c’è da fare distinzione fra agibilità dell’area coperta di gommalandia e l’area circostante a verde attrezzato; l’agibilità del tendone senz’altro l’avranno, perciò quella mancante è probabile che sia solo dell’area esterna in quanto sono stati installati dei giochi per bambini, panchine, realizzati viottoli per passeggiate, ecc. . Basterà informarsi negli uffici competenti , se ti serve una mano a riguardo, sono disponibile.
    Martino De Rosa