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UNA PROPOSTA per un TRASPORTO più SICURO

Il Covid ci ha imposto un grave ripensamento di tutta l’organizzazione della nostra vita comune.
I TRASPORTI sono un anello debole della catena che, per costi, rigidità di strutturazione e spazi è in effetti il settore che richiede più impegno per trovare soluzioni sostenibili ma che devono porre la tutela della salute al primo posto.

Non possiamo mettere a rischio attività fondamentali come la scuola, perché non riusciamo a ripensare i trasporti in un’ottica di flessibilità che però risolva ORA il problema dell’affollamento sui mezzi.
Ricordiamoci che il Covid, e i problemi connessi, li supereremo solo insieme.

schermata-2020-10-21-alle-13-06-47E allora, abbiamo un settore che langue, un settore fermo che soffre e che invece dobbiamo guardare come una risorsa, una possibile soluzione al nostro problema: TAXI, NCC, VAN di aziende di trasporto che non stanno lavorando per riduzione della mobilità di tante aziende.

Bene, possiamo considerarli una flotta di veicoli che possono integrare il nostro TPL: nel Comune di Latina ci sono 18 taxi, 26 veicoli NCC, più diversi van da 6/8 posti, per non contare i pullman delle ditte trasporti.

Abbiamo soldi destinati all’emergenza Covid proprio per il settore trasporti.
Incastriamo insieme le cose e immettiamo sul circuito cittadino, sui borghi, stazione questi veicoli che i cittadini potranno utilizzare come mobilità a chiamata a costo ridotto perché il Comune utilizzerà i fondi Covid per integrare i costi. Anziani senza auto che devono fare la spesa, ragazzi dei borghi che devono andare a scuola, lavoratori che dalla stazione devono raggiungere il centro città, persone che devono raggiungere ospedali, luoghi di cura o terapia…
Usiamo un’app unica per le prenotazioni che magari ne certifica anche l’avvenuta corsa, o usiamo dei vouchers, studiamo un modo. Mi risulta che altre città stanno utilizzando questa soluzione di mobilità mista.
E allora, che ci manca?
Insomma, la necessità deve sollecitarci a nuove soluzioni, a soluzioni integrate, soluzioni anche coraggiose perché il tempo è poco e dobbiamo fare presto perché il problema ce l’abbiamo ORA. E siamo anche in ritardo.

E se la politica non si spende per migliorare nei fatti la vita dei cittadini, a che serve?

TRASPORTI: il vero rischio in tempi Covid

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I mezzi pubblici possono essere legittimamente “affollati” con l’80% della capienza pre-Covid perché la legge lo consente, ovvero, hanno regole di misure di contenimento Covid completamente diverse da quelle che abbiamo nelle scuole, sui posti di lavoro, nei locali, all’aria aperta…
Un autobus di 12 metri può contenere fino a 65 persone: un distanziamento molto discutibile se paragonato a quello di scuole, cinema, ristoranti…
E’ lo stesso tipo di scelta che si fa quando si alzano, per legge, le soglie di percentuali consentite della presenza di arsenico nell’acqua perché non è possibile abbassarle.
In tutta la gestione dell’emergenza Covid, i TRASPORTI sono una pericolosa contraddizione; sono il settore che presenta maggiori criticità, sia come organizzazione che come effettivo rischio di esposizione contagio.

Débacle trasporti: così rischiamo un nuovo lockdown.

Dal mese di maggio ho ripetutamente chiesto in ogni commissione trasporti di affrontare il nodo della ripresa della scuola. Ne abbiamo cominciato a parlare soltanto a fine agosto ed il risultato è quello che oggi abbiamo sotto gli occhi: il 35% delle flotta della CSC non è utilizzabile perché non ha i requisiti per poter ottemperare alle prescrizioni antiCovid, taglio drastico delle corse da e per Latina Scalo.

La rimodulazione delle corse non è sufficiente e non è sostenibile: gli autobus dell’ingresso e dell’uscita dalla scuola ridotti nella frequenza penalizzano i ragazzi delle zone Q4-Q5 che devono raggiungere il Majorana e l’Einaudi.

Ma la situazione più critica è quella che riguarda Latina Scalo: lavoratori che devono raggiungere Latina, molti del mondo della scuola che utilizzano i treni, sono costretti o a rischiare di ammalarsi perché quei pochi autobus che sono rimasti a fare da navetta dalla stazione a Latina sono pieni come scarole di sardine, e i ragazzi non indossano le mascherine.

Chi controlla?

Chi viaggia in queste condizioni è costretto a scegliere tra 3 opzioni: rischiare di prendere il COVID, pagare ogni giorno il taxi per andare sul posto di lavoro, oppure rinunciare ad andare a lavorare.

La mancanza di risposta a questo problema ci porterà, da lunedì 28 settembre, ad avere un problema ancora più grande visto che le scuole entreranno a regime con tutte le classi proprio da quel da quel giorno.

Questa mancanza è tanto più inaccettabile quanto più ricordo di essere stata costantemente ignorata quando in commissione ribadivo l’urgenza di affrontare questo tema.

Perché il Comune non ha fatto convenzioni con i tassisti, con i NCC (noleggio auto con conducente)?

Perché siamo oggi ridotti a dover rinunciare al 35% della flotta CSC quando invece abbiamo bisogno di più corse e di più mezzi?

È vero che il COVID si è abbattuto su tutti noi, ma sono stati stanziati €500ML per il mancato introito ed il trasporto è un servizio pubblico essenziale, essenziale ai lavoratori che hanno un lavoro, ed essenziale agli studenti che devono riprendere ad andare a scuola in tutta sicurezza

Essere riusciti nel difficilissimo compito di aprire le scuole in sicurezza ma non aver garantito il trasporto con altrettanta sicurezza ed efficienza, rischia di mandare all’aria tutto e di farci tornare nell’incubo del lockdown.

Nicoletta ZULIANI (Capogruppo PD)

Tutte le criticità di CSC: chi controlla?

Questa mattina i dipendenti della CSC erano sotto al Comune per protestare: evidentemente cominciano ad emergere criticità con il gestore del TPL di Latina.

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È importante verificare che quanto scritto nel capitolato venga scrupolosamente realizzato e questo è certamente compito del Comune. Ma cosa non va?Utilizzando la linea che dalla Q5 porta al centro di Latina, ho potuto constatare diversi di problemi che riporto in foto e video qui di seguito:

  • ancora si trovano i cassonetti dell’immondizia davanti le fermate dei pullman: come fa a scendere un diversamente abile con la sua carrozzina? Gli autisti mi dicono che è impossibile farli scendere perché l’autobus deve fermarsi proprio a filo marciapiede per poter azionare la pedana. Quindi, niente servizio per i diversamente abili.

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  • Troppo spesso molti autisti arbitrariamente modificano i percorsi evitando di entrare nel centro di Latina perché quasi sempre si trovano auto parcheggiate in seconda fila che non permettono il passaggio degli autobus.

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  • Si trovano continuamente auto parcheggiate nella pista ciclabile che restringono l’area mi manovra degli autobusil taglio economico nella contrattazione di secondo livello con i lavoratori impone tempi lavorativi più brevi ed ecco il perché spesso diverse corse vengono soppresse, addirittura tre in una giornata per i quartieri Q4e Q5.
  • Troppo spesso gli studenti mi comunicano che alle 13:30 dalle autolinee parte un pullman piccolo per i quartieri Q4 e Q5: la corsa successiva invece avviene con un pullman grande ed è evidente che il primo pulmino è sovraccarico e al limite della sicurezza mentre il secondo è quasi vuoto: perché?
  • I tempi di percorrenza ancora non sono stati modificati: è possibile che ancora oggi si usino i tempi di percorrenza risalenti al 2007?
  • Paline elettroniche, infopoint, biglietteria elettronica e numero verde ancora non esistono. Siamo quasi ad un anno dall’inizio del servizio e la parte più innovativa non è attuata. Chi controlla che il servizio che paghiamo sia effettivamente erogato?

Ho chiesto alla presidente della Commissione Trasparenza Matilde Celentano di convocare subito una commissione congiunta trasparenza/trasporti per verificare che il Comune e non si lavi le mani una volta affidato il servizio, ma che vigili perché i cittadini ricevano quanto è loro diritto.

TPL: confermata la proroga.

schermata-2017-05-05-alle-18-54-32Era esattamente come dicevo io: a giugno non ci sarà nessun nuovo gestore dei trasporti e ATRAL avrà la proroga del servizio.

Ormai è una certezza e a comunicarla è stato il dirigente Aldo Doria. La “novità” è emersa nella Commissione Trasparenza di oggi in cui si iniziavano ad esaminare i dati relativi alle aree a rischio corruzione del primo settore in esame Attività Produttive e Trasporti.

La proroga è un istituto eccezionale che deroga alla norma che impone un concorso di evidenza pubblica per settori di grandi importi economici e di servizi pubblici che richiedono ingenti capacità di investimento e di gestione. Nella illustrazione del dirigente è emerso come i tempi per affidare il servizio trasporti al nuovo gestore oggi non ci siano  - e io aggiungo, nonostante l’Amministrazione Coletta abbia avuto tempi larghi per mettere a punto un bando di gara dal suo insediamento.  Il bando di gara era praticamente già redatto dal commissario prefettizio e richiedeva solo piccolissime modifiche per inserirvi la clausola del famoso ATO.

L’elemento a mio avviso poco chiaro e che per questo approfondiremo nella prossima seduta di Commissione Trasparenza è che esistono due PEG dei Trasporti: uno datato 18 aprile 2017 che riporta come tempi per l’affidamento del nuovo servizio TPL  dicembre 2017 come redatto dal dirigente Doria, e l’altro, quello approvato in Giunta e datato 20 aprile, che riporta invece il mese di giugno 2017, data che il dirigente in audizione ha dichiarato palesemente impossibile da rispettare. E’ chiaro che la Giunta abbia modificato il termine all’interno del PEG, termine palesemente impossibile da rispettare.

Inviterò l’Assessore ai trasporti Buttarelli a motivare la modifica e a chiarirci la posizione dell’Amministrazione Coletta in merito.

Nella gestione del tema trasporti è evidente la confusione che regna nella maggioranza: questo andare avanti e poi fare passi indietro continui è sintomo di di una visione non chiara che crea disorganizzazione e  che purtroppo genera pasticci ed errori. E gli errori si pagano.

E purtroppo a pagarli sono i cittadini senza però averne alcuna responsabilità…

VERSO UNA NUOVA PROROGA ALL’ATRAL

Nonostante siano stati pubblicati gli atti di gara, non avremo un nuovo gestore del servizio pubblico locale a luglio 2017 e l’Amministrazione lo sa. Avremo invece ancora una proroga all’ATRAL, che continua a ringraziare.

Nonostante tutti i documenti per la gara fossero pronti già dal 27 febbraio, a disposizione del sindaco e della giunta, si è atteso un tempo incomprensibile per approvare la delibera di giunta del 4 aprile scorso con la quale l’esecutivo ha deciso di affidare la nuova gestione del servizio attraverso gara pubblica ad evidenza europea. Da quel momento in poi, anche se si volesse, i tempi tecnici non ci sarebbero.

Questo dannoso temporeggiare ha reso di fatto impossibile rientrare nei termini stabiliti dalla legge, che prevedono fasi ben precise e tempi tecnici non modificabili – a meno che l’Amministrazione non intenda derogare alle disposizioni sui procedimenti di gara, ovvero, ritagliarsi le regole a proprio piacimento. Infatti, dalla pubblicazione del bando di gara, alla quale dobbiamo aggiungere il tempo per la ricezione delle buste cui segue il lavoro della commissione aggiudicatrice che individua il vincitore della gara, dobbiamo aggiungere poi non meno di due mesi prima della stipula del contratto, non un giorno di più, non un giorno di meno.

Non basta dire che sono stati pubblicati gli atti di gara. L’Amministrazione Coletta deve dire chi sarà il gestore dei trasporti a Lugliosarà interessante leggere il Piano Economico di Gestione del servizio trasporti nel quale si esplicitano obiettivi e tempi di realizzazione, documento che aspettiamo di leggere in Commissione.

Perché non ammettere chiaramente e pubblicamente che si dovrà prorogare  ancora all’ATRAL? Certo poi si dovrà motivare anche il perché, visto che sarà già la seconda proroga all’ATRAL  dell’era Coletta.

… e le proroghe non vanno tanto d’accordo con la legge.

Aspettando il bando: ATRAL ringrazia.

img_7252È un film già visto: il Commissario prefettizio Nardone prepara il bando per il trasporto pubblico locale e il sindaco Di Giorgi sceglie di prorogare.
Il Commissario Barbato prepara il bando per il trasporto pubblico locale e il sindaco Coletta sceglie di prorogare.
Cambia amministrazione, cambia libro, ma le pagine sono le stesse ed anche il protagonista indiscusso: ATRAL.

Cosa diceva LBC
La campagna elettorale di LBC puntava ai nodi di scambio con il trasporto extraurbano, si parlava di alta frequenza, di aumento delle corse e anche di corsie preferenziali o semafori ad azioni intelligenti. Per le zone a bassa densità si parlava di attuare soluzioni di servizi a chiamata, flessibili, da erogare sulla base delle effettive richiesta proveniente dall’utente. Di un ATO nessuna traccia.
Coletta avrebbe chiesto al Commissario Barbato di “non emettere documenti di gara per il trasporto pubblico lasciando alla nuova amministrazione la scelta del come e con chi operare”. Caso mai l’amministrazione stabilisce i criteri e il capitolato: il sindaco non può scegliere assolutamente chi vince, giusto? Una richiesta che, nei termini con cui sarebbe stata fatta, direi quanto meno azzardata.

Per LBC meglio l’ATO che il bando
Il bando per il TPL è sostanzialmente pronto ed approvato dal dirigente sin dal 2015, molto prima dell’insediamento di Coletta, e nelle more dell’espletamento del bando, viene data una ulteriore proroga fino a giugno 2016.
Nonostante le sopraggiunte direttive della UE in tema di concessioni ed appalti pubblici contenute nel DL 50 dell’aprile 2016, in tempo record il 31 maggio 2016 dagli uffici veniva approvata la determina dirigenziale con le modifiche per partire con la gara.
Quindi tutto era super pronto.
Improvvisamente si cambiano le carte in tavola: in una conferenza dei servizi del 22 agosto l’assessore Buttarelli dichiara che il sindaco ha ricevuto una comunicazione dalla città di Aprilia con cui si chiede la possibilità di valutare un servizio in ambito più vasto e quindi propone l’ATO (Cisterna, Aprilia, Cori, Rocca Massima, Lanuvio, Sermoneta). Si sceglie quindi di soprassedere al bando, e l’ATO viene inserito in extremis nel DUP del 2016 e proposto il 3 novembre in Consiglio Comunale.
Nel programma LBC non ve n’era traccia.
Si traccheggia, si perde tempo sostanzialmente, dietro all’ipotesi di questo fantomatico quanto inutile ATO (ditemi che vantaggio ne avrebbe Latina con le sue specificità tra borghi, marina e stazione a cedere i suoi chilometri a Rocca Massima o a Lanuvio…); si fanno presentazioni in pompa magna da parte dei consiglieri Giri e Campagna in Commissione Trasporti; si presenta il progetto in conferenza stampa per poi fare marcia indietro. Il 31 ottobre si determina l’ennesima proroga ad ATRAL fino a giugno 2017.
Ancora ATRAL.

ATRAL senza controlli
Evidentemente l’amministrazione Coletta reputa più importanti altri settori dell’amministrazione perché il funzionario preposto al controllo dell’esecuzione del contratto con ATRAL viene spostato d’ufficio ad altro settore (segreteria del sindaco) e i tre dipendenti addetti al controllo del servizio ATRAL vengono spostati per il servizio di portierato del mercato annonario, lasciando un tempo assolutamente residuale al controllo dei servizi ATRAL. Il gestore del TPL può stare tranquillo senza alcun controllo, tanto più che i cittadini non potranno comunicare disfunzioni con whatsapp o email semplici perché la proposta, pur unanime, non è stata realizzata. Quindi o ti rechi personalmente negli uffici a denunciare una disfunzione, o nessuno riporterà alcun disservizio.
È innegabile che in tutto questo chi ci guadagna è ATRAL, gestore indiscusso da 12 anni (di cui 6 di proroghe) e ormai privo di controlli da parte del comune di Latina.

Chi ci guadagna?
“Follow the money”, si dice quando si vuole capire il motivo di certe scelte, e qui pare che il guadagno non è certo a favore della città che si ritrova con mezzi che cadono a pezzi, e un servizio a dir poco indecente: chi ci guadagna è sempre ATRAL, che, ricordiamolo, detiene quote ragguardevoli della società Metro Latina che potrebbe strozzare il nostro comune se rivendicasse tutto quello che è in suo potere di rivendicare.
Fino ad oggi chi perde ancora sono invece i cittadini, grazie alla nuova amministrazione che preferisce sognare un ATO invece di realizzare immediatamente la gara che avrebbe dato un nuovo gestore, con nuove regole, nuovi mezzi, e avrebbe fatto risparmiare circa un milione di euro di proroga e che invece dobbiamo dare ad ATRAL.
Perché si è perso tutto questo tempo? Perché non si avviano subito le procedure di gara? L’amministrazione deve dirci immediatamente quali sono i tempi per realizzare il bando e i motivi di questo ritardo.
La beffa
L’ultima beffa: di nuovo Giri e Campagna seduti accanto al rappresentante dell’ATRAL a pubblicizzare un abbonamento che è in vigore dal 2005. È scritto nella delibera di consiglio 47/2003 dove si approva il sistema tariffario del sistema trasporti e mobilità urbana. Mi sono chiesta: ma per quale motivo pubblicizzano un abbonamento mensile per soli due mesi che sono rimasti? Perché non l’hanno fatto prima, magari in campagna elettorale? Perché non l’ha comunicato bene l’ATRAL? Oppure si sa già che ci sarà una ulteriore proroga?
Sicuramente ATRAL ringrazia.​

TPL: attivare whatsapp è Mission Impossible…

IMG_6860S’è saputo nulla sul numero di WhatsApp o sull’e-mail istituzionale non PEC del Comune per segnalare i disservizi del trasporto pubblico locale? Io non ho avuto nessun tipo di comunicazione a riguardo, e infatti nulla è stato fatto.

Eppure non deve essere difficile attivare un numero di WhatsApp e attivare una casella e-mail… un adolescente saprebbe attivare un numero whatsapp e una casella email in pochi minuti.

La mozione di settembre mi è stata fatta ritirare perché sembrava eccessivo scomodare il consiglio comunale per una proposta del genere, molto operativa e semplice da realizzare; è stato portato tutto in discussione nella commissione trasporti che ha votato all’unanimità la proposta; il tutto è stato portato agli uffici ma ancora non si vede nulla di fatto.

Questo è lo stato delle cose.

Sono stata costretta a presentare un‘interrogazione per capire cosa osta la realizzazione di una tale semplicissima proposta.

Trasporti: prorogare è infliggere un’umiliazione

IMG_4755Dopo diverse segnalazioni di disagi (leggi cosa dicono gli utenti) rispetto al trasporto urbano, sono andata negli uffici della mobilità del comune ed ho appreso elementi di grande interesse che non credo tutti abbiano.
1- c’è la disponibilità di modificare gli ORARI da parte dell’ufficio

2- per le SEGNALAZIONI dei disservizi non c’è una casella di posta elettronica che NON sia pec, e NON hanno un numero di telefono dedicato

3- le segnalazioni fatte da gennaio a marzo 2016 hanno fruttato sanzioni comminate alla ATRAL (che ha pagato al Comune) la bellezza di €12mila per bus sporchi, corse saltate, fermate non effettuate, percorsi fatti contromano…

4- in assenza di una biglietteria comunale presso le autolinee, l’ATRAL vende i biglietti con una maggiorazione di praticamente il doppio: invece che 80 centesimi gli utenti sono costretti a pagare €1,50!!!

Ecco le semplici ma efficaci proposte per contribuire ad un servizio più efficiente che abbiamo scritto in una mozione a firma mia e di Enrico Forte che discuteremo, mi auguro, nel prossimo Consiglio Comunale:
a) far assegnare all’ufficio mobilità una casella di posta elettronica NON pec, ma normale
b) far assegnare un numero di cellulare con whatsapp per velocizzare le segnalazioni anche fotografiche, video oltre che messaggi
c) ripristinare immediatamente uno sportello per la vendita dei biglietti alle autolinee da parte del Comune per evitare il sovraprrzzo applicato dall’ATRAL.

(Leggi la mozione)

Purtroppo la società che gestisce il trasporto pubblico locale è in proroga dal 2010: questo significa che la società non trova convenienza nel fare investimenti rispetto al proprio parco autobus, né come manutenzione né come acquisto di nuovi bus, come anche rispetto alle modalità di comunicazione con l’utenza.
Perché l’ATRAL non cerca di migliorare il servizio? Perché non sa se vincerà il prossimo bando tale da giustificare un investimento di questo tipo. Infatti questi investimenti preferisce non farli lasciando cadere a pezzi gli autobus che attualmente sono in uso.  Siamo quindi destinati ad avere questo servizio con questa qualità fino a che non ci sarà una nuova gara con l’individuazione di un nuovo gestore che garantisce nuovi bus, comunicazioni satellitari ecc…

L’amministrazione Coletta non ha intenzione di risolvere questo problema a breve: il progetto che hanno è prima quello della creazione di un ATO dei trasporti consorziandosi con altri comuni, fare un progetto completamente nuovo delle percorrenze che tenga conto di tutti i comuni dell’ATO, farlo approvare da tutti i comuni coinvolti, farlo approvare dalla regione, costituire l’ATO con uffici nuovi e personale che si occupa dell’ATO (tipo Acqualatina), poi predisporre gli atti di gara e poi fare la gara.
E questo allunga i tempi di almeno 3 o 5 anni.

Ma cos’è un ATO? È un Ambito Territoriale Ottimale che viene individuato in un’area sovra comunale comprendente diversi comuni che mettono insieme i chilometri che la regione assegna ad ogni comune come contributo per il trasporto e ridisegnano, riorganizzano la rete dei trasporti considerando nella progettazione dei percorsi, non solo il proprio comune ma la rete di comuni compresa nell’ATO.

Il vero problema è che noi siamo in proroga già da oltre sei anni e questo ha causato un lento ma progressivo deterioramento del servizio dei trasporti pubblici ai cittadini di Latina ed è una urgenza e norme riuscire a fermare questa sofferenza imposta a tutti cittadini.

L’ottimo è il nemico del buono, e a voler strafare ci rimettono i cittadini.

La nuova gara va fatta IMMEDIATAMENTE!!!
Vedrei molto più di buon senso oggi fare una gara per i trasporti per almeno tre  (o cinque anni, il tempo che ci vorrà per la creazione di questo ATO con le necessarie verifiche che sia effettivamente vantaggioso per tutti i comuni che ne fanno parte) e poi, magari, realizzare questo ATO, senza troppa fretta.

Ma intanto è doveroso restituire ai cittadini la dignità di un trasporto efficiente e all’altezza della sostenibilità di cui tanto si parla.

E va fatto subito.

Mobilità INSOSTENIBILE

TRASPORTINelle relazioni degli ultimi tre anni fatte dall’ATRAL, società che gestisce in proroga da ormai troppo tempo il servizio del trasporto pubblico locale, si capisce la volontà di evitare un controllo puntuale del servizio. Un esempio: al chilometraggio dei singoli percorsi dichiarato nelle relazioni non è associata la targa del mezzo, rendendo così impossibile il controllo per verificare se e quale mezzo davvero abbia coperto la distanza dichiarata. Gli autobus, infatti, possono restare fermi per manutenzione, per riparazione ecc…
In questo modo non si può controllare la veridicità delle dichiarazioni. E i dati contenuti in queste dichiarazioni determinano il rimborso che l’Ente paga alla’ATRAL.
La carente trasparenza dovrebbe costituire elemento di esclusione per il prossimo bando di gara.

I PROBLEMI
Le esigenze dei cittadini sono fin troppo note da tempo: mezzi sporchi, manutenzione approssimativa che causa interruzione per rottura dei mezzi, orari incompatibili con le reali esigenze dell’utenza – la beffa dell’auto che parte sotto il naso dei pendolari di ritorno da Roma è ancora quotidiana – la navetta EXPRESS per la stazione che parte alle 9:00 di mattina (chi va a lavoro a quell’ora?) o il servizio della stessa che non viene fornito il sabato dimenticando che, tra i tanti, le scuole e i precari provenienti prevalentemente dal sud pontino lavorano anche il sabato ed hanno bisogno dei mezzi pubblici.
Il vero problema è la mancanza di trasparenza, la non volontà di operare un vero controllo sul fornitore del servizio e l’incapacità di tutelare i propri cittadini.
Chi paga il biglietto?
Pochi, mi risulta.
Per tutti i “portoghesi” che salgono gratis, c’è il Comune e la Regione che pagano, ovvero, tutti quelli che l’autobus non lo prendono.
E ci ritroviamo poi tasse più alte per coprire il costo del servizio…

LE SCUOLE
Tra i disservizi con ripercussioni più gravi è quello per le scuole: ogni anno, causa dimensionamento, nuove sedi succursali, riduzione o aumento numero studenti, le scuole superiori di Latina hanno esigenze di volta in volta diverse. Se il servizio non risponde a questi bisogni in termini di sicurezza ed efficienza bisogna ricorrere a penali e sanzioni.

I CONTROLLI
Quante volte il Comune è ricorso a queste? Risulta che le penali, ad esempio per le macchine obliteratrici, siano notevolmente diminuite da quando l’ATRAL è in proroga.
Ho fatto richiesta urgente di convocazione della Commissione Viabilità per avviare una serie di approfondimenti ormai non più procrastinabili.
E il Comune, invece di assumersi la responsabilità di veri controlli a tutela dei suoi cittadini, attua un penoso scaricabarile frutto di una cultura stantia che i cittadini sanno ormai ben riconoscere.

Altro che mobilità sostenibile…