Tag Archives: ZTL

ZTL: un parto prematuro.

IMG_4842Nata come un esperimento, senza alcun tipo di “visione” o preparazione del tessuto urbano, la ZTL andava sottoposta ad una valutazione (come tutti gli interventi sperimentali) che non è stata mai fatta. E ce la siamo ritrovata cosí,  figlia della “fretta politica” di una maggioranza allo stremo, come un parto prematuro.

Al Consiglio di ieri, mi sembrava di essere tornata indietro di un anno e mezzo, in quel consiglio del 15 aprile 2015 dove la giunta Di Giorgi e tutta la maggioranza dicevano che “indietro non si può più tornare. La ripavimentazione va portata avanti”.
È cambiata la maggioranza ma le parole sono le stesse.

Si potrebbe pensare che forse sia io dalla parte sbagliata: “ma perché vuoi tornare indietro rispetto alla ZTL?”
Ma io non voglio tornare indietro, anzi!!

Avendo appurato che esistono criticità palesi e inconfutabili, come la bassissima affluenza di persone in ZTL nei giorni feriali, rimodulare, seppur per un periodo breve, gli accessi al centro di Latina non significa tornare indietro: significa, come per un lavoro certosino di affinamento, andare alla ricerca della soluzione migliore per il bene della città,

Bisognava pensare ad un periodo di transizione a modalità mista (ingressi in ZTL nei giorni feriali), periodo in cui si prepara la città a vivere il suo centro in modo diverso, valorizzando e riqualificando alcune sue importanti parti (Mercato Annonario, Palazzo M, Portici, corti interne) per poi partire con ZTL e isola pedonale?

Ci sono frangenti in cui il decisionismo, il coraggio di prendere subito una decisione è sicuramente positivo: le condizioni dei rifiuti e dei trasporti necessitano di un affidamento immediato con bando di gara (sono pronte le gare per entrambi). Aspettare per avere il tempo di studiare, pensare, immaginare, progettare, induce ad agire con atti di urgenza, con atti che devono rimediare ad una emergenza che è l’humus perfetto per illegalità ed illegittimità.

Ma la questione della ZTL, questa si può e si deve ripensare.

Cittadini non sono solo coloro che vanno a fare una passeggiata per il centro e se lo godono quando hanno un po’ di tempo libero: cittadini sono anche gli operatori commerciali del centro, sono anche coloro che ci abitano (quei pochi che sono rimasti).

È dovere di ogni amministratore rilevare le criticità che vengono fatte emergere – in campagna elettorale mi pare che tutti i candidati sindaco si siano impegnati a rivedere gli accessi nella zona traffico limitato della città di Latina – e gestirle con spirito aperto.
Rimango stupita dall’approccio “modalità panzer” che spesso questa amministrazione mette in atto: non si torna indietro, il terzo lotto della ripavimentazione si farà.
Ed infatti questo sarà.

La nostra proposta di ripensare l’orario di chiusura del centro nei giorni feriali, da concordare nella commissione consiliare preposta, non è infatti stato accolto.
Verrà istituito, invece, un Osservatorio con la partecipazione delle parti sociali ed economiche coinvolte nella questione, per raccogliere i dati e al termine dei sei mesi di osservazione, riportare i dati in consiglio comunale. A questa proposta della maggioranza abbiamo votato favorevolmente.

Nel frattempo la ZTL rimarrà esattamente così com’è e si porterà avanti il terzo lotto della ripavimentazione.

ZTL un flop?

imageSpesso mi sono chiesta:”A chi serve la ZTL? Rappresenta la risposta ad un bisogno? Di chi?”

Certamente il bisogno dei cittadini che la frequentano solitamente, è soddisfatto: famiglie, bambini piccoli possono liberamente circolare, ci si ritrova in tanti e la passeggiata, il cosiddetto “struscio” dei paesi, è un po’ riportato su larga scala nella nostra città: vedere tanta gente insieme “fa evento” e questo rallegra e rincuora i cittadini che spesso si sentono in una città lontana dai grandi centri e, troppo spesso, satellite di Roma.
I giovani hanno l’impressione di vivere in una grande città e sono contenti di poter organizzare momenti artistici ricreativi per strada, un po’ come si fa all’estero nelle grandi città, dove si trovano artisti di strada con performance molto amate e anche remunerate dai passanti che si fermano e apprezzano.

Sembra che i commercianti siano quelli maggiormente scontenti del risultato della ZTL.

Ma se andiamo ad analizzare il fenomeno “isola pedonale-ZTL” delle altre città capiamo perché a Latina susciti tante lamentele.

imageInnanzitutto le isole pedonali veramente di successo sono quelle nelle città con maggior affluenza turistica: Olbia, per esempio, ha un centro storico (non di particolare valore) con isola pedonale dove confluiscono migliaia e migliaia di persone ogni giorno a causa della presenza del porto lí a due passi.

imageIl centro storico-ZTL di Alghero attira turisti, invece, a causa delle proprie peculiarità storiche culturali e artistiche Catalane che la rendono una città meta di moltissimi turisti stranieri: è però anche la città della sardegna con il porto più grande per le imbarcazioni da diporto.

Un’isola pedonale è giustificata se si può godere di un particolare scenario, di edifici con particolare pregio, oppure se la città si colloca all’interno di un crocevia obbligato per cui la convergenza di un gran numero di turisti di passaggio obbliga in qualche modo a creare uno spazio per loro.

Nelle isole pedonali a “servizio” di una grande confluenza di persone (viaggiatori/turisti di passaggio) non ci sono grandi negozi: non è un centro commerciale all’aperto, bensí un insieme di bancarelle di artigianato, artisti di strada, e molti negozi di ristorazione-bar, gelaterie, caffè, ristoranti…

Nelle isole pedonali “storiche” c’è un diverso scopo: si creano percorsi al suo interno di tipo turistico con indicazioni precise per apprezzare luoghi storici e di valore culturale inseriti all’interno di un itinerario pensato e ben progettato. Di conseguenza, in presenza di questo genere di isola pedonale di valore storico, la presenza dei turisti è motivata dalla fruizione dell’itinerario, quindi sono persone con “bisogni” diversi da quelli del turista di passaggio: in questo caso ci saranno meno bancarelle e più negozi sulle direttrici viarie verso i punti d’interesse storico/culturale.

 Latina dove si colloca?
Quali bisogni vuole soddisfare?
Quelli dei cittadini che vogliono avere uno spazio di incontro?
Quelli dei commercianti del centro che devono aumentare le loro vendite?
Quelli dei turisti?

Se non vogliamo fallire dobbiamo aver chiaro il nostro obiettivo.

Non dimentichiamoci che nuovi luoghi di incontro e di socializzazione sono diventati i centri commerciali: sono sempre più frequenti casi di persone che si fermano a parlare nei grandi supermercati proprio perché incontrano altri amici che sono lì per fare la spesa. Luoghi di aggregazione e di shopping certamente in concorrenza con l’isola pedonale/ZTL se intesa come “shopping center all’aperto”.

Stanno lentamente ma inesorabilmente cambiando i modelli di aggregazione sociale, le abitudini delle persone, i modi di fare acquisti, e se non osserviamo con intelligenza questi fenomeni non avremo gli strumenti per dare risposte né per valorizzare la nostra città, anche in senso commerciale.

 Ma chi e per quale motivo dovrebbe andare in Piazza del Popolo, che è isola pedonale tutti i giorni dell’anno? Ci sono in tutto tre bar e per il resto uffici comunali chiusi nel weekend.
La frequentiamo per le sagre e le bancarelle occasionali?
A beneficio di chi? Dei frequentatori abituali?

Altro sarebbe considerare Latina come una perla storica“, esempio di architettura razionalista, e valorizzarla per questo.

E allora il concetto di valorizzazione dei palazzi storici e dei luoghi significativi avrebbe una funzione di richiamo, inserita in itinerari turistici di settore, collegata con diverse facoltà di architettura, storia e scienze di università estere per studi e scambi, con una rete parallela di itinerari naturalistici ed enogastronomici collegati e coordinati per valorizzare le straordinarie realtà del nostro territorio…

Trattare il “centro storico” di Latina come un centro commerciale all’aperto significa aver mortificato la sua identità di città del ’900, segno di forte miopia culturale, e di totale mancanza di capacità progettuale, oltre che aver mancato l’obiettivo principale: attirare turisti a Latina.

Il modello vincente per Latina richiede una nuova visione della nostra storia proiettata verso il futuro e una interpretazione contemporanea dei suoi spazi. Ma soprattutto scelte dettate dal buon senso, tanto buon senso.

I consiglieri comunali del Partito Democratico uniti per la scuola

Nel consiglio comunale di ieri in cui abbiamo presentato la mozione (leggi la mozione) che intendeva dirottare sulle scuole i soldi per la pavimentazione della ZTL, non abbiamo ottenuto la maggioranza dei voti. La mozione infatti è stata respinta, ma abbiamo ottenuto che il tema della drammaticità delle condizioni dell’edilizia scolastica della nostra città diventasse il tema centrale del dibattito politico.

Il sindaco e la maggioranza vanno dritti per la loro strada: allargheranno i marciapiedi di due strade della ZTL con un costo pari a 1 milione di euro, ma non potevano rimanere insensibili al tema delle scuole che sono, come sappiamo, in condizioni assolutamente inaccettabili: sì sono in fatti dichiarati disponibili ad aumentare le risorse destinate alla manutenzione degli edifici scolastici.

Questa mattina abbiamo presentato una nuova mozione (leggi la mozione) e speriamo che verrà votata anche dalla maggioranza.

La mozione, firmata da tutti i consiglieri PD, ha lo scopo di impegnare il Comune ad investire risorse sull’edilizia scolastica, un tema rimesso al centro del dibattito politico di Latina, e non soltanto nello scorso consiglio, grazie all’impegno del Partito Democratico.
Un milione e mezzo di euro è la cifra, dedicata ad interventi che riguardano esclusivamente la scuola, che i consiglieri del PD vogliono veder comparire sul prossimo bilancio.

“Con questa mozione – afferma il capogruppo Alessandro Cozzolino – diamo la possibilità al consiglio comunale di portare avanti i buoni propositi emersi nell’ultima assise consiliare. Tutte le forze politiche, infatti, almeno a parole, hanno espresso la volontà di vedere risolti i problemi ma soprattutto le emergenze delle scuole di Latina. Votando il testo, condiviso da tutto il gruppo consiliare del PD, si concretizzerebbero le buone intenzioni investendo risorse reali. Questa mozione è frutto di un lavoro che parte da lontano: grazie al tour nei plessi del capoluogo, abbiamo potuto renderci conto da vicino delle problematiche della scuola, ce ne siamo fatti carico, ed oggi il gruppo consiliare del PD dimostra di essere unito: la mozione è stata firmata da tutti i consiglieri”.

Per noi del Partito Democratico è infatti necessario un piano di interventi che, a partire dal bilancio di previsione 2015, impegni somme certe per risolvere soprattutto le problematiche strutturali dei 74 plessi di Latina, bisognosi di certificazione di sicurezza e antincendio, di conversione delle centrali termiche, di impermeabilizzazione di tetti e solai, di consolidamento, messa in sicurezza e ristrutturazione di parte degli edifici e strutture esterne ormai inagibili. “Nel Comune di Latina – si legge nel testo della mozione – la situazione è stata definita “drammatica” dallo stesso dirigente del servizio di manutenzione scolastica durante una recente seduta della Commissione Lavori Pubblici”.

“La politica è confronto al quale deve seguire la capacità di decidere. Noi del PD – sottolinea Omar Sarubbo – abbiamo deciso: la messa in sicurezza delle scuole pericolanti è la priorità. La sicurezza e la formazione e dei nostri figli sono la priorità”.

“Il PD di Latina con questa mozione non si rende soltanto partecipe della strategia politica nazionale, ma si fa cassa di risonanza delle istanze locali” – afferma Nicoletta Zuliani, prima firmataria della mozione e che da sempre si spende sul tema dell’edilizia scolastica. “Il tour delle scuole del capoluogo ci ha colpito e nel testo si è data molta importanza alla creazione di un ‘parco progetti cantierabili‘, uno strumento indispensabile per la risalita del Comune di Latina nelle graduatorie di bandi regionali, nazionali ed europei. Latina non può fare tutto da sola e, considerando che negli ultimi tre anni sono significativamente diminuite le risorse impegnate nel bilancio dall’amministrazione, oggi è necessario dare un segnale forte di inversione di tendenza, programmando gli interventi all’interno del prossimo piano triennale delle opere pubbliche secondo le priorità stabilite dal piano esigenziale che, vogliamo ricordarlo, ha stabilito in 18 milioni di euro la cifra totale per la manutenzione ed il risanamento delle scuole. È ora di agire”.

Pezzi di scuola in testa ai bambini…

pza moro La scuola dell’infanzia di Piazza Aldo Moro sta affrontando un problema molto serio in questi giorni: la mensa dei bambini è chiusa perché pericolante. Cadono pezzi di controsoffitto sul pavimento: i locali in cui siedono i bambini per mangiare sono stati, in un primo tempo, transennati, poi chiusi totalmente per sicurezza. Il problema sono le infiltrazioni d’acqua. Sul posto hanno già effettuato un sopralluogo un addetto alla sicurezza ed un tecnico del Comune, ma intanto i bambini stanno consumando i pasti nelle aule dove svolgono le lezioni e, se la situazione non muterà, la scuola sarà costretta a non offrire più il servizio mensa per comprensibili motivi di igiene.

Serve un intervento urgente da parte del Comune. pzza moro Le scuole di Latina cadono a pezzi e questo è un dato che ormai conosciamo da tempo, purtroppo. Ciò che stupisce è come mai l’amministrazione comunale non sia affatto preoccupata da ciò, continuando a rimandare interventi importanti e limitandosi a tamponare le urgenze.

Nella scuola bisogna investire e sappiamo quanto perché ce lo ha detto uno studio approfondito: 18 milioni di euro. Una somma che non abbiamo immediatamente ma che l’amministrazione comunale potrebbe decidere di recuperare rinunciando a progetti costosi e molto meno urgenti, come la pavimentazione della Ztl: più di 800mila euro sarebbero così pronti subito.
videment c’è scarso interesse del Comune per il settore della scuola: nell’ufficio lavora un solo dipendente che, per quanto possa essere accurato e solerte nel proprio lavoro, ha la responsabilità della gestione di ben 74 plessi. Come è possibile che l’amministrazione ed il sindaco Giovanni Di Giorgi non si rendano conto di quanto sia gravoso questo compito?

La carenza di personale nell’Ufficio Scuola del Comune impedisce la risoluzione dei problemi in tempi rapidi.

Ed è solo un esempio del pessimo grado di organizzazione degli uffici comunali”. Una conseguenza di questo, è il senso di abbandono lamentato dagli istituti scolastici, che non solo non sono in grado di ottenere certezze sui tempi del Comune, ma non ottengono nemmeno risposte alle loro missive scritte.

C’è anche un dato politico: il Comune di Latina ha sempre affidato l’edilizia scolastica all’assessorato ai Lavori pubblici, che gestisce una pesante mole di interessi economici, invece che al settore realmente deputato a questo tipo di problematiche, l’assessorato Scuola e Istruzione. La delega invece potrebbe avere un unico referente sia per l’istruzione sia per l’edilizia scolastica: due assessori sono troppi per un ambito che dovrebbe avere un quadro complessivo del settore.

È ora di cambiare per il bene della città e per la sicurezza dei bambini.

I soldi per la pavimentazione della Ztl vadano alle SCUOLE

imagePavimentare la Ztl rappresenta una scelta da irresponsabili perché investe risorse economiche importanti che invece dovrebbero essere meglio impiegate destinandole alle scuole”. Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico torna sul tema della pavimentazione dell’area che è stata limitata al traffico nel centro cittadino di Latina, che oggi è stata argomento di discussione in Commissione Lavori Pubblici.
image
“Un esempio per tutti: la scuola di Piazza Dante, con problemi di riscaldamento, viene sistemata con i soldi presenti nel fondo di riserva. Prima o poi questo fondo finirà, e allora con quale denaro interverremo per altre urgenze? Il sindaco Giovanni Di Giorgi, così facendo, interviene in maniera irrituale ed irresponsabile. Nella stessa, se non peggiore, situazione di Piazza Dante, ci sono la quasi totalità delle scuole di Latina, che presentano urgenze nei 74 plessi di competenza comunale. Con i soldi della pavimentazione metteremmo a norma almeno 4 scuole.
Uno studio effettuato di recente, infatti, ha stimato 18 milioni di euro per la messa a norma di tutti gli edifici scolastici comunali” – riferisce Zuliani.
Ma quando cominciamo?

“La pavimentazione della Ztl è dunque un’opera che oggi non possiamo permetterci. Ci sono troppe emergenze in città perché si pensi a realizzare un progetto sì bello, ma non necessario. Materiali pregiati che verranno a costarci 900mila euro per un’opera che va ad interessare solo parte del centro cittadino, quando invece quei soldi potrebbero essere destinati alla scuole, frequentate dai bambini, il nostro vero futuro”.

Zuliani ritiene la scelta di pavimentare la Ztl politicamente sbagliata per diversi motivi. Si tratta, a suo avviso, di una spesa eccessiva per il bilancio comunale, di cui ben si conoscono le problematiche. Poi c’è l’aspetto che riguarda l’affidamento a tre architetti diversi per il progetto, che vanno a rappresentare altri 50mila euro di spesa per studi e rilevazioni di vario genere. “Lo studio del progetto, poteva essere a costo zero, se affidato al nostro servizio interno – dice la consigliera dem – Il Comune ha architetti professionisti preparati e già retribuiti per il loro lavoro per l’Ente”.

Partecipazione =+ coesione + armonia

via quartoIl Comune di Latina, che si è dotato due anni fa di un ufficio per l’Urbanistica Partecipataspiega Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico – ha ancora molta strada da fare perché si instauri con i cittadini un vero processo di partecipazione e di condivisione”. La democratica sottolinea come finora l’ente di Piazza del Popolo non abbia ancora messo a fuoco il vero motivo per il quale i cittadini continuano a protestare contro le scelte dell’amministrazione in tema di urbanistica e di pianificazione del territorio.

La realtà – spiega Zuliani – è che il Comune ha finora coinvolto solo i proprietari privati presenti sul territorio di Latina e coloro che hanno manifestato interesse nei confronti di certi provvedimenti, rispondendo alle osservazioni in modo formale. L’ente avrebbe potuto invece coinvolgere tutti i cittadini attraverso assemblee pubbliche”. Zuliani afferma infatti che l’attuale comportamento del Comune tende a non soddisfare completamente i requisiti del procedimento amministrativo: efficienza ed efficacia. “Non voglio mettere in dubbio l’efficienza del servizio, che certamente ha prodotto delibere e provvedimenti. Ciò che voglio mettere in risalto è la mancanza di efficacia. Efficace, per prevenire la serie di ribellioni che si stanno verificando in città contro l’operato dell’amministrazione, sarebbe stata un’ampia consultazione dei cittadini, non la mera pubblicazione degli atti sull’albo pretorio”.

La città è di tutti – sottolinea Zuliani – e da quando le circoscrizioni sono state abolite, è venuto a mancare l’anello di congiunzione che legava il governo centrale della città con i quartieri. Il Comune non si è organizzato per produrre una vera partecipazione: le assemblee pubbliche finora svolte sono state soltanto un comportamento di facciata. L’amministrazione si è limitata ad informare i cittadini di decisioni già prese, senza una reale apertura alle loro proposte. Non è mai iniziato un percorso di condivisione delle scelte che riguardano la città e l’uso del suo territorio: il risultato sono lo sdegno e la protesta contro scelte che sembrano sempre più orientate a perseguire obiettivi che non sono quelli della collettività”.

Gli esempi lampanti che Zuliani cita a memoria sono diversi. “È successo per la Ztl, dove i cittadini sono stati soltanto informati di cosa sarebbe avvenuto di lì a pochi giorni, senza un minimo di concertazione tra le parti. È successo per la zona di Piazza Moro – prosegue Zuliani – dove le persone sono state ascoltate rispetto alle problematiche maggiori per il quartiere, senza vedere alcun risultato. Anzi, si sono viste illustrare un progetto di restyling che piace davvero a pochi. E sta succedendo con le colate di cemento annunciate in quartieri che rischiano così di veder sparire anche l’ultimo pezzo di verde per la costruzione di altri edifici. Anche qui il risultato è la protesta, con la nascita di un comitato che si chiama ‘Gigante buono’ in memoria di un albero che è stato già abbattuto”.

Piano delle Opere Pubbliche: la pavimentazione

Molti hanno espresso perplessità quando hanno saputo che la pavimentazione andava a togliere risporse per altre opere pubbliche, come la manutenzione delle scuole, e delle strade…

Ecco cosa ho dichiarato in consiglio.

Anche la farmacia di viale Kennedy sarà venduta.

La vendita della farmacia comunale è uno sperpero. Sarà tolto un servizio essenziale ai cittadini, soprattutto a chi è in difficoltà. Il Comune userà i soldi per lavori di natura ordinaria
Oggi la commissione Bilancio ha approvato la vendita della seconda e ultima farmacia comunale, quella di Viale Kennedy. Ancora una volta critica la consigliera del Partito Democratico Nicoletta Zuliani, che ha sempre dato battaglia contro la vendita di queste attività, che avrebbero potuto essere una fonte di guadagno molto più alta per il Comune di Latina rispetto ad una mera vendita del bene.
È il triste epilogo dell’incapacità dell’amministrazione nel gestire un bene che potrebbe essere una fonte di denaro assolutamente da non sottovalutare, un vero e proprio reddito in un settore che non conosce crisi. Eppure il Comune continua in questo sperpero: come ha evidenziato la dirigente del settore, la farmacia di viale Kennedy quest’anno ha chiuso il suo bilancio in pari, mentre negli anni scorsi con un utile di circa 20mila euro. Due dati che a mio avviso bene evidenziano l’incapacità gestionale di questo bene da parte dell’amministrazione comunale. Quindi, dopo la svendita della farmacia di via Reni, vicino l’ospedale Santa Maria Goretti, il Comune oggi vuole dare via anche quella di viale Kennedy, continuando con questa politica economica sbagliata. L’amministrazione comunale ha deciso di vendere per fare cassa, ma una volta finite le farmacie comunali e finiti i soldi guadagnati dalla vendita, con quali soldi si ripareranno le strade, si forniranno le scuole dei presidi essenziali, etc? Sì, perché – spiega Zuliani – il denaro sarà utilizzato in questo modo, non certo per fare investimenti”.

Zuliani ricorda che tempo fa, nell’estate del 2012, l’Anci inviò ai sindaci italiani una lettera in cui sollecitava le amministrazioni a sostenere e a potenziare le farmacie comunali, cosa che non soltanto è stata disattesa ed ignorata (pur il sindaco di Latina facendo parte dell’Anci), ma addirittura qui si sta facendo il contrario, eliminando completamente un servizio ai cittadini, soprattutto a quelli più deboli e in difficoltà economiche.
Trovo che sia scandaloso – conclude Zuliani – che il Comune non voglia investire in un servizio essenziale quale è la farmacia comunale, ma insista nel mettere in bilancio una spesa da un milione di euro per una pavimentazione non necessaria in una Ztl che funzionerebbe bene ugualmente”.

Sondaggio ZTL

Risultati al 10 sett.2014 ore 12:40

  • 39% No alla ripavimentazione
  • 5% Subito la ripavimentazione
  • 39% ZTL così com’è + €1ML per cultura e giovani
  • 6% Ripavimentazione dopo
  • 11% altro

Dopo aver risposto al sondaggio, puoi accedere ai risultati precedenti e visualizzare il grafico

ZTL gratis: si può.

“La Zona a traffico limitato così com’è, costa troppo per le casse del Comune di Latina. L’Ente dovrebbe prendere esempio dalle migliori realtà italiane per la realizzazione di quella che in altre città è un’isola pedonale vivibilissima e quasi a costo zero”.

Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico torna sul tema della Ztl nel centro storico, a Latina partita lo scorso 1 settembre tra mille polemiche.

Oggi se ne è parlato in commissione Commercio, dove era presente anche un rappresentante della ConfArtigianato, ed il cui scopo era proprio la valutazione dell’impatto che la Ztl avrà sulla città e sulle attività commerciali.
“Quel milione soltanto per la pavimentazione è un costo altissimo ed ingiustificato. La maggioranza continua a rafforzare l’idea di aver realizzato un punto del loro programma: il fatto è che nel loro programma era scritto solo questo “anche la pedonalizzazione del centro, magari un pomeriggio a settimana, può costituire un momento di aggregazione dei cittadini e delle famiglie”. Ben felici rispetto al cambio di rotta che va nella nostra direzione, ma il costo imputato alle tasche dei cittadini non può certo essere così elevato. Perché non si investe invece sul potenziamento del servizio di trasporto pubblico e non si incentiva l’uso della bicicletta dalle zone più periferiche verso il centro storico? La Ztl è una bel modo di riappropriarsi di spazi umani, ma dubito che i cittadini condividano questa spesa enorme per una pavimentazione che non ci serve: altri Comuni, Lucca per esempio, non ne ha alcun tipo e la sua zona pedonale se la vive benissimo”.

Ma c’è di più. Nella commissione di oggi era presente anche un rappresentante della ConfArtigianato, che ha lamentato l’assenza di confronto tra le parti nella realizzazione della Ztl. “Ci ha spiegato – riporta Zuliani – che l’unico incontro che hanno avuto con il Comune è stato nel Luglio 2013, con la promessa da parte dell’Amministrazione di incontrarli di nuovo. Non c’è stato, però, a detta dell’associazione di categoria, nessun altro momento di confronto. C’è una bella differenza tra ‘percorsi partecipativi’ e ‘comunicazione delle decisioni prese’”.