ASSEMBLEA NAZIONALE PD: ve la racconto

epifaniAbbiamo eletto Guglielmo Epifani segretario del Partito Democratico.

Dopo una giornata intensa fatta di 6 ore di interventi (CLICCA QUI per vedere l’assemblea), tutti molto interessanti, sono arrivata alla conclusione che il Partito Democratico non è affatto moribondo come pensavo. E’ vivo, fatto di dirigenti che lo amano, fatto di giovani che ci tengono e che mettono in moto la fantasia per far sentire la loro voce.

Molti interventi hanno ripreso le parole del documento che #occupyPD ha voluto leggere in assemblea. Si comprendeva la consapevolezza che senza le nuove generazioni il PD può davvero considerarsi morto. Invece i giovani erano lì, numerosi a sollevare una protesta intelligente, civile, arguta, con un documento assolutamente condivisibile. E condiviso.101

Alcuni hanno sottolineato l’esigenza di conoscere a viso aperto i 101 che non hanno votato Prodi per conoscere i motivi della scelta che ha messo tutti i militanti democratici in ridicolo. Altri hanno sottolineato che LAVORO non è un tema esclusivo dei giuslavoristi, o dei sindacati, ma che lavoro a 360° riguarda anche chi il lavoro lo crea, come fanno gli imprenditori e che essere imprenditore non significa non poter partecipare alla costruzione di un progetto democratico per la società (Soru).

Attesissimo l’intervento di Matteo RenziCosa deve fare il governo. Non è il nostro governo quello che ora c’è. Lo ha detto lo stesso Letta.Non avendo preso i voti del centrodestra, abbiamo preso i ministri del centrodestra. Questo governo lo subiamo o lo viviamo? Nel primo caso stiamo regalando un nuovo calcio di rigore a Berlusconi e lasciandogli carta bianca. Siamo in condizioni di dire che il lavoro è una priorità non solo per i giuslavoristi, che la riforma del Senato è un’altra priorità? È importante che questo governo sia quello che fa le cose, a partire dalla battaglia di Cecile Kyenge sullo ius soli.

Cosa deve fare il PD.

Non dobbiamo “occupare” il PD ma aprirlo. Il partito non deve essere quello che dà responsabilità sempre agli altri ma si assume le proprie. Negli ultimi tempi, non abbiamo avuto una visione e ci è mancato l’entusiasmo. Il PD che io immagino sta anche nei dolori veri delle persone e nelle loro speranze. Non giochiamo più ai finti lottatori contro il PDL. Il Partito democratico dovrà riscoprire “autenticità e passione“.

TUTTI hanno fortemente attribuito alle correnti e alle logiche personalistiche il male del nostro partito. TUTTI hanno dichiarato che si dovrà procedere con modalità estranee alle correnti, ma riconoscendo il merito, la capacità di amministrare, le idee

Ok, tutti d’accordo. Ma come realizziamo tutto ciò?

Ecco il mio intervento.

Voglio rispondere a Pierluigi Bersani: siamo all’altezza? Vediamo. Io dico che abbiamo le potenzialità, le vedo, ma queste non bastano anche se sono necessarie.

Abbiamo reso palese una divisione che ci portavamo dentro, danneggiando il paese. Abbiamo lasciato che i distinguo al nostro interno diventassero divisioni.

(continua a leggere)

Alla fine Enrico Letta: “con profonda emozione confesso di fare un intervento che non avrei mai immaginato di fare. La situazione è eccezionale: questo non è il governo per quale ho lottato, non è il mio governo ideale. Ma quello che è successo lo sappiamo tutti: il governo è nato dalla scelta de Parlamento che non rappresenta quella degli elettori. Un governo di servizio al Paese, non ci sono altre definizioni. Abbiamo dimostrato ancora una volta che per il PD l’Italia viene prima rispetto a tutto.”

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