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Riflessioni a ridosso del Natale

In questi ultimi giorni due eventi mi hanno portato a riflettere: la strage di Peshawar e le intercettazioni delle telefonate di colleghi consiglieri del PD con Bruno Landi.

Non si può non provare rabbia e indignazione.

Per le intercettazioni, posso solo confermare l’opportunità dell’uscita dal gruppo PD di De Amicis e la valutazione del Comitato di Garanzia del partito per Mattioli: accondiscendenza e complicità con persone inviaschiate in storie legate alla gestione criminosa dei rifiuti sono da escludere dalle modalità relazionali di persone pubbliche come noi.

Per Peshawar, se l’odio e il male generano epiloghi efferati e disumani come la strage di 132 bambini in una scuola, allora occorre alzare il livello dell’amore e del bene per realizzare una civiltà di vera famiglia umana, costruendo invece di demolire.
E le parole sono importanti per costruire o per “raddrizzare”: le parole non si vedono ma agiscono, uccidono, incoraggiano, motivano alla vita e fanno cambiare idea…

Ho saputo che il sindaco ha deciso, dopo il mio intervento sulla stampa, di operare diversamente in questo ambito.  Bene.

CONSIGLIO COMUNALE 22/dic/2014
La presentazione della nuova giunta tutta seduta sugli scranni accanto al sindaco non ha impedito alla maggioranza di “squagliarsi” piano piano, e dopo 4 punti discussi già mancava il numero legale per la terza volta ed abbiamo dovuto chiudere il Consiglio: povera Latina… la delibera che aveva per oggetto il Regolamento TARI che faceva si che coloro che godono di esenzioni o riduzioni potessero avere l’opportunità di usufruirne ancora per l’anno 2014 è rimasta fuori dalla discussione. (Vi ricordate che gomme rosa incartate con carta che diceva “RITENTA, SARAI PIÙ FORTUNATO”? Mi sembra che siamo ridotti a questo.)

Occorrerà un altro Consiglio Comunale, con evidente costo a carico della collettività, per poterlo deliberare.

BUON NATALE
image (2)Voglio augurarvi un sereno Natale, più capace di dare, più capace di fare famiglia, di condividere, non solo perché oggi molti più sono gli indigenti, ma perché il nostro vivere non avrebbe alcun senso se continuassimo ad escludere.
La famiglia di sangue, quella allargata, la famiglia umana, ha bisogno di essere costruita: non diamola per scontata.
Ed ogni Natale arriva per questo.
Nicoletta