Tag Archives: referendum

Il mio SI al Referendum Costituzionale: ecco perché.

IMG_5509Faccio una premessa: spesso Matteo Renzi non si pone bene (anzi!) ma devo ammettere che fino ad oggi, dal tempo di Prodi, è l’unico che sia riuscito a fare qualcosa.

Non ricordo grandi cose fatte da D’Alema, se non il fallimento della bicamerale per le riforme e gli “aiutini” a Berlusconi; ricordo bene Monti, Letta, e Bersani mai presidente per vistosa inadeguatezza…

Ricordo la strigliata che il presidente Napolitano, all’inizio del suo secondo mandato, il 22 aprile 2013 fece al Parlamento: più li “bastonava” nel suo discorso sottolineando quanto fossero incapaci nel raggiungere una minima decisione, più loro applaudivano… paradossale. Alla fine il Presidente nominò Renzi presidente del consiglio. Appunto, la Costituzione non prevede l’elezione diretta del premier, bensì l’incarico da parte del Presidente della Repubblica scegliendolo tra coloro indicati dalla coalizione che vince le elezioni.

E alla fine la scelta fu Matteo Renzi. Scelse ma ad una condizione: quel governo doveva impegnarsi a fare le riforme e la legge elettorale. Detto, fatto: Matteo Renzi ha fatto le riforme e la legge elettorale (oltre alla legge sulle unioni civili, la riforma della PA, della Scuola, la legge sul Dopo di Noi, la legge contro lo spreco alimentare e dei farmaci, la riforma del Terzo Settore, gli stanziamenti sull’edilizia scolastica, abolizione IMU…).

Non sono acritica: vedo benissimo i punti deboli di ogni provvedimento però sono comunque dei passi avanti importanti. Ha fatto quello che il presidente della Repubblica gli aveva chiesto con quelle forze politiche che volevano contribuire. Non mi scandalizzo che Renzi abbia lavorato con Verdini, Alfano… si lavora per obiettivi condivisi, non per affinità elettiva. Questa riforma ha le sue criticità (essendo un prodotto umano non è perfetta) ma queste criticità sono sostenibili rispetto ai vantaggi che se ne trarranno:

  • iter legis più veloce perché ci sarà una sola camera legislativa e quindi meno ricorso ai Decreti Legge oggi abusatissimi
  •  una camera degli Enti Locali con rappresentanti delle città e delle regioni votati dai cittadini, non stipendiati per il loro lavoro al senato (quindi di fatto la categoria dei senatori non esisterà più e neanche il costo che comportava)
  • si elimina la conflittualità di competenze tra regioni e stato
  • si elimina il CNEL, organismo obsoleto e costoso

Dobbiamo fare un passo avanti e uscire dallo stallo di questi ultimi 30 anni: basta dire NO a quello che non è perfetto, nulla sarà mai perfetto come lo vorremmo. Questa, invece, è l’occasione che abbiamo adesso per avanzare di un passo. Non credo ci sarà un’altra occasione a breve guardando alla composizione dell’attuale quadro politico nazionale (Di Maio, Salvini, Meloni, Grillo…). E poi non vorrei che domani ci dicessero “Non possiamo diminuire il numero dei parlamentari perché gli italiani hanno detto di NO.”

Referendum Trivelle: sì o no? I ragazzi di Latina protagonisti

image“Conoscere per capire e valutare consapevolmente è la base di ogni scelta politica”

Al referendum meglio votare sì oppure no? È la domanda che si sono posti i ragazzi del gruppo  Awareness (in italiano: “consapevolezza”) di Latina, che hanno quindi deciso di organizzare, in collaborazione con Nicoletta Zuliani, candidata al consiglio comunale del Partito Democratico per Enrico Forte sindaco, un incontro-dibattito sul tema delle trivellazioni in mare.
L’appuntamento è per martedì 12 aprile alle 18:00 presso l’Open Point di Corso della Repubblica, 88. A sostenere il fronte del “sì” sarà Gustavo Giorgi di Legambiente, mentre a spiegare le ragioni del “no” sarà Giorgio De Marchis, esponente del Partito Democratico.

imageNon è possibile restare indifferenti quando sono i ragazzi stessi a chiedere di partecipare alle scelte politiche. Scelte importanti, perché in questo caso influenzeranno il futuro dell’ambiente che li circonda e quindi anche il loro futuro – spiega Zuliani – Per loro, neo maggiorenni, sarà la prima volta alle urne e si sono messi a disposizione per l’organizzazione purché si organizzasse questo incontro, perché ci tengono ad agire in modo informato e consapevole, dopo le opportune valutazioni. La caratteristica dell’approfondimento sarà infatti l’equilibrio delle posizioni sostenute, a scopo puramente informativo. Sono molto felice di aver collaborato con loro, perché credo nella politica come risposta ai bisogni delle persone ed il bisogno di conoscenza è sacrosanto. Poi quando questa necessità arriva dai giovani, diventa a maggior ragione un dovere di cittadino, prima ancora che politico”.