Isola ecologica a Latina Scalo, Pd schierato contro la chiusura

«Oggi il sito è una discarica a cielo aperto perché il Comune l’ha abbandonato»

imageL’isola ecologica di Latina Scalo potrebbe presto riaprire: nella seduta della commissione Sanità tenuta oggi la maggioranza si è detta disponibile a valutare i costi della riattivazione, sollecitata in questa direzione dai consiglieri del Partito democratico Omar Sarubbo, Fabrizio Porcari e Nicoletta Zuliani.

image«L’isola ecologica di Latina Scalo – affermano i tre democratici – ha offerto per anni un servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti ai cittadini di Latina, ma nel 2011 ha cessato di funzionare su decisione del Comune ed è stata abbandonata. Da quel momento l’incustodita struttura è diventata una discarica a cielo aperto e la Latina Ambiente è costretta a costose bonifiche mensili che, ovviamente, ricadono sulle tasche dei cittadini. Oggi in commissione la maggioranza ha proposto di chiudere la struttura temporaneamente sistemando la recinzione e installando un paio di telecamere di videosorveglianza, l’idea era quella di rimandare ad un momento successivo la decisione sul suo utilizzo».

Dopo gli interventi dei tre consiglieri del Pd la commissione è tornata sui suoi passi e la proposta di riapertura avanzata dai democratici è stata accolta dal dirigente Servizio Ambiente Francesco Passaretti oltre che dai commissari presenti. «Nei fatti per garantire il servizio – spiegano Sarubbo, Porcari e Zuliani – è sufficiente che un addetto presidi il posto e coadiuvi i cittadini nel momento del conferimento. È lo stesso metodo utilizzato in via Bassianese e presso l’isola ecologica de La Chiesuola che, infatti, non presentano le stesse problematiche di conferimento selvaggio e illegale di rifiuti riscontrate a Latina Scalo.

Per i tre consiglieri il costo di un operatore è modesto e sostenibile, «soprattutto è un costo che in difesa dell’ambiente dobbiamo e vogliamo sostenere senza tentennamenti ed evitando i soliti ritardi cui questa amministrazione ci ha abituati e che finiscono col tradursi in un costo ambientale ed economico per la cittadinanza. Se oggi esiste a Latina Scalo una discarica a cielo aperto è perché il Comune l’ha chiusa ed abbandonata. Per questo – concludono i democratici – proponiamo che i soldi spesi per le ripetute bonifiche e riparazioni della struttura vengano utilizzati per garantirne il funzionamento e la riapertura. Se poi ci sarà da installare qualche telecamera noi saremo d’accordo, ma è un tema decisamente accessorio».

2 Responses to Isola ecologica a Latina Scalo, Pd schierato contro la chiusura

  1. Giovanni Napolitano

    Mi dispiace, Nicoletta, ma ancora una volta debbo osservare che queste denunce sono dei deboli soffi contro l’uragano di una Pubblica Amminiastrazione irresponsabile.
    Occorrerebbe creare dei Comitati Civici di liberi cittadini capaci di monitorizzare (gratuitamente!) l’espletamento di progetti e servizi finanziati con fondi pubblici.
    Se il cittadino non viene coinvolto direttamente nella vita pubblica di questo Paese non si cura minimamente di sprechi e abusi.
    Basti guardare come sono ridotti alcuni servizi pubblici ‘calati miracolosamente dall’alto’ nel disinteresse generale.
    Gradirei una condivisione di questo parere, se il nostro comunicare serve a qualcosa.

  2. Stefano Bassetti

    Mi dispiace. Non sono d’accordo!
    Il sito era oggetto di scarichi illegali anche quando funzionava a pieno regime.
    “Soffre” del fatto che si trova in una zona non abitata e non frequentata specie negli orari notturni. E’ vicino al confine con due comuni, Cisterna e Sermoneta, molto rigidi sulla raccolta differenziata, e perciò è un luogo molto giotto per gli incivili di turno.
    La soluzione migliore è la totale bonifinica e lo smantellamento del sito, ripristinando lo stato dei luoghi prima della scellerata scelta di farne un’isola ecologica. Cioè riportarlo a terreno agricolo.
    D’altra parte l’isola della Chiesola si trova solo ad una manciata di kilometri, e chi deve andare, comunque con un automezzo, a conferire non credo subirà tutto questo disagio.

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