Investire nella scuola per prevenire la criminalità

L’Istituto Comprensivo Don Milani sarà il destinatario del progetto finanziato dall’emendamento proposto dalla consigliera Zuliani e dal gruppo PD per la prevenzione del bullismo e del disagio scolastico.

Assistiamo ad un incremento di comportamenti devianti da parte di giovani e giovanissimi (ormai anche undicenni).” Continua la consigliera del PD, insegnante. “Siamo rimasti tutti raggelati dagli ultimi fatti che hanno visto protagonisti ragazzini e ragazzine della nostra città per i quali non è semplice individuare un modalità di intervento sia in termini di sicurezza che di prevenzione. bullismo-attiva-centri-del-piacere-cerebrali-foto.jpg

La verità è che il fenomeno è molto complesso, ha radice nel tessuto familiare e comincia a manifestarsi nell’ambito scolastico, inizialmente con deboli segnali che non sempre vengono riconosciuti, poi con comportamenti via via sempre meno gestibili.

I prodromi della devianza sono sempre ravvisabili attraverso un importante segnale: il disagio scolastico.

In questa direzione si è infatti mossa, nel luglio scorso, la consigliera Zuliani insieme al gruppo Democratico in Consiglio proponendo e facendo passare un emendamento al bilancio finalizzato proprio alla prevenzione del bullismo e del disagio attraverso il successo scolastico.successoScol.jpg

Oggi (lunedi 16 gennaio 2012) si terrà il primo incontro tra esperti del progetto e operatori della scuola per l’avvio del percorso di prevenzione.

“La politica deve imparare che il futuro si costruisce con le azioni dell’oggi; che i soldi investiti oggi per i nostri bambini costituiscono un risparmio sul fronte dei costi sociali di domani. Con questo mio emendamento si interviene, con personale altamente specializzato nel metodo Feuerstein, su due gruppi di giovanissimi di un Istituto Comprensivo che manifestano segni di disagio scolastico. Il perscorso prevede un intervento intensivo e di forte coinvolgimento degli insegnanti e delle famiglie entrambi chiamati a collaborare alla creazione di un ambiente modificante.”

La scelta operata rispetto alla scuola destinataria del progetto è risultata dall’analisi del tessuto sociale estremamente eterogeneo che convive nell’unica realtà scolastica del quartiere.

Documenteremo il lavoro fin nei minimi particolari e porteremo in Consiglio i risultati” afferma decisa la consigliera, “in questo modo speriamo di ottenere fondi superiori ai €5.000 che ci sono stati accordati. Vogliamo poter coinvolgere tutte le scuole elementari e medie di Latina.”

Per educare un bambino ci vuole l’intero villaggio, dice un proverbio africano. E noi puntiamo ad attivare il “villaggio” della nostra città.

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