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Povertà e Tasse a Latina

Il mio intervento (video) sulle considerazioni rispetto alla povertà crescente e alle tasse nel Comune di Latina.

Consiglio Comunale del 30 sett. 2014 Approvazione Bilancio Previsionale 2014

TASI: detrazioni grazie al PD

Le famiglie di Latina con figli a carico e con figli portatori di H avranno una detrazione sulla TASI. Avevo denunciato l’8 agosto questa grave mancanza nella prima proposta di delibera presentata e votata in Commissione Bilancio. (leggi qui)

Ieri in consiglio è passato il nostro emendamento, che la maggioranza ha voluto condividere con noi sulle riduzioni TASI. Abbiamo esteso la fascia su cui far ricadere  detrazioni (da €60 fino a €40)  fino a €500 di rendita catastale, ed in più saranno detratti €25 a figlio a carico ed in più €50 a figlio disabile.

Da dove sono stati presi i soldi per pagare le detrazioni? Dove sono stati reperiti i fondi? Qui sono molto critica.

Il legislatore dava facoltà ai Comuni di derogare ai tetti di imposta per lo 0,8 per mille. Ovvero si poteva scegliere a quale tipologia di immobili aumentare l’imposta dello 0,8 per mille oltre il max consentito. In questo modo si poteva reperire il gettito necessario per utilizzarlo in forma di detrazione o esenzione su una categoria ritenuta più fragile.

Ma sapete a chi è stata applicata questa maggiorazione dell 0,8 per mille di imposta?

Ai proprietari delle PRIME CASE !!!

Su questo non sono stata d’accordo.

In questo modo l’aliquota stabilita per le prime case, che originariamente era dello 0,25 per mille, è passata allo 0,33 e si è rispalmato sulla stessa categoria il maggior gettito in forma di detrazioni articolate come vi ho detto. Si sarebbe potuto scegliere di aumentare dello 0,8 la categoria delle seconde case, o delle “case sfitte dei costruttori”come hanno fatto in altri comuni. Tra l’altro queste categorie avrebbero garantito un maggior gettito con cui si sarebbe potuto alleviare gli affittuari indigenti. Lasciando lo 0,25 alle prime case la TASI sarebbe stata tutta più bassa, in più avremmo aggiunto tutte le detrazioni, e allora sì che avremmo davvero sgravato le famiglie proprietarie di prima casa!!

Ma a detta di tutti, le seconde case e le case sfitte dei costruttori erano “categorie da tutelare” che già pagavano un’aliquota alta.

Sono scelte politiche.

Prendo atto e MI DISSOCIO.

 

PASSA la TASI SENZA DETRAZIONI

IMG_1817.JPGFAMIGLIE TARTASSATE
La maggioranza ha forzato il voto durante la commissione Bilancio di oggi ed ha approvato di prepotenza il regolamento Tasi così com’è, senza detrazioni per famiglie con figli o con portatori di handicap e senza scaglioni. Lo ha fatto con la promessa di una successivamassima apertura‘ alle proposte della minoranza, ma solo come emendamento in Consiglio Comunale.

L’INSICUREZZA della MAGGIORANZA
Si tratta di un segnale di grande insicurezza da parte della maggioranza, perché la scadenza per l’approvazione in consiglio comunale del regolamento per la Tasi è ancora abbastanza lontana, il 5 settembre, ma erano ben consapevoli del fatto che nelle successive commissioni avrebbero potuto restare senza numero legale, come già accaduto nel consiglio comunale per l’approvazione dell’isola pedonale in centro. L’approvazione del regolamento TASI con le relative aliquote è un passaggio propedeutico per la successiva approvazione del bilancio di previsione entro il 30 settembre. Per questo motivo le proposte emendative di tutti i consiglieri, non solo le mie, dovranno essere sottoposte direttamente al consiglio e non possono più essere discusse in commissione, che sarebbe stata la sede più opportuna”.

Oggi è stato anche approvato il regolamento IMU che si presenta invariato rispetto all’anno scorso.
Ad entrambi i regolamenti il Partito Democratico si è opposto esprimendo voto contrario.

NUOVI DEBITI
In questo quadro, si aggiunge una nuova difficoltà per il bilancio del Comune di Latina: ben due maxi debiti derivanti da vecchi contenziosi arrivati a sentenza, causati da espropri per i quali sono stati intrapresi ricorsi: il Comune dovrà pagare per uno oltre 500mila euro, mentre per l’altro – che riguarda la lottizzazione Cucchiarelli – oltre 2 milioni di euro. Debiti fuori bilancio che in qualche modo andranno coperti.

LE PROPOSTE DI DETRAZIONI
Sono due le proposte di detrazioni che ho formulato in commissione e che sono già al vaglio degli uffici comunali per quantificare i costi da sottoporre poi alla valutazione dell’assise.
La prima vedrebbe due detrazioni di 150 e 100 euro da applicare a rendite catastali di rispettivamente fino 600 e 800 euro.
Nessuna detrazione invece per rendite superiori, mentre per tutti (fino però a una rendita catastale di 1.000 euro) sarebbe applicato un ulteriore “sconto” di 40 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
La seconda proposta vedrebbe invece una serie di detrazioni per scaglione di rendita molto graduati: per esempio, 140 euro di detrazione per rendite catastali inferiori o uguali a 300 euro; 120 euro per le rendite catastali da 301 a 320 euro, e così via. Nessuna detrazione, invece, per rendite catastali superiori ai 571 euro. Sarebbe prevista poi una detrazione di 60 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
L’importo complessivo delle detrazioni per i figli, al netto della detrazione per rendita catastale, non potrebbe comunque superare l’importo massimo di 200 euro.

Molti Comuni hanno già approvato a giugno il proprio regolamento per la Tasi, Latina invece ha scelto di rimandare, con la conseguenza che i cittadini riceveranno una stangata autunnale.

Invece avremmo potuto confrontare la nostra realtà con le altre, facendo tesoro delle buone prassi, per non partire sempre da zero. Ad esempio, avremmo potuto ideare una consulenza consorziata con gli altri Enti comunali (tutti con le nostre stesse difficoltà) per rendere più semplice e veloce  l’aggiornamento dei nostri funzionari.

Bilancio comunale: TASI e IRPEF inique

“I finanziamenti arrivano se c’è progettualità. A Latina invece pagano i cittadini e i servizi restano quel che sono”

TASI: tassa sui servizi indivisibili.
La conseguenza dell’abolizione dell’ICI sulle prime case, di berlusconiana memoria, è il ripristino di qualcosa che le assomigli o i Comuni non riescono a far fronte al pagamento dei servizi indivisibili di cui tutti noi usufruiamo nella vita quotidiana della nostra città.

Per quanto riguarda la Tasi, la Delibera di Giunta che ne stabilisce l’aliquota e le detrazioni è scarna e secca, mal celando una povertà di ragionamento e una logica puramente numerica, senza anima, che genera, purtroppo, iniquità.

È stata stabilita un’unica aliquota uguale per tutti, e ci sono soltanto due fasce di detrazioni: per le abitazioni fino a 350 euro di rendita catastale le detrazioni saranno di 200 euro, mentre di 100 euro sarà la detrazione per la fascia di rendita catastale che va dai 350 ai 450 euro (per capirci solo quelli che vivono in appartamenti fino a 70mq possono usufruire di una detrazione). Per tutti gli altri nessuna detrazione, e da ciò sono tenute fuori anche famiglie con figli e/o presenza di persone con handicap. ”. Ecco a parte del testo della Delibera di Giunta:20140806-095658-35818056.jpg

Andiamo allora a vedere l’elenco dei servizi indivisibili che dovrebbero essere coperti con l’entrata della Tasi (ahimé solo per circa il 30%): a Latina sono 13, un elenco molto lungo e singolare rispetto a quello di altri Comuni. Sono state inserite anche voci  che solitamente vengono finanziate con la risposta a bandi, quindi attraverso una progettualità che evidentemente la nostra amministrazione non è in grado di mettere in campo, e di cui quindi si carica la spesa direttamente sui cittadini. Quelli evidenziati in giallo sono servizi presenti in tutti gli altri elenchi fatti dagli altri comuni italiani; quelli con le cifre in azzurro sono servizi “discutibili”.20140806-095658-35818410.jpg

Appare evidente quindi che stiamo pagando l’incapacità dell’amministrazione comunale di rispondere a bandi per richiedere finanziamenti attraverso l’elaborazione di un progetto. Oggi i finanziamenti arrivano in questo modo, e non più a pioggia per tutti i Comuni. E a Latina pagano ancora una volta i cittadini”.

ALIQUOTE IRPEF
Altra nota dolente sono le aliquote Irpef. Lo scorso anno l’amministrazione comunale di Latina  si vantava di non aver alzato le aliquote Irpef, sapendo benissimo che avrebbe dovuto farlo l’anno successivo. Infatti oggi le aliquote si sono alzate di ben 0,15% attestando il Comune di Latina al livello più alto come se non bastasse il fatto che negli ultimi 12 anni le aliquote siano state praticamente raddoppiate, passando dallo 0,4% del 2001 allo 0,8% del 2014. 

Ecco il prospetto dell’aliquota e degli scaglioni degli anni 2012 e 2013:20140806-100732-36452554.jpg

La cosa più grave è che il Comune di Latina ha portato il tetto dell’esenzione da 15mila euro a 8mila, di fatto dimezzandolo. Questo significa che molti di coloro che l’anno scorso non dovevano il pagamento dell’Irpef, quest’anno non solo dovranno pagare, ma con una aliquota unica senza scaglioni20140806-095657-35817535.jpgquando invece il principio sarebbe proprio quello di rendere più equo il pagamento delle tasse secondo il criterio della proporzionalità, facendo versare di più a chi accumula più reddito, logica che a Latina invece non è stata assolutamente presa in considerazione. Per fare un esempio: chi guadagna 50mila euro pagherà secondo la stessa aliquota di coloro che invece hanno un reddito di 8.500 euro.20140806-100732-36452854.jpg

Sarebbe questa l’equità per il Comune di Latina?.