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UNA ROTONDA ESAGERATA…

Insieme a Giuseppe Pannone, consigliere democratico della provincia, rileviamo le incongruenze e le scelte scellerate di chi ci governa.

foto (1)Questa mattina si svolgerà una seduta straordinaria della 1^ commissione provinciale (viabilità e sicurezza stradale) per “celebrare” la fine lavori del ponte rotatoria in località Le Ferriere.

“Anche in segno di protesta e comunque di non condivisione non parteciperò alla commissione convocata in loco – afferma il Consigliere Provinciale del PD Giuseppe Pannone – Si tratta di un’opera faraonica e devastante, costata centinaia di migliaia di euro, del tutto sproporzionata e certamente non realizzata per gli abitanti del borgo. Al contrario di fatto è stato cancellato il ponte del 1580 del tutto coperto da una gettata di cemento e asfalto ed è stato eliminato il passaggio pedonale originariamente previsto proprio per consentire il transito delle persone anche per accedere senza pericolo al nucleo storico”.

“Il pericolo, già ampiamente verificatosi altrove, è che il borgo diventi un passaggio per la viabilità pesante: non bus turistici ma camion che dalla Pontina avranno comodo collegamento con Nettuno e con la discarica.- precisa la Consigliera Comunale PD Nicoletta Zuliani – inutile parlare di turismo per giustificare l’opera: l’attrattività di quanto presente in zona è stata di fatto ignorata, se non vilipesa o disprezzata, proprio per l’incuria di chi amministra questo territorio che ha votato a favore di questo progetto del ponte e della relativa rotonda.”

Come noto l’Ente Provincia intende procedere all’abbattimento di due antiche case cantoniere (in ciò contrastato dall’Amministrazione Comunale) giustificando tale necessità con presunti motivi di tutela della incolumità delle persone e dal fatto che gli stessi costituirebbero una “interferenza” alla viabilità.

“Tale affermazione è del tutto infondata e fuorviante – rilevano i due Consiglieri – Da un lato la Provincia ha lasciato in stato di completo abbandono per anni i due immobili che testimoniano comunque le origini di fondazione dell’agro pontino, determinando i presupposti del loro stato di precarietà; dall’altro gli stessi non interferiscono affatto con l’assetto viario, semmai è vero il contrario, ovvero che il nuovo contesto è del tutto stravolto da una rotonda dalle dimensioni esagerate, circondata da un cordolo di cemento armato di circa un metro e con una piccola montagna-giradino che supera i due metri di altezza. Questa struttura non solo altera l’assetto urbanistico dell‘antico borgo , ma, per come è conformata, impedisce una completa visuale dell’incrocio, rivelandosi essa stessa pericolosa per la circolazione e per l’incolumità delle persone”.

In vista della cerimonia di questa mattina, nella settimana scorsa è stata realizzata una seconda asfaltatura di tutta l’area, con conseguente ritinteggiatura della segnaletica orizzontale, interventi dei quali non si comprende la necessità e che, ovviamente, costituiscono un ulteriore ed incomprensibile costo.

“Speriamo che allo scempio costituito dalla stessa rotonda, che offende il paesaggio ed il contesto urbano asserviti alle esigenze del traffico pesante per le discariche – concludono Zuliani e Pannone – non si aggiunga l’abbattimento degli edifici storici. Vigileremo affinché ciò non accada”.

Nicoletta Zuliani Cons. Com.le gruppo PD

Giuseppe Pannone Cons. Prov.le gruppo PD