La responsabilità della coerenza.

IMG_5401Non mi piace il clima inquisitorio e di facile giudizio che si sente nei confronti dell’assessore Ciccarelli, come non mi piaceva, durante la campagna elettorale, vedere tutti i politici indiscriminatamente additati come responsabili dello scempio che era stato perpetrato nei confronti della nostra città. Indiscriminatamente.

Secondo quella visione tutti i politici erano parimenti disonesti e responsabili; anche chi aveva sempre agito onestamente, in trasparenza e difformemente da chi governava veniva messo nello stesso “fascio di erbaccia”.

Una equazione facile ed efficace quella del “politico=disonesto“.

Un principio che abbiamo cercato di contrastare in campagna elettorale affermando l’importanza della competenza perché la politica ha questo ruolo: scegliere mettendo a disposizione solida competenza e capacità amministrativa: un principio di buon senso. L’onestà, poi, è un prerequisito non negoziabile.

Ecco perché il buon senso e il buon ragionamento porterebbero a sostenere persone che dimostrano passione e capacità come la Ciccarelli.

Ma quale contesto abbiamo costruito?
Su quali principi abbiamo creato il sentimento pubblico con il quale noi tutti ci dobbiamo misurare?
È basato sulla competenza o sulla possibilità o meno di costrutti a discredito?
Il politico è molto soggetto al comune sentire e alla pubblica opinione più che al buon senso, purtroppo, perché si ricopre il ruolo di politico grazie al pubblico voto ottenuto a seguito di una pubblica esposizione e, spesso, di facili e pericolosi slogan.
Se abbiamo creato un’opinione pubblica al limite del giustizialismo, purista ed inflessibile e abbiamo rafforzato questo sentimento con una campagna elettorale spinta su questo versante, coerenza vuole che si agisca di conseguenza, e le dimissioni sono un atto implicito e indiscutibile.

Tutto ciò se crediamo che quel quadro costruito sia vero.

Se invece ammettiamo che quel quadro inflessibile e dalle tinte giustizialiste non sia veritiero e sia da smontare, dovremmo smetterla di dire “noi” e “voi”, e cominciare a RICONOSCERE il valore altrui e porlo alla base di ogni ragionamento e rapporto, a prescindere dai panni che costui o costei  indossa, spesso sporcati solo dal pregiudizio di chi li guarda.

Ora, però, c’è una responsabilità da esercitare con scelte imposte da un contesto e dal senso di opportunità; scelte che esulano dal piano personale.
Si tratta di una scelta politica.
Una scelta politica in capo al sindaco Coletta.

One Response to La responsabilità della coerenza.

  1. Latina bene comune ha impostato la sua campagna elettorale anche sull integrità morale dei suoi rappresentanti , ne consegue che ……….altrimenti anche loro sono come quelli che hanno governato fino ad oggi Latina.

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