Mobilatina: un bel progetto gestito male per la fretta

 «Un’occasione di crescita e di sviluppo perduta per la fretta di non perdere i soldi». Così la consigliera del partito democratico Nicoletta Zuliani descrive il progetto Mobilatina così come da rimodulazione del Comune di Latina.

Il progetto, volto alla diffusione di azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e al potenziamento del trasporto pubblico, costa in tutto 490mila euro, ed è nato a maggio 2009. Il Ministero dell’ambiente ha finanziato l’idea con 250 mila euro, mentre il Comune ha cofinanziato 220 mila euro con proprie risorse di bilancio.

«Dal 2009 al gennaio di questo anno non era stato fatto nulla – spiega la Zuliani – tanto che il sindaco con una richiesta nella quale adduceva problemi di carattere amministrativo ha richiesto una proroga ai termini di scadenza, previsti nel 2012. Adesso la proroga consente di operare fino a settembre 2013 data nella quale il progetto deve essere concluso».

Mobilatina prevede il servizio scuolabus, soprattutto per i borghi (e questo sembra essere al momento l’unico servizio realizzato), il Piedibus, il mobility manager di area, comunicazione e marketing e monitoraggio.

«Per questi quattro ultimi servizi sono stati fatti nel mese di marzo 2013 una serie di affidamenti in emergenza. La fretta di non perdere i soldi piuttosto che di realizzare un servizio non consente di fare le cose perbene. Il sindaco di Latina conosce benissimo il progetto, essendo presidente di commissione all’epoca in cui esso è stato approvato. Poi nel settore mobilità ci sono stati diversi avvicendamenti di dirigenti, non c’è assessore ma solo un delegato, e si è andati verso un progressivo depauperamento di dipendenti, anche quelli che rappresentavano una memoria storica delle cose fatte prima dell’amministrazione Di Giorgi».

Tutti gli affidamenti per la realizzazione di Mobilatina sono stati fatti in via diretta, con il Comune che contattava direttamente una specifica azienda per richiedere una proposta di lavoro. Non c’è stata comparazione di competenze né confronto tra diverse proposte.

«Il mobility manager  è un professionista che ha avuto l’incarico  per 25mila euro con delibera datata 17 aprile 2013, ma il suo lavoro parte dal primo marzo 2013. Come si giustifica la retroattività di un incarico che pure dovrebbe avere un ruolo strategico e trasversale ai settori?». Nel progetto era previsto che durasse in carica 20 mesi mentre il 30 settembre il suo incarico finisce. L’incarico comprende attività rilevanti come la promozione di forme mobilità sostenibile e il coordinamento tra i mobility manager aziendali per elaborare un progetto a più ampio raggio; lo studio di servizi per favorire la riduzione dell’uso di auto private da parte dei cittadini, soprattutto negli spostamenti casa/lavoro e casa/scuole, di iniziative di car pooling, e un servizio integrativo del trasporto pubblico locale per l’utenza scolastica.

«Il progetto Piedibus è stato affidato a una società di Roma, la U-space, per un totale di 35mila euro – continua Nicoletta Zuliani – e prevede che si individuino i plessi scolatici, si  prendano accordi con se i dirigenti che vogliano aderire  all’iniziativa, e si coinvolgano le famiglie. La società inoltree dovrà provvedere alla realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale, alle pettorine le palette e tutto il necessari per il Piedibus. I tempi di realizzazione sono incompatibili con un incarico affidato il 15 marzo e in scadenza tra pochi giorni».

Il monitoraggio è stato affidato alla società Cras srl per 40mile euro e dovrebbe mirare a verificare l’effettivo utilizzo dei servizi realizzati, la qualità e  poi ad elaborare una stima dei benefici ambientali prodotti dall’attivazione dei servizi.

La comunicazione e il marketing per 40mila euro sono stati affidati a Generazione in movimento, una cooperativa sociale di Borgo San Michele, costituita nel 2012. Dovrebbe occuparsi di coordinare l’immagine del progetto, logo, sito web, organizzazione di un evento per la promozione di tutte le iniziative del progetto con un concorso per gli alunni nelle scuole, materiali informativi sui percorsi del Piedibus, pettorine, lezioni nelle scuole, materiali informativi.

«La vocazione “smart” di una città giovane si poteva lanciare con questo progetto – commenta la Zuliani – e di questo poteva occuparsene anche la commissione strategica, che fatica a trovare temi di cui discutere. Ma questa amministrazione che intenzione ha nei confronti nei soldi generosamente concessi da ministeri, Comunità europea e Regione? Li sta utilizzando in maniera mediocre, mentre si sarebbero potute trovare le migliori menti del campo e lavorare per creare una mentalità condivisa sulla mobilità sostenibile piuttosto che affidare un incarico con l’unico scopo di non perdere i soldi. Ancora una volta vengono a galla le enormi falle di una macchina amministrativa farraginosa e gestita male. Eppure l’occasione era buona per dimostrare che Latina può essere una città intelligente».

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