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MobiLatina, un progetto finito con un ‘buco’ di 40mila euro”

image“MobiLatina è un progetto nato con un nobile intento, ma è finito nel peggiore dei modi: non ha raggiunto il suo scopo, che era il monitoraggio e la riduzione dei livelli di CO2 in città, ed è costato 40mila euro in più alle casse del Comune, nonostante beneficiasse di un finanziamento pubblico da parte del Governo centrale”. Il Ministero dell’Ambiente, aveva finanziato il progetto e al quale l’Ente di Piazza del Popolo ha dovuto restituire ben 40mila euro perché la destinazione dei fondi, e di conseguenza le relative determine del progetto, erano sbagliati.

Il progetto per la mobilità urbana integrata, per come era stato pensato, sarebbe stato anche positivo. (Leggi i dettagli del progetto) È però finito tutto in una (costosa) bolla di sapone.

IL PROGETTO
“Il progetto prevedeva una compartecipazione tra Ministero dell’Ambiente e Comune: Il Ministero dell’Ambiente ha finanziato l’idea con 250 mila euro, mentre il Comune ha cofinanziato 220 mila euro con proprie risorse di bilancio. Purtroppo il Comune si è pure sbagliato nella progettazione ed ha dovuto rinunciare ad un buon 20% del finanziamento (€40mila) a causa di determine fatte male: il denaro era stato infatti stanziato nei capitoli di spesa sbagliati ed il Ministero ha negato questi fondi al Comune, che ha dovuto pagare di tasca propria, o meglio, di tasca nostra…”.

Il progetto, poliedrico ed articolato, quindi anche bisognoso di particolare cura, ha subìto la disorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali, a loro volta sottoposti negli anni ad una penosa tarantella dei dirigenti, in nome dell’anticorruzione, che è stata tipica dell’amministrazione Di Giorgi: con un tale avvicendamento, altro che anticorruzione!! In questo modo si favorisce la confusione e il non controllo: ne consegue una gestione secondo i criteri del favoritismo, senza gare e affidamenti fatti in fretta a chi, evidentemente, non aspettava altro.

MONITORAGGIO di FACCIATA da €40mila.
Di certo, legato a ciò è anche il fatto che il progetto prevedeva un accurato monitoraggio espletato da una società – ben 40mila euro – perché verificasse il buon andamento del progetto e perché desse contezza dei risultati prodotti. Gli unici dati che oggi abbiamo sono quelli degli scuolabus Sabotino (2 linee) e Tor Tre Ponti (1 linea), perché sono l’unico servizio che la società ha potuto monitorare. Tutti gli altri aspetti legati al progetto, invece, sono partiti troppo tardi. Abbiamo quindi dati soltanto parziali del car pooling per i dipendenti comunali (al questionario hanno risposto soltanto 20 dipendenti su oltre 500) e nessun riscontro sul Pedibus, partito addirittura dopo la fine del monitoraggio da parte della società incaricata dal Comune. L’assurdità è che quindi il Ministero dell’Ambiente ha alla fine finanziato una cosa del tutto diversa da ciò per cui i fondi erano destinati: gli scuolabus, servizio di unica comptenza comunale, piuttosto che una mobilità integrata per la riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Di cui, appunto, non abbiamo alcun dato”.

QUALE TRASPARENZA?
Un ulteriore aspetto, non meno importante, è stato la scarsa trasparenza di tutte le azioni amministrative legate a MobiLatina: “Reperire informazioni di natura economico-amministrativa sul progetto è pressoché impossibile: i dati sono nascosti nei meandri dell’albo pretorio e sul sito del progetto – costato da solo 15mila euro – non vi sono informazioni sufficienti”.

MOBILATINA: spreco autorizzato

La mancanza di trasparenza produce inefficienza, lassismo, approssimazione e soprattutto spreco. Peccato che ci sono di mezzo i soldi dei cittadini, soldi preziosi.”

_DSC5359Questa la dichiarazione della consigliera Nicoletta Zuliani rispetto alla gestione, o meglio, malagestione di un progetto che poteva essere il fiore all’occhiello del Comune di latina: Mobilatina.

Si prevedeva la costituzione di un UFFICIO di mobility manager all’interno del comune, con pc e programmi (dove sono?), una struttura che sarebbe dovuta rimanere patrimonio del Comune anche dopo i due anni della durata del progetto. Dov’è l’ufficio? Dove sono i computer? Dov’è la struttura che doveva essere attivata?” Nel sito del progetto è stata aggiunta qualche pagina informativa, ma le vere informazioni, quelle importanti, non ci sono. Quando parte il progetto di piedibus? Attualmente è scritto maggio 2013…(?!). Quali sono i percorsi? Perché non sono online lo studio di servizi per favorire la riduzione dell’uso di auto private da parte dei cittadini, soprattutto negli spostamenti casa/lavoro e casa/scuole, quali sono le iniziative di car pooling, e il servizio integrativo del trasporto pubblico locale per l’utenza scolastica?
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MOBILATINA: mezzo milione di Euro a favore di chi?

Mobilatina, alcune società pagate senza giustificativo. Nessuna certezza della realizzazione dei lavori affidati dal Comune

Interesserò la commissione trasparenza sul caso del progetto di mobilità sostenibile cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente

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Per il progetto Mobilatina sono state parzialmente liquidate alcune società ma non ci sono i giustificativi. Nei fascicoli si ritrovano solo le determine di affidamento. Si configura così un danno erariale“.
“Il progetto, come scritto su tutti i documenti e atti amministrativi, doveva terminare il 30 settembre, e dal sito realizzato per Mobilatina si parla di inizio del progetto piedibus a maggio 2013 (???) quando le scuole sono in chiusura. (Vi invito a verificare la ricchezza di informazioni che il sito fornisce.) Quindi della sua realizzazione non si ha al momento nessuna certezza. Altro caso di pessima gestione: il mobility manager, figura centrale di tutto il progetto, non ha reperibilità presso il Comune di Latina, ma è reperibile solo presso il suo studio a Sabaudia, nonostante spetti a lui  tutto il lavoro di creazione di un ufficio di Mobilità Sostenibile presso il Comune di Latina e di coordinamento dei vari settori ed uffici comunali collegati all’idea di sostenibilità. Chi attualmente si sta occupando di mobilità sostenibile a Latina non era nemmeno a conoscenza dell’esistenza di questa figura

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Mobilatina: un bel progetto gestito male per la fretta

 «Un’occasione di crescita e di sviluppo perduta per la fretta di non perdere i soldi». Così la consigliera del partito democratico Nicoletta Zuliani descrive il progetto Mobilatina così come da rimodulazione del Comune di Latina.

Il progetto, volto alla diffusione di azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e al potenziamento del trasporto pubblico, costa in tutto 490mila euro, ed è nato a maggio 2009. Il Ministero dell’ambiente ha finanziato l’idea con 250 mila euro, mentre il Comune ha cofinanziato 220 mila euro con proprie risorse di bilancio.

«Dal 2009 al gennaio di questo anno non era stato fatto nulla – spiega la Zuliani – tanto che il sindaco con una richiesta nella quale adduceva problemi di carattere amministrativo ha richiesto una proroga ai termini di scadenza, previsti nel 2012. Adesso la proroga consente di operare fino a settembre 2013 data nella quale il progetto deve essere concluso».

Mobilatina prevede il servizio scuolabus, soprattutto per i borghi (e questo sembra essere al momento l’unico servizio realizzato), il Piedibus, il mobility manager di area, comunicazione e marketing e monitoraggio.

«Per questi quattro ultimi servizi sono stati fatti nel mese di marzo 2013 una serie di affidamenti in emergenza. La fretta di non perdere i soldi piuttosto che di realizzare un servizio non consente di fare le cose perbene. Il sindaco di Latina conosce benissimo il progetto, essendo presidente di commissione all’epoca in cui esso è stato approvato. Poi nel settore mobilità ci sono stati diversi avvicendamenti di dirigenti, non c’è assessore ma solo un delegato, e si è andati verso un progressivo depauperamento di dipendenti, anche quelli che rappresentavano una memoria storica delle cose fatte prima dell’amministrazione Di Giorgi».

Tutti gli affidamenti per la realizzazione di Mobilatina sono stati fatti in via diretta, con il Comune che contattava direttamente una specifica azienda per richiedere una proposta di lavoro. Non c’è stata comparazione di competenze né confronto tra diverse proposte.

«Il mobility manager  è un professionista che ha avuto l’incarico  per 25mila euro con delibera datata 17 aprile 2013, ma il suo lavoro parte dal primo marzo 2013. Come si giustifica la retroattività di un incarico che pure dovrebbe avere un ruolo strategico e trasversale ai settori?». Nel progetto era previsto che durasse in carica 20 mesi mentre il 30 settembre il suo incarico finisce. Continue reading