Di chi è Latina?

Un magistrato che indaga viene minacciato di MORTE.
Avvertimenti incendiari rivolti ad attività commerciali vengono considerati “bravate estive”.
Il GOVERNO della città è da troppo tempo in BILICO.

Stiamo dando un messaggio pericoloso alla malavita.

La politica ha il dovere di dare un messaggio UNIVOCO e non soggetto ad interpretazioni: dobbiamo dire che questa è una terra di LEGALITÀ.

I mezzi ce li ha: TRASPARENZA, RIGORE e RISOLUTEZZA.

Quando si decide in pochi – e qui penso alle varianti dei piani particolareggiati per cui si è scelto di non passare in consiglio – quando si deroga sistematicamente alle norme per piegarle ad interessi estranei alla collettività , quando si sceglie di aspettare, lasciando una città nel limbo dell’INCERTEZZA, il messaggio che passa è: QUESTA CITTÀ SE LA PUÒ PRENDERE IL PIÙ FORTE.

Chi si fa interlocutore di interessi privati ed estranei al Bene Comune FACCIA UN PASSO INDIETRO.

Chi ha il potere di modificare gli assetti della macchina amministrativa che favoriscono comportamenti compiacenti abbia il coraggio di rimuovere le zone opache.

Chi sa, faccia emergere le zone grigie.

E poi, dobbiamo mettere in campo un diverso modo di intendere il lavoro PER la città da parte anche dei movimenti civici ed associazioni: non più gruppi antagonisti e protagonisti delle proprie iniziative, viziati dal modus operandi tutto politico del “volersi contare” per capire il proprio PESO, ma collaboratori e cooperanti, ognuno a coprire uno spazio dove l’altro gruppo non arriva.
Solo così potremo stendere un rete che, se solida e solidale, salverà la nostra città.

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