VERITÀ e CONTROLLI: per una politica dei rifiuti condivisa.

Il dovere della politica non si limita a fare le scelte, ma soprattutto a farle rappresentando i cittadini.

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E i cittadini devono sapere perché a Montello si muore più che in altri luoghi, o perché nessuno ha detto nulla quando venivano interrati fusti di veleno o quando veniva barbaramente ucciso don Cesare Boschin.

Questa storia è purtroppo la nostra storia e dobbiamo tutti esserne consapevoli per cambiarne il corso nel futuro.

La storia dietro la questione della discarica e alla connessa gestione dei rifiuti negli ultimi 20 anni deve innescare un processo di consapevolezza senza il quale non possiamo pensare di ricostruire la fiducia dei cittadini verso la politica.

La proposta che ho fatto in Commissione Ambiente è di organizzare un ciclo di incontri per conoscere i contenuti della Relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sui rifiuti, e conoscere il Piano Regionale dei Rifiuti.

Questi documenti sono fondamentali per coinvolgere i cittadini, dando loro gli strumenti di conoscenza per avere piena consapevolezza del valore delle scelte che la politica oggi fa in discontinuità con quelle del passato.

Un altro elemento imprescindibile è il CONTROLLO.
Perché i cittadini non vogliono siti di stoccaggio e impianti vicino casa?
Perché hanno paura che non siano sicuri, perché hanno paura per la loro salute.

I cittadini devono essere sicuri che le Istituzioni li tutelino, controllino impianti e siti, e mettano loro a disposizione tutti i dati, aggiornati, facilmente accessibili e leggibili.

Ricordiamo che in 10 anni ci sono stati ben 500 incendi di siti di stoccaggio, significa 50 all’anno, 4 o 5 al mese per 10 anni!!!
Tutti devono poter controllare e verificare che i siti siano sicuri al 100%.
Attualmente la lettura dei dati di flusso di rifiuti che arrivano nei vari impianti e discariche non è né facilmente accessibile, né intelligibile, né sono raccolti in un unico bacino interconnesso tra le varie parti coinvolte nei controlli: Province, ASL, ARPA…
Chi vuole conoscere i dati relativi ai vari impianti deve dotarsi di esperti del settore, spesso a servizio di comitati di cittadini che non riescono ad accedere o a leggere questi dati in modo autonomo.

Gli impianti di stoccaggio, smaltimento, trasformazione, lavorazione dei rifiuti sono oggi imprescindibili e vanno allocati dentro il nostro perimetro provinciale, come stabilisce il Piano Regionale dei Rifiuti: la loro gestione deve essere al massimo della trasparenza e supercontrollata.

Ecco, si dovrebbe arrivare a non avere più bisogno di comitati di cittadini, perché tutto dovrebbe risultare indiscutibilmente trasparente, di facile accesso e comprensione, e affidabile.

Non c’è altra strada.

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