Consiglio del 29 settembre 2011

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Alle 9:30 ho potuto fare la mia interrogazione orale all’assessore Fanti in merito al fatto che ha coinvolto Casapound e il Comune di Latina. Casapound asseriva che il Comune mandava presso di loro i senza tetto che il Comune non riusciva ad allocare presso le strutture convenzionate. Ho anche chiesto se e quante persone sappiamo essere in emergenza abitativa e come facciamo fronte al problema.

L’Assessore ha risposto in maniera soddisfacente, anche se un modo per conoscere l’entità numerica resta solo l’autodenuncia e i vari sfratti esecutivi riportati all’ufficio del Comune.

Avevo fatto un’altra interrogazione all’Assessore Sovrani (leggi l’interrogazione) circa i fondi della regione per gli asili nido già in stato di mandato, ma non ancora introitati. La risposta mi è solo parzialmente chiara. (leggi la risposta)

Sono convinta che abbiamo fatto bene a votare contro la manovra di riequilibrio.

Credo davvero che non sia stata altro che un’operazione algebrica, di puro equilibrismo (neanche tanto difficile), senza alcuna fantasia né partecipazione da parte della maggioranza: l’operazione, infatti, è solamente tecnica, fatta dai tecnici degli uffici che non hanno avuto alcuna indicazione dai politici, anzi, gli uffici che i politici contribuiscono a comporre (nel loro organico di personale) non hanno neanche fornito i dati in tempo, lasciando chi doveva lavorare al riequilibrio affogato dalle scadenze e dall’incertezza dei dati.

L’operazione, ripeto, è talmente tecnica che non contiene nulla di politico. Dalla maggioranza dicono che non hanno voluto toccare i fondi dei Servizi Sociali, ma vi immaginate togliere quei fondi? Sono già cosí esigui… Non c’era più nulla da raschiare dal fondo di quel barile…

Il voto contro è anche derivato dal fatto che l’attenzione politica è stata completamente “risucchiata” dall’investimento di tutte le energie di chi governa la città, unicamente per trovare una distribuzione del potere: come avete letto dai giornali abbiamo ben 2 assessori all’Urbanistica (!!); tra i banchi della maggioranza abbiamo ormai solo “presidenti, “vice-presidenti, “capigruppo”, “direttori generali”, “membri di cda”, molti sono passati dal banco dei consiglieri a quello degli “assessori” e altri hanno “deleghe” anche se senza portafoglio. Chi era stato nominato assessore tre mesi fa ora è “passato” a far parte dello “staff del sindaco”…

Consigliere ‘puro e semplice’ pare sia un’onta…

Poco o nulla si è investito, in termini di energie e tempo, per attivare percorsi virtuosi così come noi abbiamo invece descritto nella nostra proposta (ordine del giorno presentato oggi in Consiglio-vedi sotto).

La maggioranza ha votato a favore del riequilibrio, l’opposizione ha votato tutta contro questa proposta di riequilibrio.

Abbiamo votato per le modifiche al Regolamento delle Associazioni proposto dall’Osservatorio delle Associazioni, all’unanimità.

Abbiamo votato quasi all’unanimità in Consiglio (un solo astenuto) su un emendamento che riguardava la possibilità di inserire nel piano triennale delle opere pubbliche l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici di proprietà comunale.

È stato anche messo in votazione un ordine del giorno del PD che impegnava il Sindaco e la giunta ad operare sul bilancio comunale in primis attraverso una ricognizione delle spese, degli affitti attivi e passivi, revisione dei contratto delle utenze ecc… che però è stata bocciata dalla maggioranza. Così com’era, ritenevano fosse troppo specifico, tanto che era stato chiesto di poterlo modificare.

Il gruppo PD ha ritenuto che questi punti erano già abbondantemente emersi durante le commissioni; la maggioranza non li aveva sviluppati conseguentemente, quindi tali sarebbero rimasti senza possibilità di modifica. La loro proposta era il riequilibrio, la nostra era il nostro ordine del giorno.

In Commissione porteremo avanti queste istanze che non sono passate in Consiglio. Sperando che verranno davvero condivise e sostenute. Per il bene della città.

Ecco il testo del nostro ordine del giorno.

PREMESSO CHE

Le manovre finanziarie degli anni 2010 e 2011, finalizzate queste ultime al raggiungimento del pareggio di Bilancio nel 2013, avranno conseguenze negative sul rating degli Enti Locali, producendo l’appesantimento dei Bilanci con il taglio dei trasferimenti;

Considerato che

nel corso del 2011, gli effetti del D.L. 78/2010 ed in parte della manovra del 4 luglio 2011 hanno comportato una differenza negativa sulle entrate del Bilancio Comunale pari ad Euro 5.201.293,52 ai quali dovranno aggiungersi i tagli previsti nella manovra aggiuntiva di agosto 2011 che produrranno un’altra significativa decurtazione dei trasferimenti che si manifesterà nell’esercizio economico 2012;

Preso atto che

il taglio dei trasferimenti ha reso necessaria l’impostazione di una variazione per riequilibrare il Bilancio comunale;

Visto che

per il 2011 la manovra di riequilibrio di Bilancio adottata dal Comune di Latina e sostenuta dalla maggioranza consiliare si limita ad affrontare l’emergenza con un taglio puntuale della spesa corrente senza affrontare i nodi strutturali della spesa e della politica delle entrare;

Considerato che

come già ribadito in diverse occasioni le manovre finanziarie del Governo hanno messo in sofferenza lo stato delle finanze degli enti locali, eliminando gli effetti del federalismo fiscale come la compartecipazione al regime Iva che, di fatto, sono annullati dai tagli;

Considerato che

non risultano essere definiti i criteri per il potenziamento delle entrate comunali, non essendo previsti interventi per il potenziamento dell’ufficio tributi che andrebbe messo in condizione agire con efficacia sul piano della lotta e del recupero dell’evasione fiscale.

Preso atto che

con la manovra di Bilancio si è mirato a riequilibrare soltanto con il taglio della spesa corrente, intervenendo sui capitoli di spesa per il “Fondo debiti fuori bilancio” ed il “fondo per gli arbitrati”, utilizzando una metodologia che soddisfa soltanto i requisiti tecnici eludendo i nodi politici ed amministrativi;

Considerato che

il Dirigente del settore Avvocatura, in un’audizione in Commissione Bilancio ha affermato che l’eventuale cancellazione delle poste in Bilancio, minerebbe la capacità dell’Ente di avviare procedure di arbitrato che eliminerebbero i lunghi e costosissimi processi per i debiti fuori bilancio;

Visto che

gli interventi proposti, non avendo natura strutturale non incideranno sui Bilanci futuri, pertanto i problemi finanziari si ripresenteranno intatti minando la capacità dell’Ente di effettuare investimenti per la ripresa;

Considerato che

l’attuale fase politico-economica impone scelte di natura diversa ed interventi infrastrutturali finalizzati al taglio della spesa ed aumentare le entrate non solo nel 2011 ma, attraverso un meccanismo finanziario virtuoso, anche negli anni successi.

Propone di approvare un documenti di indirizzo economico finanziario basato su:

1) attuazione del “controllo di gestione” dell’Ente al fine di verificare tutte le poste di spesa corrente attualmente non utilizzate nei diversi servizi;

2) verifica della politica dei fitti attivi e fitti passivi;

3) annullamento di diversi contratti di affitto come quello per gli uffici presso l’ex Intendenza di Finanza e quello per l’ufficio delle “grandi opere”, avrebbero comportato un risparmio sul bilancio annuale e pluriennale di 110.000 e 330.000,00 Euro;

4) verifica della politica dei fitti attivi, adeguamento dei canoni di locazione e rivisitazione delle concessioni per l’uso gratuito di aree utilizzate per scopi commerciali;

5) apertura di un contenzioso con la Soc. Urbania, i cui versamenti nelle casse comunali sono fermi al mese di marzo, diversamente da quanto previsto nella convenzione;

6) verifica dello stato del servizio urbanistica e del condono edilizio, settore cruciale per il riequilibrio delle entrate;

7) verifica del contenzioso con la Latina Ambiente e dello stato dei pagamenti;

8) verifica delle spese relative alle utenze telefoniche che per il 2010 hanno superato il 600.000,00.

Con questa impostazione l’Amministrazione potrà recuperare oltre 2.000.000,00 di Euro nell’esercizio finanziario 2011 e nel triennio 2011-2013

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