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Vittorio Veneto: né verità né chiarezza dalla Provincia

«È uno  scandalo: le affermazioni fatte o le cose lasciate intendere dell’amministrazione provinciale erano tutte rivolte alla conferma dell’istituto Vittorio Veneto nell’edificio, di Via Mazzini. Adesso veniamo a sapere di una volontà completamente diversa».

Il giorno stesso in cui il Consiglio Comunale dava mandato al sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi per intercedere presso la Provincia per lasciare che i ragionieri continuassero a studiare nella sede storica al centro di Latina, da Via Costa partiva una lettera indirizzata al dirigente scolastico del Vittorio veneto in cui si legge: “Per quanto riguarda la parte agibile dell’immobile scolastico di Viale Mazzini, si sta provvedendo a renderla disponibile, in via del tutto temporanea, per quegli istituti interessati da un forte incremento di iscrizioni e che non hanno piena capienza nelle sedi originarie di assegnazione. Tale intervento comunque non precluderà il restante della struttura di circa 40 aule oltre uffici e servizi allorché saranno finanziati e ultimati i lavori, venga assegnata e utilizzata da altro istituto di istruzione secondaria superiore”.

Un atto firmato dal dirigente, per cui non si conoscono le vere intenzioni dell’assessore. Continue reading

Vittorio Veneto: ci vuole una soluzione condivisa

La consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani rilancia la costituzione delle consulte che il consiglio comunale ha istituito: l’amministrazione deve farsi carico della costruzione di una comunità

«Il problema del trasferimento del Vittorio Veneto richiama l’importanza e la grande attualità della consulta delle scuole e dell’istruzione». Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito democratico, riporta l’attenzione sugli organismi, previsti dallo statuto del Comune di Latina (Art.73 comma 2) per le tematiche inerenti settori sociali di rilievo, ma mai costituiti.

La loro istituzione è stata approvata in consiglio comunale con una mozione presentata dalla Zuliani e dal Pd, ma la loro costituzione deve ancora passare in commissione. Il tutto sarebbe praticamente a costo zero per l’amministrazione.

«Quando non c’è confronto tra l’amministrazione e gli studenti, i docenti, il personale scolastico e i genitori si creano queste situazioni – spiega la Zuliani -. I genitori hanno iscritto i figli all’istituto Vittorio Veneto perché sapevano (avendolo confermato la Provincia all’inizio dell’anno scolastico) che avrebbero frequentato quella struttura. Tutto l’orientamento scolastico è stato improntato in vista della permanenza in Viale Mazzini. È dunque inopportuno intervenire in questo momento,spostando gli studenti come fossero oggetti. Le persone invece devono essere soggetti di confronto e coprotagoniste delle decisioni».

La Zuliani suggerisce dunque una diversa modalità decisionale, non solo in base al potere, ma alla condivisione.

«La scuola che partecipa di una decisione, conoscendone motivazioni ed esigenze dell’amministrazione, potrebbe anche farla propria. In questo modo si evita di assecondare solo chi insiste di più e ha un maggiore impatto sociale, ma si condividono bisogni e risorse».

Nell’economia degli immobili, un ente locale deve allocare l’utenza in strutture dimensionate, guardando al futuro facendo i conti con un riassetto che sia consapevole.

«In una città estremamente frammentata – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani –, gli amministratori hanno la responsabilità di costruire una comunità non ascoltando chi urla più fortema favorendo la condivisione. E la consulta è uno di questi strumenti partecipativi che rendono un gruppo di persone comunità consapevole».