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Accesso agli atti? Nessuna risposta

image«Come vuole la normativa, i consiglieri comunali dovrebbero avere accesso diretto e immediato agli atti amministrativi per cui vige l’obbligo di pubblicazione on line. Per consultare gli atti dell’amministrazione comunale di Latina non basta presentare richiesta scritta e formalizzata agli uffici preposti perché quelle richieste restano inevase».

La consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani denuncia così una situazione che definisce «incresciosa» e che l’ha vista notificare via email agli uffici del Servizio Ambiente due richieste di accesso agli atti in merito alle quali, ad oltre un mese dalla presentazione, non ha ricevuto alcuna risposta. Per questo la democratica ha scritto al segretario generale del Comune di Latina, al presidente del consiglio comunale e al presidente dell’Oivp per informarli di quanto accaduto e comunicare loro che se entro tre giorni a partire da oggi non otterrà l’accesso richiesto si rivolgerà al prefetto e agli organi giudiziari.

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Le richieste in questione sono state inviate agli uffici via posta elettronica il 5 e il 16 dicembre scorsi. La Zuliani chiede di visionare il Protocollo di Intesa siglato tra il Comune di Latina e il consorzio di bonifica relativo alla manutenzione e alla pulizia dei canali urbani e gli atti relativi al ripascimento degli arenili realizzato nel 2003. A un mese dalla presentazione delle richieste non è ancora arrivata risposte. «Non solo non ho ricevuto alcun feedback – spiega la democratica – ma nemmeno mi sono stati comunicati i motivi di questo ritardo o i problemi che sono sopraggiunti nel fornirà questi documenti. Ho già informato la segreteria generale del ritardo a fine dicembre, la stessa segreteria ha sollecitato il Servizio Ambiente, ma il tentativo è stato evidentemente vano non avendo prodotto alcun risultato».

«In questo modo non si rispetta il principio di trasparenza amministrativa e si lede il diritto dei consiglieri di espletare il proprio mandato elettorale perché non si consente agli stessi di esaminare e verificare informazioni e dati utili a svolgere la funzione di proposta e di controllo che spetta loro. Non avendo alcun feedback – conclude la Zuliani – mi sento legittimata a pensare che l’amministrazione non abbia prodotto gli atti o non li voglia rendere noti alle forze d’opposizione».

(to be continued…)

 

Erosione: e la manutenzione?

«Interventi nati sotto la spinta dell’emergenza. Servono invece uno studio a monte e un coordinamento intercomunale»

«Progetto Plus ed erosione della costa pontina non vanno evidentemente d’accordo. I milioni di euro destinati a riqualificare la marina di Latina dovrebbero avere la certezza che qualcosa resti di questa marina.

Invece, la mancata manutenzione dei lavori di ripascimento che hanno interessato ultimamente il nostro litorale ha concorso in modo significativo alla terribile erosione che ha aggredito la nostra spiaggia». Ad intervenire sulla situazione legata all’erosione del litorale di Latina è la consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani, per cui gli interventi di ripascimento fatti negli ultimi tempi non hanno prodotto gli effetti sperati né sono serviti a difendere la costa pontina dal fenomeno dell’erosione perché dettati dall’emergenza e «quando si agisce in regime di urgenza si lavora male e qualsiasi misura adottata rischia di perdere di efficacia» sostiene la consigliera del Pd.

«La legge nazionale 53/98 – spiega la Zuliani – obbliga gli enti coinvolti nelle operazioni di ripascimento a stipulare una convenzione per stabilire i vari oneri da sostenere, uno dei quali è la manutenzione, indispensabile perché l’opera duri nel tempo e abbia la sua efficacia. Nei ripascimenti effettuati sul nostro litorale non è stata stipulata alcuna convenzione, di conseguenza non è stata fatta la dovuta manutenzione».

«Si è trattato finora di piccoli interventi, nati sotto la spinta dell’emergenza e decisi senza che fosse considerato uno studio complessivo e di ampio raggio. Per questo – sottolinea la consigliera – urge un tavolo sovracomunale in cui stabilire le rispettive competenze, dunque in che misura ogni comune può e deve intervenire per tutelare e salvaguardare la propria costa».

La necessità di un coordinamento intercomunale nasce anche dall’esigenza di considerare il litorale pontino un unicum nel panorama naturalistico regionale: «Non si può intervenire pensando solo al proprio pezzetto di costa – sostiene la Zuliani – perché gli elementi naturali sono interdipendenti l’uno dall’altro e non agiscono rispettando i confini delle amministrazioni politiche. Da Anzio a Terracina dobbiamo ripensare la nostra costa come un tutt’uno, recuperare l’equilibrio che l’erosione ha turbato e tutelare al meglio il prezioso cordone dunale del litorale pontino».