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Porta a porta in Q4 e Q5, finora solo proclami

«Zuliani e Fioravante denunciano: doveva partire due anni fa, poi è stato rinviato, oggi è ancora tutto fermo. Basta con la politica degli annunci»

«Doveva partire entro il 2012, poi l’avvio è stato rimandato a scadenze diverse fino ad oggi. Tanti annunci che non hanno trovato corrispondenza nella realtà perché la raccolta porta a porta dei rifiuti in Q4 e Q5 non è mai cominciata anche se tanto attesa e auspicata». A denunciare la mancata attivazione del porta a porta nei quartieri Nascosa e Nuova Latina sono Nicoletta Zuliani e Marco Fioravante residenti in quei quartieri20140308-215857.jpg fioravante. «Invece di definire e mettere in atto il porta a porta in Q4 e Q5 – dicono i due in merito all’accordo raggiunto due settimane fa – si afferma di volerlo realizzare in tutta la cittàAlzare la posta in gioco senza aver realizzato quel poco che era stato promesso non è credibile e fa pensare ad una presa in giro. Per lo meno questa è la sensazione dei residenti dei quartieri Nascosa e Nuova Latina». E’ purtroppo tardivo il protocollo con il CONAI, e gli effetti non si vedranno certo in un futuro prossimo rispetto alle tariffe.

«È il 2012 quando il Comune – ricorda la Zuliani in un breve excursus della vicenda – annuncia che sta per partire il porta a porta in Q4 e Q5. Sono passati due anni e la situazione è rimasta immutata. Di più: nell’aprile 2013 si cominciano a scavare in centro città i cassonetti interrati, contenitori costosissimi che non c’entrano nulla con il porta a porta di cui l’amministrazione sembra essersi dimenticata. Poi – continua la consigliera – è stato il momento degli operatori ecologici in bicicletta: il Comune affida la pulizia delle zone intorno ai cassonetti alle cooperative sociali, ma il lavoro degli “operatori” sulle due ruote si coordina poco e male con l’operato della Latina Ambiente con il risultato che i cassonetti appena svuotati tornano nuovamente e in breve tempo a riempirsi. L’incivile di turno, trovando il cassonetto pieno, si sente così meno in colpa a lasciare i propri rifiuti a terra».

«Fino a dicembre 2015, quando scadrà il contratto con la Latina Ambiente, i nuovi programmi per rivoluzionare la raccolta dei rifiuti – sostengono la Zuliani e Fioravante – saranno solo annunci altisonanti. Ci vorrà il 2016 e una nuova gara per la gestione del servizio perché si possa realizzare davvero qualcosa e definire un cambiamento reale».

«Il Piano Economico Finanziario della Latina Ambiente quest’anno aumenterà di circa 2,4 milioni – ricordano i due consiglieri del Pd – e saremo noi cittadini con il pagamento delle bollette a dover coprire tale costo. Nel Pef il riassetto dei cassonetti e le guardie ecologiche pesano per quasi un milione di euro. Se i cittadini hanno verificato che questo è un servizio efficace ed indispensabile, siamo d’accordo col mantenerlo, ma se come noi lo considerano aggiuntivo e non essenziale potremmo proporre di tagliare questo costo e pensare ad ulteriori tagli sul Pef. La differenziata spinta – concludono i democratici – era da implementare appena insediato il Consiglio nel 2011: con un tale ritardo avremo risultati tangibili non certo nei prossimi mesi: ora occorre un risparmio sul Pef».