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Riduzioni Tares per gli esercenti che rinunciano al gioco d’azzardo

“In occasione dell’approvazione del regolamento TARES proporremo un emendamento per la riduzione della parte fissa della tassa di almeno il 50% per quegli esercenti che dichiareranno di non installare o che dismettono videopoker e slot machine”. La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani insieme a tutto il PD suggerisce all’amministrazione di allinearsi con i numerosissimi comuni in Italia che facilitano quegli esercenti che rinunciano a migliaia di euro di introiti al mese pur di non avere nel proprio negozio le macchinette per il gioco d’azzardo.

A sostegno di questo contrasto alla ludopatia il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato il 5 agosto scorso una legge che consente ai comuni di  incentivare la dismissione o la non installazione delle macchinette del gioco d’azzardo attraverso sgravi fiscali. (LEGGE REGIONALE 5 del 5 ago 2013)

regole del gioco“Dobbiamo avere il coraggio di fare scelte PRO-SOCIALI, strada imboccata già da numerosi comuni d’Italia che sanno che il gioco d’azzardo è ormai diventato un tema legato alla legalità: attorno al gioco d’azzardo , infatti purtroppo, gravita la malavita che da questo giro trae larghissimi guadagni”.

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Ludopatie, serve un articolato programma di prevenzione

Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito democratico, presenta unarticolata mozione che contiene le proposte per le attività di contrasto alle patologie legate al gioco dazzardo

«Uno sportello contro le ludopatie non è una risposta soddisfacente al problema, bisogna guardare anche in altre direzioni».

La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani ha presentato una mozione da discutere in consiglio comunale (leggi il testo della mozione) sulle azioni di contrasto alle ludopatie, cioè alle patologie legate al gioco d’azzardo. Una mozione che comprende le proposte del Partito Democratico, «articolate – spiega la consigliera – perché molto articolato è l’argomento trattato che non può essere liquidato dall’amministrazione comunale con un servizio ambulatoriale. Bisogna invece avviare subito una ricerca sui dati relativi alla incidenza delle ludopatie in città. Le risultanze di questa ricerca dovrebbero essere esposte in un convegno da organizzare entro il mese di ottobre 2012 anche in collaborazione con le associazioni già attive sul campo, nel quale portare contributi qualificati e analisi dei percorsi di prevenzione già avviati in altri comuni italiani ».

A tutt’oggi risulta, infatti, che il Comune di Latina non ha ancora avviato uno studio sulla diffusione e sull’incidenza delle dipendenze del gioco d’azzardo sulla popolazione. I numeri forniti dall’assessore Fanti sulla stampa (leggi le dichiarazioni della Fanti) non descrivono la reale portata del fenomeno.

Secondo i dati diffusi dell’Agenzia della sanità il problema vede coinvolti il 66% dei disoccupati e il 47% degli indigenti. Ma soprattutto non lanciano uno sguardo al futuro e non propongono soluzioni.

«Negli ultimi anni si sono moltiplicati nella nostra città i locali che ospitano macchine d’azzardo (video poker, slot machine) – spiega la Zuliani -. Noi proponiamo di incentivare i negozi che scelgono di non installare le macchine da gioco con un “bollino di qualità e attenzione sociale” studiando anche l’ipotesi di vietare la collocazione di macchine da gioco almeno a 500 metri dai luoghi pubblici frequentati da minori».

Perché proprio i minori dovrebbero essere i protagonisti una parte importante di attenzione quando si valuta il fenomeno:  una ludopatia non si circoscrive alla persona affetta da dipendenza ma colpisce economicamente le persone legate al “malato” di fattotrasferendo gli effetti del fenomeno dalla sfera personale a quella sociale. I debiti contratti a causa delle patologie legate al gioco, inoltre, finiscono per alimentare generalmente il circuito dell’usura devastando le già precarie condizioni economiche delle famiglie. Da qui la proposta avanzata da Nicoletta Zuliani di «costituire partenariati con le scuole e istituire, insieme a queste, un percorso di prevenzione per abilitare i ragazzi alla navigazione e soprattutto per una reale consapevolezza dei rischi che la navigazione comporta». Il tutto andrebbe fatto non dimenticando i contesti familiari. «Bisogna potenziare – conclude infatti la consigliera Zuliani – la rete di supporto alle famiglie che hanno al loro interno membri affetti da dipendenza dal gioco». Un percorso, insomma, che non si limiti ad affrontare l’emergenza, ma che crei un percorso virtuoso di prevenzione.

(Leggi quello che LatinaOggi ha scritto della mia risposta)

LUDOPATIE: dobbiamo intervenire subito.

 ““L’episodio dei due genitori che dimenticano i figli nell’auto per ore inseguendo il sogno di una vincita alle slot machine non può lasciarci inerti. La politica deve elaborare una risposta immediata ed efficace: sono in pericolo le parti più fragili della nostra comunità e i costi sociali sono devastanti”.

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Questa la dichiarazione della consigliera Zuliani all’indomani della notizia che ha visto protagonisti due genitori intenti al gioco mentre i due loro piccoli venivano lasciati in auto per ore.

Negli ultimi due-tre anni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale di attività commerciali che hanno istallato al proprio interno apparecchi per il gioco d’azzardo in particolare videopoker e slot machine. Questi esercizi commerciali sono così vicini l’uno all’altro che in cinquanta metri di uno stesso marciapiede se ne contano fino a 5.ludopatie,nicoletta zuliani,gioco compulsivo,mozione,prevenzione
“Abbiamo fatto di “vizio privato, pubblica virtù” imponendo il pagamento di una quota di percentuale alquanto redditizia per le casse dello stato rispetto ad un “vizio” tollerato socialmente perché patrocinato dallo stato.” 
Secondo un recente Rapporto dell’Associazione Libera dal titolo “Azzardopoli – il paese del gioco d’azzardo”, pubblicato nel gennaio 2012, il gioco d’azzardo costituisce la terza impresa del Paese, con i suoi 76,1 miliardi di euro di fatturato legale.

“Ma siamo in grado di quantificare il costo sociale di questa operazione? È aberrante l’azione di uno stato, che possiamo paragonare ad una madre, che con una mano ti spinge dentro al precipizio e con l’altra ti aiuta dopo che sei caduto. E mi riferisco al fatto che pubblicizza e incentiva al gioco, mentre poi deve offrire contestualmente un’assistenza costosissima alle conseguenze devastanti sulle famiglie già impoverite dall’assenza di lavoro e mandate letteralmente al lastrico (o a delinquere) da perdite economiche dovute al gioco compulsivo.ludopatie,nicoletta zuliani,gioco compulsivo,mozione,prevenzione

La ludopatia è una «vera e propria forma di dipendenza patologica», che mette in discussione la sopravvivenza economica delle famiglie e ancora non è inserita nell’elenco delle malattie riconosciute dal Servizio sanitario nazionale.

“Non possiamo assecondare un comportamento schizofrenico e contemporaneamente subirlo”.
Il gruppo del Partito Democratico ha pronta una mozioneche sottoporrà ai colleghi consiglieri della maggioranza per avviare un percorso che dia, non solo risposte all’urgenza, ma soprattutto investa inprevenzione. “Vogliamo tutelare quelle categorie più esposte attraverso azioni e scelte di coraggio che sappiano armonizzare l’offerta del gioco con i rischi che questo comporta e regolamentare la loro presenza sul nostro territorio cittadino in modo responsabile.”

Nicoletta Zuliani