Tag Archives: consulta

Vittorio Veneto: ci vuole una soluzione condivisa

La consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani rilancia la costituzione delle consulte che il consiglio comunale ha istituito: l’amministrazione deve farsi carico della costruzione di una comunità

«Il problema del trasferimento del Vittorio Veneto richiama l’importanza e la grande attualità della consulta delle scuole e dell’istruzione». Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito democratico, riporta l’attenzione sugli organismi, previsti dallo statuto del Comune di Latina (Art.73 comma 2) per le tematiche inerenti settori sociali di rilievo, ma mai costituiti.

La loro istituzione è stata approvata in consiglio comunale con una mozione presentata dalla Zuliani e dal Pd, ma la loro costituzione deve ancora passare in commissione. Il tutto sarebbe praticamente a costo zero per l’amministrazione.

«Quando non c’è confronto tra l’amministrazione e gli studenti, i docenti, il personale scolastico e i genitori si creano queste situazioni – spiega la Zuliani -. I genitori hanno iscritto i figli all’istituto Vittorio Veneto perché sapevano (avendolo confermato la Provincia all’inizio dell’anno scolastico) che avrebbero frequentato quella struttura. Tutto l’orientamento scolastico è stato improntato in vista della permanenza in Viale Mazzini. È dunque inopportuno intervenire in questo momento,spostando gli studenti come fossero oggetti. Le persone invece devono essere soggetti di confronto e coprotagoniste delle decisioni».

La Zuliani suggerisce dunque una diversa modalità decisionale, non solo in base al potere, ma alla condivisione.

«La scuola che partecipa di una decisione, conoscendone motivazioni ed esigenze dell’amministrazione, potrebbe anche farla propria. In questo modo si evita di assecondare solo chi insiste di più e ha un maggiore impatto sociale, ma si condividono bisogni e risorse».

Nell’economia degli immobili, un ente locale deve allocare l’utenza in strutture dimensionate, guardando al futuro facendo i conti con un riassetto che sia consapevole.

«In una città estremamente frammentata – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani –, gli amministratori hanno la responsabilità di costruire una comunità non ascoltando chi urla più fortema favorendo la condivisione. E la consulta è uno di questi strumenti partecipativi che rendono un gruppo di persone comunità consapevole».

Bilancio di previsione: tanti aumenti a carico delle famiglie

La consigliera del Pd Nicoletta Zuliani chiede che le famiglie diventino soggetto di confronto enon oggetto di politiche sociali: la commissione costituisca immediatamente la consulta della famiglia e gli aumenti per il prezzo delle mense scolastiche siano spalmati su tre anni

 “In questa città la famiglia non è mai stata considerata come un soggetto con il quale confrontarsi ma solo un oggetto su cui calare decisioni prese dall’alto, e con l’avvicinarsi del bilancio previsionale ci si rende conto di come tanti piccoli aumenti di per sé giustificati e giustificabili secondo un’ottica di risparmio e di pareggio, ricadano tutti su questa stessa categoria che risulta la più vessata”.

Così la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani commenta una serie di aumenti, tra cui anche quello per le mense scolastiche cui si aggiungono il costo delle bollette dei rifiuti e l’Imu previsti tra le pieghe del bilancio di previsione del Comune di Latina.

Il costo di ogni blocchetto ticket per un bambino la cui famiglia abbia un reddito superiore ai 5.000 euro ISEE, arriverà a costare fino a 68,00 “Si tratta di un prezzo congruo – dichiara la Zuliani – ma in una famiglia con due o tre figli diventa una spesa importante da sostenere mensilmente in un periodo in cui il numero dei figli non è più indice di benessere. Il problema è che non ci sono politiche organiche a regia delle scelte, ma solo tecnicismi e cioè l’impellente bisogno di far quadrare i conti con un pareggio di bilancio esclusivamente di tipo economico e finanziario”.

Alla propaganda sui valori della famiglia, questa maggioranza non fa conseguire atti concreti.

È importante cambiare la prospettiva – aggiunge la consigliera del Pd – quando si fanno ricadere gli aumenti solo sulle famiglie, ci sarebbe bisogno di un confronto con il quale entrare nel merito di alcune scelte e non agire solo per via tecnica. Per esempio bisognerebbe spiegare ai cittadini e alle famiglie, in termini di servizi, quanto viene restituito rispetto alle imposte pagate”.

Risulta dunque evidente il potere delle consulte – di cui il Consiglio Comunale ha già approvato l’istituzione – che vedono le famiglie co-protagoniste delle scelte politiche.

Oggi abbiamo inviato la richiesta di inserimento del punto all’ordine del giorno della commissione Servizi Sociali per richiedere in maniera urgente la costituzione della Consulta della Famiglia perché le famiglie devono essere considerate come un soggetto con cui interagire e non un oggetto di politiche sociali. In più – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani – chiediamo che il 30% di aumento del prezzo delle mense scolastiche sia spalmato sui tre anni con un aumento del 10% all’anno per dare gradualità al carico imposto alle famiglie“.

Ma a che servono le interrogazioni?

Molte persone sfiduciate nei confronti della politica tendono a gettare discredito su chiunque sia impegnato in prima persona su questo fronte (e lo posso capire).

Si tende a dire: “vogliamo fatti, non parole”: a che servono, quindi, le interrogazioni?

È vero che le interrogazioni “sostanzialmente” non cambiano nulla: chiedono, costringono ad una risposta, “accendono la luce” su fatti che altrimenti rimarrebbero al buio o tutt’al più nelle chiacchiere della gente in mezzo alla strada pur dicendo cose giuste. Un’interrogazione resta agli atti, documenta una sollecitazione e se non ottiene risposta (cosi come è accaduto per numerose nostre interrogazioni) viene portata al Prefetto che ufficialmente impone al Sindaco e all’Amministrazione di rispondere.

Ora tutto questo può sembrare inutileinefficace.  E lo è, se non provoca nella cittadinanza un senso di ribellione, di esigenza di REAZIONE.

Che un sindaco, o assessore che sia, non risponda o peggio, dica bugie in risposta ad una interpellanza di un consigliere è GRAVISSIMO.

Il potere non è nelle mani dei consiglieri di opposizione (che, sia ben inteso, DEVONO agire con tutte gli strumenti in loro possesso per cambiare le cose) ma nei CITTADINI. L’atteggiamento dei nostri governanti cambia quando vedono che perdono consenso. E questo potere ce l’hanno le persone. E non lo usano. I consiglieri di opposizione hanno senso se sono la punta di un iceberg, se hanno dietro una parte sostanzionsa della cittadinanza che fa vedere, anche nei numeri, la partecipazione e l’indignazione che le varie interpellanze, interrogazioni e mozioni suscitano. Purtroppo in questa città non c’è una storia di partecipazione: si tende a stare alla finestra per vedere che cosa succede pur condividendo le battaglie, che si preferisce far fare agli altri.

Per questo ho presentato, ed è passata in Consiglio, una mozione che, a mio avviso, è IMPORTANTISSIMA: l’istituzione di due consulte cittadine. L’importanza sta nella partecipazione. BASTA chiedere i favori ai consiglieri. La consulta cittadina (famiglia, scuola ecc…) si esprime e chiede, propone, critica ecc… in modo palese ed attraverso canali istituzionali. http://nicolettazuliani.myblog.it/archive/2012/04/11/passano-le-consulte-vittoria-dei-cittadini.html

Insomma, secondo me noi siamo incisivi e abbiamo senso quanto più siamo un tutt’uno con i cittadini, quando ci lasciamo guidare da loro, quando si attivano per fare proposte, quando non si limitwno a delegare e guardare, ma a PARTECIPARE dando il loro contributo.

Continuo a dichiarare la mia disponibilità a lavorare cosi.

La “rivoluzione” della Democrazia Partecipativa – le Consulte

“Cominciamo a prendere decisioni più partecipate”. Esordisce così Nicoletta Zuliani, la consigliera comunale del Partito democratico, nel tentativo di innescare un processo di rivoluzione culturale sotto il segno dellademocrazia partecipata. Un concetto per nulla astratto, che si concretizza nell’idea della consigliera Zuliani, in un prodromo di crescita collettiva che rende una città più viva e civile e gli amministratori più responsabili. “Un tema di stringente attualità quello della democrazia partecipata – commenta la Zuliani – se prima di costruire la tav avessero consultato i cittadini forse le cose sarebbero andate in maniera diversa”.

Ma anche a livello locale le proposte vanno nel senso del coinvolgimento responsabile dei cittadini nella vita amministrativa della città. La consigliera Zuliani ha presentato una mozione per l’istituzione di due consulte in seno al Comune di Latina: la Consulta Infanzia/Famiglia e la Consulta Scuola/Istruzione. Forme di partecipazione che il Comune nella sua storia non ha mai avuto.Si tratta di uno strumento, spiega la Zuliani, che “consente una maggiore conoscenza da parte dell’amministrazione delle problematiche e delle istanze dei particolari settori della società e consente di stabilire con questo mondo relazioni istituzionali permanenti e organiche, che arricchirebbero reciprocamente le conoscenze della realtà cittadina oltre che a migliorare l’offerta dei servizi comunali e l’efficacia dei loro interventi”.

Le consulte sono organismi previsti dallo statuto del Comune di Latina (Art.73 comma 2) per le tematiche inerenti settori sociali di rilievo. Ma non sono stati mai messi in pratica: eppure sarebbero istituite praticamente a costo zero.
“Lo statuto prevedere forme in cui il Comune si prende la briga di sentire cosa i cittadini pensino di alcuni elementi che poi diventano realtà – commenta ancora la consigliera -. Una cosa importantissima soprattutto oggi che si sente urgente il bisogno di far arrivare agli enti locali il sentire delle persone”. Vedi quello che è avvenuto, in forma embrionale, per il dimensionamento scolastico quando da parte del Comune si è reso necessario, ascoltare le proposte formulate da un gruppo di dirigenti scolastici, gruppo spontaneo ed informale nato dall’esigenza di far conoscere le loro proposte circa la riorganizzazione dei plessi.

Su cosa sto lavorando?

Su cosa sto lavorando?
Ufficio Conciliazione
Vi ricordate la “mozione rubata“? Ebbene, per ben 3 commissioni bilancio abbiamo discusso dell’istituzione di un ufficio conciliazione interno agli uffici Comunali per deflazionare i contenziosi che ci portano ad avere debiti fuori bilancio per 20 milioni di euro.
Tutta la commissione si è espressa favorevolmente. Martedì abbiamo invitato il dirigente del settore Avvocatura Comunale per sentire il suo parere.
Regolamento Asili Nido
Lunedì discuteremo delle modifiche da apportare al Regolamento per gli Asili Nido: va modificato il principio del reddito. Attualmente i bassi redditi hanno più punteggio, ergo, nido2.jpgchi non dichiara il proprio reddito (ma lavora eccome!!) passa avanti nella lista e paga una retta bassissima togliendo il posto a chi lavora e non sa dove lasciare i figli e che può contribuire maggiormente con una retta superiore.
Costituzione Consulte
Ho presentato una mozione per l’istituzione di due consulte (consulta=strumento di partecipazione popolare previsto dallo Statuto del Comune di Latina ma MAI istituite; art.73 comma 2): Consulta per l’Infanzia/Adolescenza-Famiglia e Consulta per la Scuola/IstruzioneLeggi il testo della mozione. Sono organismi consultivi e propositivi che rappresentano le realtà dell’ambito (scuola o famiglia ecc…) non politiche. Se il Consiglio Comunale approverà queste Consulte, il passo successivo sarà lavorare ai relativi Regolamenti e poi alla loro costituzione.
Sapete perché ci tengo tanto? Fino ad ora la prassi è stata quella della auto-referenzialità, o peggio, del soddisfare bisogni rispetto a richieste del proprio elettorato. Ma che ne pensano i cittadini coinvolti da quelle scelte?
Vi immaginate cosa sarebbe se prima di fare un parco giochi, una piazza, prima di chiudere un plesso scolastico, realizzare un corso per educatori asili nido… si ascoltasse cosa ne pensano i cittadini destinatari di quelle scelte?
E’ facile realizzare una propria idea: altro è verificare se i cittadini lo vogliono veramente!!!
Le Consulte servono a questo.
Interrogazione spazi comunali ad Associazioni
Ho presentato un’interrogazione all’Assessore al Patrimonio come prima firmataria rispetto all’assegnazione di locali comunali alle Associazioni (attualmente “non si capisce” i criteri di assegnazione di questi locali ad alcune piuttosto che ad altre…).
Aggiornamento su come sta andando la realizzazione del mio emendamento sulla prevenzione del bullismo con il metodo Feuerstein presso la Don Milani.