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INTERVENTO sui rapporti con la soc.IPOGEO srl (gestione del cimitero)


Sig. Presidente e colleghi consiglieri, nella questione della gestione del cimitero c’è un grande disordine rispetto ai riferimenti normativi.
E il disordine genera discrezionalità e situazioni al limite della legittimità, se non proprio illegittime.
Ne è prova, una per tutte, il recentissimo il ricorso al TAR che il concessionario ha fatto, e che è stato respinto, rispetto ad un credito di somme (€1ML500mila) vantato proprio dal concessionario.

Mi voglio soffemare davvero brevemente, a mo’ di esempio, su questo fatto a riprova della confusione che regna in questo ambito.

Mi faccio una domanda, e me ne faccio diverse in questo intervento.

A chi vanno ascritti gli oneri per la manutenzione delle sepolture?

Questo è solo uno degli elementi, tra i tanti, che prendo per dimostrare quanto poco lineari siano i ragionamenti imposti da una giungla di riferimenti.

Ebbene, qui abbiamo ben due regolamenti cui le parti fanno riferimento: il concessionario fa riferimento l’art.25 del regolamento generale della gestione che però il concedente (noi Comune) non consideriamo. E sapete perché? Perché non è stato formalmente mai approvato. Il Regolamento per la Gestione del Cimitero era sì fisicamente allegato alla convenzione approvata in Consiglio Comunale quasi dieci anni fa, ma in delibera non se ne fa menzione, non risulta, di fatto non esiste.

Beh, già da qui capiamo quanto la vicenda non sia di facile soluzione.

E qui è la politica ad aver fallito. La politica che non è stata attenta. La politica che non è stata avveduta rispetto ad una questione che meritava cura ed oculatezza.

Prima questione: il Regolamento della Gestione c’è o non c’è?
O meglio, quale Regolamento va considerato?
Quale Regolamento sta producendo effetti sulle decisioni e sul bilancio?

Chi deve pagare i costi della manutenzione della parte storica di cui non capiamo bene come fare a reperire i titolari della concessione? Sappiamo tutti di questi €18,50 a sepoltura che moltiplicato 30.000 fa i €540mila annui.

Il concessionario fa riferimento a questo Regolamento fisicamente allegato ma non deliberato: noi (il Comune) facciamo riferimento, pensate… al Regolamento di Polizia Mortuaria del Podestà risalente al 31 dicembre 1938.
Il concessionario dice così con atto del 10 agosto del 2010:
il concedente rimane obbligato a provvedere in ogni caso al versamento in favore della Concessionaria (la Ipogeo) e per ogni della gestione dell’importo corrispondente al mancato introito per contributo alle spese di mantenimento determinato in ragione della irrintracciabilità degli utenti onerati e sulla base del rendiconto annuale predisposto ecc…- e poi continua – e pertanto per ogni annualità e all’esito del rendiconto la Concessionaria emetterà fattura relativa agli importi integrativia carico del Comune il quale dovrà provvedere entro 30 gg.
Invece il regolamento vigente dice:
art.61
quando le tombe si rendessero indecorose o fossero lasciate in condizioni di assoluto abbandono [...] l’Amministrazione ingiungerà agli obbligati l’esecuzione dei lavori entro un congruo termine. Se gli obbligati non ottemperassero agli obblighi nel termine fissato, l’Amministrazione Comunale revocherà le concessioni rientrando in possesso dell’area ed inumando le salme nei campi comuni, senza che i concessionari o gli aventi causa abbiano diritto a compensi o indennità di sorta.

Poi, nel successivo art.62 dice:
quando i concessionari [...] non siano reperibili, alla forma dell’avviso personale verrà sostituita la pubblicazione all’albo pretorio per due domeniche consecutive.

A me questa soluzione sembra assolutamente sensata: se il titolare della concessione non è rintracciabile o in alcun modo reperibile, si fa un avviso pubblico e si rientra in possesso dello spazio.
Perché non lo facciamo?

Con deliberazione del Commissario Prefettizio, la nr.44 del luglio del 2010, è stato accordato al concessionario due anni di tempo per provvedere all’aggiornamento dell’anagrafe dei titolari per fatturare loro l’importo della la manutenzione delle sepolture di cui sono titolari – i famosi €15,00 + IVA = €18,50 a sepoltura -
In questi due anni (2009-2010 e 2010-2011) il Comune ha provveduto al riequilibrio del Piano Economico Finanziario del Concessionario con poco più di €1ML.

Il Concessionario ha provveduto, secondo l’accordo col Comune, all’aggiornamento dell’anagrafe altrimenti non gli avremmo corrisposto gli €87mila concordati a lavoro fatto che risultano pagati.

Ma pare che il lavoro non abbia portato però i risultati auspicati.

La Ipogeo ancora non riesce a venire a capo degli eredi e risulta che continui a chiedere lo stesso importo come se la ricognizione anagrafica, che ripeto risulta pagata e quindi completata, non avesse avuto alcun effetto.

Vorrei ora fare una considerazione sulla modalità di reperimento dei nominativi degli eredi:
Ma secondo voi negli elenchi dell’anagrafe ci sono scritti i rapporti di parentela? A me non risulta.
E quindi, mi chiedo, era efficace?
L’Amministrazione sa che nei certificati di famiglia possono essere certificati conviventi non imparentati, infatti.
Un altro caso: se un parente di un titolare di sepoltura si è trasferito in altro comune e magari è l’erede, c’è traccia di questi nell’anagrafe del nostro Comune? A me non risulta. E quindi, ripeto, un lavoro che non ha portato a risultati certi.
Perché allora è stato commissionato un lavoro che gli uffici sapevano che sarebbe stato incompleto ed inefficace?
E per quelli che sono stati trovati negli elenchi, abbiamo un documento che accerti l’irrintracciabilità?
È stata certificata questa irrintracciabilità? A me non risulta.

Allora, passiamo all’avviso pubblico, espropriamo le sepolture, liberiamole dalle salme, come dice saggiamente il regolamento del ’38, (l’unico vigente, ricordo) rientriamo in possesso delle migliaia, di loculi e reintroduciamoli nel circuito dei loculi disponibili, visto che siamo così a corto di sepolture.

Credo che questa possa essere una soluzione.

E poteva esserlo da tempo.
Perché dobbiamo pagare milioni di € per sepolture che potrebbero essere liberate e messe a disposizione di nuovi titolari?

La situazione che viviamo attualmente è paradossale: ci accolliamo il costo della manutenzione di sepolture di oltre 70 anni di cui non sappiamo chi sono i familiari eredi, paghiamo €87mila per farne cercarne gli eredi con un sistema fallace e alla fine siamo ancora tutti qui con pugno di mosche a dover ancora sborsare denaro pubblico (e si trattra di centinaia di migliaia di €) per pagare la manutenzione di salme imparentate con non sappiamo chi.
Non ha alcun senso, pagare per dei fantasmi che esistono sembra solo per generare movimentazione economica a danno dei cittadini!

Altro punto di grande vulnus.
La Ipogeo richiede €500mila di risarcimento per il ritardo dell’approvazione del progetto definitivo. Non solo. Si legge nel verbale della riunione dello scorso 17 dicembre che vengono richieste dalla Ipogeo altri €500mila per l’apertura forzata del cimitero per l’intera settimana.

Per quanto riguarda l’approvazione del progetto definitivo, vorrei capire: abbiamo veramente bisogno della costruzione di tutte queste nuove sepolture?
Mi spiego.
Di recente ho richiesto all’ufficio anagrafe del comune una ricognizione dei decessi e delle cremazioni. Voi mi direte: perché delle cremazioni? Perché lo spazio ch
e occupa una salma cremata non è esattamente quello delle salme non cremate. 

dati cremazioniTra l’altro le ceneri possono essere disperse, possono essere portate a casa, quindi tutta una serie di soluzioni diverse dalle sepolture costruite che consumano territorio.

Questi dati sono importanti e vediamo perché: sul totale dei decessi dei residenti del Comune di Latina in 10 anni circa 8.700, con una media annua di 870, il dato delle cremazioni influisce moltissimo perché arriva ad essere quai la metà del numero dei decessi ed è in aumento pari a circa l’80% ogni anno. Aggiungiamo a questi, i posti che si libererebbero degli irrintracciabili e capiamo che non siamo certo in una situazione di emergenza sepolture.

Mi chiedo a questo punto se siamo davvero in una situazione di emergenza.

Piuttosto mi porrei il problema di fare un semplice lavoro di pianificazione e capire, con i numeri alla mano, come vanno modificati i termini che ci legano al Concessionario, stante la situazione.

Ma soprattutto il buon padre di famiglia stabilisce delle priorità e mette ordine.
E come dicevo all’inizio qui c’è un grande disordine.

Come in altri casi ho evidenziato, l’amministrazione sembra essere affetta da una sorta di sindrome bipolare: da una parte da’ ragione alla Ipogeo e vuole andare avanti con l’approvazione del progetto definitivo per la costruzione di nuovi loculi e predisponendo atti per il riconoscimento dei crediti, dall’altra ritiene illegittimo il riferimento al Regolamento di Gestione allegato ma non deliberato e istituisce una commissione per redigere un Regolamento di Polizia Mortuaria, che viene completato, viene trasmesso alla Commissione di cui è presidente il consigliere Ialongo ma che non è mai stata convocata con questo punto in discussione.
Questa Bozza di Regolamento contiene soluzioni dirimenti rispetto alle questioni in causa.
Ripeto commissione mai stata convocata.

Non solo.

La medesima commissione ha anche completato l’iter per l’approvazione del Regolamento per la Cremazione.
Mai portato in Consiglio. Anche questo è grave.
Perché non abbiamo ancora regolamentato questa questione?
Perché stiamo aspettando tutto questo tempo?
E poi, perché nella convenzione con il Concessionario abbiamo messo che la costruzione dell’impianto di cremazione deve essere fatta entro il 29simo anno della durata della concessione?
Questo serve! Non altri loculi!
Ripeto, le cremazioni stanno crescendo a livello esponenziale con costi altissimi per la lontanza degli impianti di cremazione.
Perché non vogliamo porre fine ad un’annoso tema amministrativo che guardando ai numeri riporta somme a 7 cifre?
E non possiamo stare zitti quando queste 7 cifre, ovvero milioni di euro sono a carico dei cittadini!!! Quando il project financing, come forma di gestione, doveva esimere il pubblico dall’esborso di denaro!! Lo doveva sollevare dal problema di un lavoro di gestione che non voleva e non aveva le competenze per fare e soprattutto che comportava costi per la collettività.
Dovevamo risparmiare…
Siete in ritardo. State aspettando cosa?
I regolamenti sono pronti.
Perché non vengono portati in commissione?
Si parla di accordo bonario concordato tra le parti visto il pasticcio ingenerato nella precedente consiliatura, e di cui voglio ricordare che la maggioranza è tutta qua.

(Trasparenza dei prezzi e delle modalità di pagamento dei servizi sul sito della Ipogeo srl. mancano i prezzi e le modalità di pagamento sul sito della Ipogeo latina)

Signori della maggioranza, avete un debito serio con i vostri cittadini.
Un debito di chiarezza, un debito di tutela, un debito che non potete rimandare di pagare.

Cimitero: discussione rimandata

In Consiglio non si è discusso della situazione del cimitero. Il Segretario Generale ha comunicato che è in corso una trattativa per arrivare ad un accordo tra Comune e Concessionario (IPOGEO LATINA srl). Il gruppo del Partito Democratico ha immediatamente fatto richiesta di un nuovo Consiglio Comunale per discutere il punto.

La situazione è complessa a causa di scelte, a mio avviso,  sbagliate fatte nel passato. Ne stiamo pagando tutti le conseguenze.

Innanzitutto occorre un riordino del regolamento e una ottimizzazione delle sepolture, espropriando quelle degli eredi irrintracciabili e stimando le reali necessità del Comune, visto il costante aumento del numero della cremazioni.

Il concessionario del cimitero comunale di Latina, la società Ipogeo, ha fatto di recente ricorso al Tar per una somma ritenuta dovuta di circa 1 milione e mezzo di euro. Il ricorso è stato respinto, ma – afferma la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani – per l’amministrazione comunale deve restare un campanello d’allarme sulla situazione, non più procrastinabile, di completo disordine normativo in tema di servizi cimiteriali. Proprio su una serie di contraddizioni del regolamento comunale si basava infatti quel ricorso e il disordine genera discrezionalità, nonché situazioni al limite della legittimità, se non addirittura illegittime. Il Comune di Latina basa oggi il suo Regolamento Cimiteriale su una norma risalente al 31 dicembre 1938: il cosiddetto Regolamento di Polizia Mortuaria del Podestà”.

La situazione che si presenta oggi al cimitero comunale di Latina è paradossale: l’ente, e quindi tutti i cittadini, si accolla il costo della manutenzione di sepolture di oltre 70 anni, di cui non sa chi siano i familiari eredi e recentemente ha pagato 87mila euro per cercarli attraverso un sistema fallace, che non ha portato risultati soddisfacenti. “Non ha alcun senso – affonda Zuliani – pagare per sepolture che non non risultano avere alcun erede interessato. Questi ‘fantasmi’ pare che esistano solo per movimentare denaro a carico di tutti i cittadini”.

Evidentemente aveva notato il problema anche il commissario prefettizio Guido Nardone, che con una delibera nel luglio 2010 aveva concesso solo per due anni alla Ipogeo questo contributo, solo per il tempo necessario per aggiornare l’anagrafe dei titolari ai quali inviare la fatturazione per la manutenzione delle sepolture (18,50 euro Iva inclusa a sepoltura, che fa 540mila euro all’anno). Il lavoro è stato fatto e risulta pagato dal Comune con 87mila euro, ma non ha portato i risultati auspicati: la Ipogeo, infatti, ancora avanza al Comune la richiesta dei costi di mantenimento per lo stesso numero di sepolture, come se la ricognizione anagrafica, che ripeto risulta pagata e quindi completata, non avesse avuto alcun effetto. La soluzione a questo paradosso, ora, può essere soltanto quella di eseguire quanto indicato del Regolamento del 1938, l’unico vigente: esporre un avviso pubblico ed espropriare le sepolture di cui non si trovano gli eredi, liberandole dalle salme e facendo rientrare il Comune in possesso dei loculi per reintrodurli nella disponibilità dei defunti di oggi.

Un altro punto di grande vulnus è il risarcimento di 500mila euro chiesto dalla Ipogeo al Comune per il ritardo dell’approvazione del progetto definitivo per la costruzione di nuove sepolture, e di altri 500mila per l’apertura forzata del cimitero per l’intera settimana.

Per quanto riguarda l’approvazione del progetto definitivo, vorrei capire: abbiamo veramente bisogno della costruzione di tutte queste nuove sepolture? A parte il recupero di quelle senza eredi che ammontano a oltre 20.000, ci sono da considerare anche i posti non richiesti da chi, invece del loculo, chiede la cremazione. Su 8.700 decessi negli ultimi 10 anni, infatti, le richieste di cremazione sono state del 40%, ed il numero è in aumento pari a circa l’80% ogni anno. Non ritengo ci sia dunque una situazione di emergenza. Piuttosto mi porrei il problema di fare un semplice lavoro di pianificazione e capire, con i numeri alla mano, come vanno modificati i termini che ci legano al concessionario. L’amministrazione sembra essere però anche in questo caso ‘affetta’ da una sorta di sindrome bipolare: da una parte dà’ ragione alla Ipogeo e vuole andare avanti con l’approvazione del progetto definitivo per la costruzione di nuovi loculi e predisponendo atti per il riconoscimento dei crediti, dall’altra ritiene illegittimo il riferimento al Regolamento di Gestione non deliberato (e quindi come inesistente) ed istituisce una commissione per redigere un Regolamento di Polizia Mortuaria, che viene completato, viene trasmesso alla Commissione di cui è presidente il consigliere Giorgio Ialongo, ma che non è mai stata convocata  con questo punto in discussione. Ora va pagato il debito con i cittadini”.

Cimitero, il Comune non certifica i crediti vantati dalla Ipogeo

«Basta dormire, Ialongo convochi la commissione competente per la discussione del caso»

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È stato notificato al Comune il rigetto del ricorso presentato dalla Ipogeo srl contro l’ente rispetto al diniego della certificazione dei crediti che la società concessionaria della gestione del cimitero urbano sostiene di vantare nei confronti del Comune stesso. Il Tar ha respinto il ricorso dichiarandolo inammissibile per difetto di giurisdizione e precisando che la controversia in esame non si riferisce a interessi legittimi bensì a diritti soggettivi di cui i giudici amministrativi non sono competenti.

«L’amministrazione comunale e il dirigente della sezione Ragioneria non hanno certificato questi crediti, che evidentemente non sono dovuti alla Ipogeo srl, riguardanti i famosi €540mila concessi dal Commissario Prefettizio per un biennio. Il problema del cimitero cittadino resta perché la gestione del servizio non è ancora a norma nonostante le denunce e le ripetute richieste di fare luce su una situazione che è già costata cara alle tasche dei cittadini». Così Nicoletta Zuliani, consigliera del Partito democratico, commenta la notizia della notifica del ricorso al Comune e la mancata certificazione dei crediti vantati dalla Ipogeo riportando in auge il tema delicato della gestione cimiteriale, «un tema su cui il Comune ha sempre soprasseduto» sottolinea la democratica.

La Zuliani torna a chiedere con forza che venga finalmente discusso e poi varato il Regolamento di polizia cimiteriale. «Il Regolamento – ricorda la consigliera – permetterebbe di dirimere questioni economiche importanti che comportano costi pari a qualche milione di euro per i cittadini di Latina. I titolari dei loculi della parte vecchia del cimitero che hanno un contratto perpetuo – cita ad esempio la Zuliani – nel momento in cui liberano il loculo delle ossa del vecchio occupante per un nuovo deceduto si vedono avanzare una richiesta di pagamento per un nuovo contratto dalla Ipogeo. Molti pagano, ma non sono tenuti a farlo perchè il contratto stipulato col Comune prima della gestione non può decadere, per effetto retroattivo, nel momento in cui un concessionario subentra all’ente nella gestione».

Una bozza del Regolamento cimiteriale già esiste e potrebbe essere valutata in Commissione Sanità se solo questa fosse convocata. «Invece – afferma la Zuliani – resta a fare la muffa nei cassetti perché Ialongo non convoca la commissione da lui presieduta, sede in cui si dovrebbe discutere del Regolamento. A Palazzo tutto è fermo, la Commissione Sanità in un anno si sarà riunita cinque o sei volte al massimo, nessuno fa nulla per evitare che i cittadini paghino quanto non devono. È questa un’inerzia vergognosa di cui la nostra amministrazione continua senza pudore a macchiarsi».>

CIMITERO: TERZO ATTO

Ci sono dubbi di legittimità, c’è il “costo zero” lievitato a 8 cifre e una classe politica immobile e incapace di tutelare i suoi cittadini.

LA CONCESSIONE
Il primo atto è stato l’affidamento al concessionario IPOGEO srl della gestione del cimitero di latina.
Il project financing doveva essere a costo zero per la città di Latina. Chi ha approvato in consiglio comunale nel 2009 una convenzione come quella ha sulle spalle una pesante responsabità. Ad oggi l’ostentato “costo zero”, che ha spinto i consiglieri del tempo a votare a favore del progetto pieno di trabochetti, è a 8 cifre.

LE ANOMALIE: le utenze
Sin dall’inizio ho denunciato le anomalie del rapporto tra amministrazione comunale e concessionario.
Dapprima nel dicembre 2011, evidenziando come le utenze dell’acqua e elettriche non fossero ancora state separate: il comune, infatti, si faceva rimborsare dal concessiorrio una cifra forfettaria. Solo a seguito di tale denuncia e di continui controlli da parte della consigliera si è giunti alla separazione delle utenze.

LA MANUTENZIONE parte vecchia
Altro nodo cruciale: la parte vecchia, con sepolture “ante gestione” IPOGEO srl.
C’è da pagare manutenzione e pulizia: ma chi paga?
Non esisteva un’anagrafica alla quale attingere per inviare le richieste di pagamento per la pulizia e manutenzione, e allora il Comune ha affidato, sempre al concessionario IPOGEO srl, l’incarico di una ricognizione anagrafica. Nel frattempo il Comune, e quindi tutti i cittadini di Latina, avrebbero sostenuto il costo della pulizia e mantenimento della parte vecchia: €540mila all’anno per due soli anni dal 2009 al 2011 (Delibera Commissariale del 2010) fintanto che non si fossero conosciuti i nomi degli eredi degli occupanti dei loculi della parte vecchia ai quali far arrivare il bollettino di €15.
Nel 2012 viene liquidata la somma di €89mila all’Ipogeo srl per il lavoro di ricognizione anagrafica.
Quindi, tutto a posto!
Il costo della manutenzione lo pagheranno i titolari dei loculi? Il mezzo milione di Euro annui a carico dei cittadini per la pulizia della parte vecchia non verranno più messi in bilancio?
E invece no.
Nel bilancio 2013 e proiettati anche per il 2014 e 2015, appaiono ancora le somme di €540mila ogni anno!!
Ho sollevato la questione di illegittimità della reiterazione di questi pagamenti in sede di approvazione di bilancio il 29 ottobre 2013.
Qualcosa non quadra.
Chiedo ripetutamente di discutere questo tema in commissione Bilancio e Sanità, ma i punti non vengono messi in discussione.

IL REGOLAMENTO
Nel frattempo un tavolo tecnico del comune si esprime sue anomalie della convenzione e, a tutela dell’ente, elabora una bozza di regolamento cimiteriale (l’unico strumento per intervenire sulla questione cimitero) che arriva ai consiglieri della commissione presieduta da Ialongo nel mese di settembre, ma che il presidente non convoca mai. (Pensate, il Regolamento vigente risale al 1938!!) Se il nuovo regolamento non passa in commissione e in consiglio, non sarà mai applicato.
Ma perché è importante questo regolamento?
Il regolamento mette ordine in una questione che attualmente comporta un costo di qualche milione di euro a carico dei cittadini a favore della Ipogeo srl: i titolari dei loculi della parte vecchia che hanno principalmente un contratto perenne o a 99 anni. Dal 2010, ovvero con l’inizio della gestione nuova, i contratti per i nuovi loculi hanno diverse tipologie di contratto tra cui  a 90/60/30 anni, ma i vecchi titolari nel momento in cui liberano il loculo delle ossa del vecchio occupante, e mettono un “nuovo morto” della loro famiglia, si vedono avanzare una richiesta di pagamento per un nuovo contratto dalla Ipogeo srl. Molti pagano, ma non dovrebbero!! Il contratto, infatti, stipulato col comune prima della gestione non può decadere, come per effetto retroattivo, nel momento in cui un concessionario subentra al comune nella gestione del cimitero!!
La questione richiede una regolamentazione.
Progetto bloccato

STOP AI PERMESSI
Da parte del concessionario ci sono forti pressioni perché deve, per contratto, proseguire nella costruzione della parte nuova per completare il progetto e dare nuove sepolture. Dal comune tardano, in modo incomprensibile, le procedure burocratiche per consentire al concessionario di proseguire nella realizzazione dell’opera. Questo comporta per la Ipogeo un sicuro ritardo di incasso di proventi derivanti dalla vendita dei loculi. E intanto “batte cassa” per il pagamento della manutenzione della parte vecchia del cimitero.
Ma, ancora, qualcosa non funziona: il comune da una parte prepara tutti gli atti prodromici al pagamento, dall’altra non autorizza il pagamento.
C’è evidentemente qualcuno che reputa legittimo pagare e qualcun altro che non lo reputa legittimo.
È di non più di due settimane fa la notifica da parte della Ipogeo srl di due ricorsi al TAR contro il Comune di Latina: secondo il concessionario, il comune non ha autorizzato il pagamento di somme dovute e che non consentono al gestore di avere la certificazione dei crediti.
Ho chiesto tutti gli atti e i verbali delle riunioni in cui venivano discussi i temi relativi alle questioni gestionali del cimitero.
Giovedì in commissione bilancio riceveremo i documenti.

Fine terzo atto del dramma “cimitero a costo zero“.

Emendamenti e le fasi per lo SKATEPARK

Consiglio sul Bilancio di previsione 2013: dal mio piccolo angolo

nicINcons

 Lunghissimo.

Piano delle alienazioni e Piano delle Opere: si aspettano di alienare per circa €22ML. In base a questo hanno messo in progetto nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, molte opere. Peccato che questo anno passato abbiamo alienato per circa €500,00… quindi realizzeremo opere per quanto riusciremo a vendere beni comunali. Non me ne aspetto molte.
Sono particolarmente compiaciuti dei molti cantieri che verranno aperti (Plus x la marina, rotonde varie ecc…)
Vi invito a leggere il loro programma che è importante per capire cosa hanno detto di voler fare e cosa stanno facendo.
Bilancio: ho fatto un intervento rispetto ad un problema, a mio avviso grave, che riguarda il cimitero
 
EMENDAMENTI:
È passato l’emendamento dell’Educare gli Educatori, un progetto biennale in collaborazione con l’Università e la scuola don Milani per prevenire il bullismo e la devianza attraverso un lavoro didattico specializzato. Mi era stato promesso da una parte politica di maggioranza che avrebbero contribuito anche loro, ma alla fine non è stato fatto. Da €10.000 siamo passati a €7.000: ce li faremo bastare, ma occorre attivarsi come Assessorato (solleciterò l’Assessore Sovrani) per convogliare su questo progetto altri finanziamenti provenienti dalla Provincia e/o Regione. Speravo nella collaborazione interpartitica: evidentemente non sono giusti i tempi o non sono le persone giuste.
OpenSchools non verrà finanziato quest’anno: o facevo Educare gli Educatori o OpenSchools…
Ah, se avessi governato io!!!
Sistema Integrato Comunale Territoriale per contrastare l’evasione fiscale. Non c’erano più risorse da “scovare” nelle pieghe del bilancio.
Indovinate un po’?
Me lo ritrovo proposto da due colleghi della maggioranza. Voglio firmarlo anch’io per condividerlo, ma mi avvertono che per realizzarlo hanno tolto €20.000 dai fondi per AlKarama… non ho voluto firmare.
SkatePark: si farà!!!
È stato inserito nella riqualificazione del Parco San Marco per la quale stanzieranno complessivamente €500.000
Siamo nella fase della progettazione preliminare. Poi dovremo passare alla fase definitiva e infine alla fase esecutiva. Poi si fa il bando per la gara d’appalto, si firmerà un contratto e si aprono i cantieri dei lavori.
Lunga, eh? Ma funziona cosi. Intanto mi voglio accertare che sia materialmente inserito nel progetto preliminare.

 

MA DIAMO I NUMERI?

20131029-215216.jpgMi ha colpito a pag.192 relativa al bilancio previsionale del 2013 alcune somme a carico della collettività. Trovo 1.074.770 riferiti a “canone di spese comuni di mantenimento area Cimiteriale” ripartite cosi: esercizio in corso €537.385 + altre €537.385 per un totale di €1.074.770. Domanda: ma non abbiamo affidato il servizio in Project Financing? Ergo, non dovrebbe essere a costo zero per il comune? Perché dobbiamo queste somme così ingenti? Ecco il fatto. Successivamente alla firma della convenzione con il concessionario dei servizi cimiteriali, a maggio del 2009, questi si accorge che non sapeva a chi inviare la richiesta di contributo per le spese di mantenimento dei loculi della parte vecchia. A copertura di questi costi si fa avanti il Comune con l’approvazione di un ATTO INTEGRATIVO al contratto, finalizzato al riequilibrio del PEF del Concessionario per i primi due anni di gestione, periodo durante il quale si dovrà provvedere all’aggiornamento dell’anagrafe delle sepolture. Ovvero: il comune paga le spese di mantenimento (€18,00 a salma) al posto degli eredi dei morti che occupavano la parte vecchia del cimitero. 20131029-215122.jpg
Al tempo del commissario Nardone viene affidata la ricognizione anagrafica degli “occupanti” della parte vecchia del cimitero al Concessionario stesso. Al termine del lavoro (dicembre 2011) il concessionario viene liquidato con €90.000 circa. Con questi dati il Concessionario dovrebbe essere ormai in grado di garantirsi il pagamento del canone da parte degli eredi degli “occupanti” dei loculi del cimitero vecchio senza ricorso ai soldi del Comune. E invece? In bilancio ci sono le somme per continuare a pagare al posto degli eredi degli “occupanti”. Lo ritengo ILLEGITTIMO perché la compensazione del PEF era determinata per soli DUE anni.

Non solo.

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Scuola di Via Cimarosa e Cimitero di Borgo Montello: due vicende dai contorni inquietanti

Scuola di Via Cimarosa e cimitero Borgo Montello: due temi all’apparenza profondamente differenti ma uniti dal destino comune della pessima gestione di cui si è discusso venerdì 2 agosto in commissione trasparenza.

Il presidente della commissione, Omar Sarubbo, aveva convocato in audizione il dirigente Gentili del Comune di Latina per rispondere in merito alla perdita del finanziamento regionale di 480 mila euro per la sistemazione della scuola di Via Cimarosa (punto all’ordine del giorno su richiesta della consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani)  e per affrontare l’ambigua vicenda relativa alla gestione del cimitero di Borgo Montello, come da richiesta del consigliere Chiarato.

La Regione ha revocato un finanziamento di 480 mila euro – concesso D.G.R: n. 183 del 27.03.2009  e destinato alla scuola di Via Cimarosa – perché il Comune di Latina ha omesso di inviare parte della documentazione necessaria entro i termini previsti.

I lavori erano già stati aggiudicati dal Comune nonostante la copertura finanziaria non fosse ancora certa e ora, decaduto il finanziamento, tutto si è fermato a discapito della cittadinanza e in modo particolare di chi usufruisce della scuola materna.

A detta dell’ingegnere responsabile del procedimento le vie percorribili sono due: o la Regione Lazio, in deroga alla procedura regolamentare, renderà nuovamente disponibili le somme oppure il Comune, al fine di terminare l’opera, è costretto a inserire le somme tra i “debiti fuori bilancio” determinando un’uscita economica non prevista di quasi mezzo milione di euro. Un errore non da poco che rischia di costare molto alla città.

«Ormai non resta che “appellarsi alla clemenza” della Regione Lazio – spiega Sarubbo – che, in ogni caso, ha applicato la procedura alla lettera a differenza degli uffici del Comune di Latina che, in questo caso, hanno commesso non pochi errori». Continue reading

AI CONTI DI MIGNANO MANCANO €326.000

Sulla questione del cimitero dobbiamo accendere un faro grande come una casa. Il portavoce e consulente dell’Amministrazione continua a dire che la questione è stata risolta, ma le cifre parlano chiaro e voglio che siano quelle e solo quelle a delineare il vero profilo della storia.
La storia è che a fronte dei €340.000 pagati dal Comune per le utenze (fino ad oggi ancora non volturate al concessionario) corrisponde un ‘rimborso forfettario’ di €15 o 20.000, l’Amministrazione non ha saputo essere più precisa…

E gli altri €320.000? Siamo soddisfatti? È tutto qui quello che l’Amministrazione vuole come rimborso?

Il lavoro non pare essere semplice: diversi operatori commerciali ‘attaccati’ all’utenza del cimitero, distinguere l’illuminazione della strada da quella del cimitero sono sono alcuni esempi di quanto intricato doveva essere il lavoro degli uffici per uscire fuori da questo labirinto. Un lavoro evidentemente non fatto a suo tempo e non controllato dalla politica. Si è lasciato tutto correrre finché un consigliere di opposizione non ha sollevato l’argomento.

Se la compensazione è stata fatta ‘a monte‘, come dichiara l’Amministrazione, ci dicano quando e con quali atti. Se è stata fatta a monte, sappia l’Amministrazione, che i pagamenti delle utenze sono stati già fatti come pure il pagamento delle luci votive, già alla sua seconda ed ultima annualità. Siamo ‘a valle‘ già da qualche mese!
Cosa significa ‘fatto a monte’? All’atto della firma della convenzione? Successivo alla prima comunicazione del concessionario, poco dopo l’atto della convenzione, in cui il concessionario sollecitava l’Amministrazione ad effettuare il cambio delle volturazioni?
O in una nota di lí successiva in cui la Ipogeo segnalava delle irregolarità nella lettura dei contatori per cui ha dovuto provvedere autonomamente al reperimento alternativo dell’acqua? O con l’atto integrativo del 10/08/2010 art.b1 dove nell’ultimo comma si parla di pagamento per consumi forfettario?

Certo che, quando il Comune paga per consumi che ammontano a €340.000 e firma una convenzione che fa pagare €14.000 per consumi dal maggio 2010 al maggio 2011 forfettari al concessionario solo alla fine di dicembre 2011, viene da pensare che c’è qualcosa che non va…

E qui sono i numeri che parlano.

SPESE CIMITERO: siamo al punto di prima

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E’ passato un mese dalla rassicurante dichiarazione del consulente del sindaco, l’avv. Giacomo Mignano, riguardo all’operazione di compensazione tra debito e credito con la società che gestisce il Cimitero di Latina, la Ipogeo srl. Il Comune aveva pagato le utenze dall’anno 2009 ad oggi (pagamenti che spettavano alla società concessionaria), e il credito che la Ipogeo vantava nei confronti del Comune rispetto alle luci votive del vecchio cimitero sarebbe stato scomputato dalle somme già pagate, appunto, per le utenze.

A che punto siamo?

Ebbene, il 19 dicembre il Servizio Gare ed Appalti provvede, con determinazione dirigenziale nr.2221/2011, al pagamento del “canone mantenimento comune”, o più semplicemente detto, pagamento per le luci votive del vecchio cimitero sommate ad altre dovute, a saldo, per la ricognizione dei dati anagrafici, per un totale di €540.000,00.
Ma allora, dov’è la compensazione data per certa, anzi, quasi sottintesa dall’Amministrazione nelle dichiarazioni del 29 novembre scorso? mignano.jpg

La consigliera Zuliani, quando paventò l’ipotesi di scomputo dal credito, sembrava proporre qualcosa di già assodato, già nei piani, scontato. “Nessuna svista -dichiarava l’avv. Mignano -  l’Amministrazione anticipa il pagamento dei canoni e poi scomputa quelle spese dalla somma che, per contratto, il Comune versa per le luci votive.”

Ma le cose non sembrano essere andate cosí. Ci ritroviamo a pagare tutto, utenze e canone di mantenimento. Non abbiamo salvato né capra né cavoli.
Il vero problema è che per risolvere i problemi occorre conoscerli a fondo e poi, una volta ideata la soluzione, va subito implementata, evitando di fare dichiarazioni miracolistiche nell’immediato per poi essere smentiti dai fatti dopo poco.
Non solo.
Per risolvere i problemi alla radice occorre avere collaboratori in amministrazione che vadano a fondo alle situazioni, perdendoci tempo, energie ma soprattutto avvalendosi di competenze a prova di opposizione.
Quello che tutti vogliamo, per il bene della città, è un’Amministrazione puntuale, precisa, competente e che sappia comunicare ai cittadini in modo veritiero senza essere smentita dopo solo un mese dalle dichiarazioni.
Aspettiamo di conoscere l’esito del “fantomatico scomputo” augurandoci il rientro di quelle poce centinaia di migliaia di euro che farebbero tanto bene alle nostre casse comunali.

L’INEFFICIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE COSTA €400.000 AI CITTADINI

Le utenze del cimitero pagate dal Comune, invece che dal concessionario, costano €400.000 alle tasche di tutti i Latinensi

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La questione del cimitero non è né piacevole né semplice. Le cose sono cominciate a cambiare quando, con l’esigenza di allargare lo spazio cimiteriale, nel maggio 2007, con delibera nr.363/2007, il Comune di Latina indice una gara da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per la concessione dei servizi cimiteriali e relative opere di progettazione e realizzazione dell’ampliamento proprio del cimitero urbano.

A seguito della gara andata deserta (determ. n.1631 del 6 settembre 2007), il Comune di Latina affida la concessione alla società di progetto, la IPOGEO LATINA srl.
La durata della concessione è pari a 30 (trenta) anni.

La consigliera Nicoletta Zuliani, a seguito di numerose segnalazioni che andavano in questa direzione, ha cominciato a fare delle ricerche tra convenzioni, regolamenti e delibere. “Da quando l’IPOGEO LATINA srl ha preso in gestione il cimitero di Latina tutti hanno notato che certamente l’aspetto del cimitero urbano è migliorato e la pulizia è garantita, ma  chi ha usufruito di questo servizio e di questi spazi lamenta l’elevato costo che questi servizi comportano. Le tariffe sono cresciute in maniera esponenziale e si viene a conoscenza dei prezzi unicamente nel caso di bisogno, negli uffici amministrativi cimiteriali. L’informazione del sito dell’IPOGEO LATINA srl è laconica e fortemente carente in ciò che più interessa i cittadini: i prezzi. Visitando i siti dei cimiteri dei comuni d’Italia, si scopre che la consuetudine è completamente diversa: trasparenza, chiarezza e, dobbiamo ammettere, economicità.”

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