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Allarme edilizia scolastica: «Il Comune non usa i locali per gli scopi cui sono destinati»

20130413-144859.jpg«L’amministrazione non sa rispondere alla crescita della popolazione studentesca e del fabbisogno strutturale»

«I finanziamenti persi per le scuole dei quartieri Q4 e Q5, il plesso di piazza Moro che non riesce più a contenere gli iscritti, il ragioneria sbattuto sulla Mediana nonostante l’impegno del sindaco, il liceo Manzoni, istituto tra i più gettonati in città, costretto a trasferire 15 classi in una succursale: se l’edilizia scolastica a Latina è in ginocchio e le strutture sono inadeguate a rispondere alla domanda di istruzione è a causa della totale mancanza di programmazione da parte di un’amministrazione miope per cui gli interessi dei privati vengono prima delle esigenze dei cittadini». A lanciare l’allarme edilizia scolastica a Latina indicando il Comune quale responsabile di una situazione di emergenza è la consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani.

foto 2«Assistiamo al paradosso di una popolazione scolastica in continuo aumento con relativa crescita di fabbisogno strutturale e piuttosto che far fronte a quest’incremento il Comune – constata la Zuliani – si prende le scuole per metterci dentro altro. Se da una parte cresce la domanda di locali scolastici, dall’altra manca una programmazione seria e puntuale da parte di un’amministrazione che utilizza le strutture per scopi altri da quelli per cui sono destinate».

La consigliera cita alcuni casi emblematici: la scuola di via Varsavia dove trovano casa l’ufficio commercio e l’archivio del Comune, la scuola di via Ezio che ospita l’ufficio elettorale, ancora in  via Ezio  una scuola materna  ospita  un centro sociale per gli anziani e un’altro servizio di tipo sanitario; l’elementare di Col di Lana di recente è stata “data” al 118 con la motivazione che altrimenti si sarebbero persi fondi importanti e intanto l’adeguamento di quella struttura ad uno scopo per cui non era stata progettata è costato centinaia di migliaia di euro. «Stiamo parlando di zone – sottolinea la Zuliani – dove sono state date concessioni edilizie che hanno visto crescere demograficamente intere aree che ora hanno fame di servizi scolastici. La priorità è stata data ai costruttori, categoria tanto amata dalla maggioranza, a riprova di come la cementificazione venga prima di tutto. Dei cittadini che popoleranno quei quartieri, invece, non interessa niente a nessuno».

La consigliera del Pd si chiede perché non sia stato progettato un assetto organico e perché la Commissione Istruzione non venga mai convocata nonostante le continue richieste dell’opposizione e rileva come dopo tre anni di amministrazione Di Giorgi ci si trovi ancora in emergenza. «Chi governa una città – conclude l’esponente democratica – ha il dovere di programmare, non di rispondere a chi fa pressioni più forti. Sono tutti capaci e pronti a mettere toppe, ma finora nessuno è stato in grado di agire secondo una programmazione operativa. E quando si ha a che fare con il futuro – la scuola è il vivaio del futuro – o si programma o si fa danno».

Scuola di Via Cimarosa e Cimitero di Borgo Montello: due vicende dai contorni inquietanti

Scuola di Via Cimarosa e cimitero Borgo Montello: due temi all’apparenza profondamente differenti ma uniti dal destino comune della pessima gestione di cui si è discusso venerdì 2 agosto in commissione trasparenza.

Il presidente della commissione, Omar Sarubbo, aveva convocato in audizione il dirigente Gentili del Comune di Latina per rispondere in merito alla perdita del finanziamento regionale di 480 mila euro per la sistemazione della scuola di Via Cimarosa (punto all’ordine del giorno su richiesta della consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani)  e per affrontare l’ambigua vicenda relativa alla gestione del cimitero di Borgo Montello, come da richiesta del consigliere Chiarato.

La Regione ha revocato un finanziamento di 480 mila euro – concesso D.G.R: n. 183 del 27.03.2009  e destinato alla scuola di Via Cimarosa – perché il Comune di Latina ha omesso di inviare parte della documentazione necessaria entro i termini previsti.

I lavori erano già stati aggiudicati dal Comune nonostante la copertura finanziaria non fosse ancora certa e ora, decaduto il finanziamento, tutto si è fermato a discapito della cittadinanza e in modo particolare di chi usufruisce della scuola materna.

A detta dell’ingegnere responsabile del procedimento le vie percorribili sono due: o la Regione Lazio, in deroga alla procedura regolamentare, renderà nuovamente disponibili le somme oppure il Comune, al fine di terminare l’opera, è costretto a inserire le somme tra i “debiti fuori bilancio” determinando un’uscita economica non prevista di quasi mezzo milione di euro. Un errore non da poco che rischia di costare molto alla città.

«Ormai non resta che “appellarsi alla clemenza” della Regione Lazio – spiega Sarubbo – che, in ogni caso, ha applicato la procedura alla lettera a differenza degli uffici del Comune di Latina che, in questo caso, hanno commesso non pochi errori». Continue reading

QUANTO SPRECO…

_DSC1832“Avevamo convocato la commissione trasparenza nella quale l’assessore Di Rubbo e il dirigente responsabile erano chiamati in audizione per spiegare perché il Comune di Latina ha perso (perché non ha presentato la documentazione necessaria) il finanziamento di 480mila euro che la Regione aveva stanziato per la scuola di Via Cimarosa e che adesso ha revocato. Per la terza volta non si sono presentati, non hanno mandato un loro delegato né uno scritto per ricostruire la vicenda”. Il presidente della commissione trasparenza Omar Sarubbo lancia l’allarme: “Soldi persi, rischio danno erariale, sicuro debito fuori bilancio”. (leggi notizia)

La giornata convulsa è poi proseguita in commissione Lavori Pubblici nella quale è arrivato trionfante il presidente Nasso a presentare il Piano Esigenziale relativo ai lavori pubblici per strade, scuole e barriere architettoniche.“Abbiamo dovuto assistere a un plauso agli uffici perché dopo due anni questa maggioranza è riuscita a compilare una mera “lista della spesa” una lista delle cose da fare – commenta scandalizzata la consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani – Sono elogi strumentali che la maggioranza fa a se stessa per giustificare migliaia di euro spesi per riunire le commissioni che si sono tenute in questi due anni per arrivare alla redazione di un semplice elenco che doveva essere chiaro prima dell’insediamento per essere realizzato durante la legislatura. Nel mio mondo, che è il mondo del lavoro, ci si prefiggono obiettivi e tempi, e se gli obiettivi non sono raggiunti nei tempi stabiliti si cambiano le persone, il metodo e la strategia perché quello che serve è raggiungere l’obiettivo”.

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FONDI EUROPEI, IL COMUNE ESCA DALL’IMMOBILISMO PER ENTRARE NEL FUTURO

Siamo capaci, oltre a farci revocare i finanziamenti come per la scuola di via Cimarosa, anche a farceli assegnare?” Questa la domanda della consigliera del PD Nicoletta Zuliani che sprona l’amministrazione a rispondere ai bandi relativi al programma PROGRESS per il periodo 2007-2013.

La Commissione UE ha infatti stanziato 3,6 milioni di euro per finanziare 10-15 progetti che dovranno concentrarsi su due priorità: il “Divario di retribuzione tra uomini e donne” e l’ “Equilibrio di genere nelle posizioni decisionali del mondo economico”.

20130711-074957.jpg Il bando è rivolto a ONG, parti sociali, università, istituti e centri di ricerca e prevede la possibilità di coinvolgere come partner di progetto soggetti come le autorità locali e regionali, i ministeri e gli organismi di parità. I progetti proposti dovranno mirare a generare un valore aggiunto a livello europeo, apportando benefici per più di un Paese e rafforzando le sinergie e la cooperazione al di là dei confini nazionali, pertanto sono fortemente incoraggiati progetti e partnership transnazionali e non verranno presi in considerazione progetti che richiedano una sovvenzione inferiore a 250.000 euro. Le proposte possono essere presentate fino al 28 agosto 2013.

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Fondi revocati: Comune troppo lento

Zuliani: l’unica speranza è quella di cercare di riottenere il finanziamento di 480mila euro nell’assestamento di bilancio di luglio in Regione

“L’ampliamento della scuola Cimarosa si è bloccato, per la revoca da parte della Regione del finanziamento perché sono scaduti i termini per la realizzazione dell’intervento”. In data 22 marzo il dirigente dell’area lavori pubblici della Regione Lazio ha scritto al Comune di Latina per annunciare che il finanziamento per Via Cimarosa “è stato formalmente revocato”.

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Si tratta di 480mila euro per realizzare tre sezioni in più nella scuola materna che la Regione ci ha tolto, come si legge chiaramente nella determina “stante la mancata assunzione, entro il termine previsto, dell’impegno di spesa (contratto di appalto)”.

Eppure la costruzione della nuova ala è quasi terminata. La scuola aveva avuto la garanzia che entro dicembre 2012 si sarebbe potuta utilizzare la nuova struttura che amplia la sede di via Cimarosa, tanto che una nuova sezione verrà avviata dal prossimo anno.

Il problema, ora è CHI PAGA?

“Un comportamento scandaloso perché il Comune di Latina ha già perso i finanziamenti per la Casa della musica e quelli messi a bando dal Miur per la rigenerazione e costruzione di scuole nuove”.

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