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Bollette del cimitero: perché?

IMG_0143.JPGSo che molti hanno interesse a conoscere l’origine di queste bollette relative alle spese di mantenimento del cimitero che in questi giorni sono arrivate e stanno ancora arrivando nelle cassette postali dei cittadini che hanno una concessione delle sepolture nel cimitero di Latina.

La società Ipogeo dal 2009, sotto l’amministrazione Zaccheo, gestisce il cimitero del Comune di Latina, compresa la manutenzione della parte vecchia e della parte nuova. Per quanto riguarda la parte nuova, con i contratti posti in essere dal 2009 in poi, sono stati stabiliti dei costi che sono stati addebitati al titolare delle sepolture: €15+IVA per sepoltura all’anno.
Dovunque – in Italia e all’Estero – si paga una certa somma che varia dai €10 ai € 30 annui per il mantenimento, la pulizia, le luci votive (non per Latina), la guardiania ecc… oppure, se il Comune gestisce direttamente il cimitero, nella TASI è compreso questo tributo per tutti i cittadini.

Perché i costi di manutenzione arrivano solo ora?
Da quando l’Ipogeo ha preso in mano la gestione del cimitero, a nessun titolare delle sepolture sono mai arrivati i costi da pagare relativi alla manutenzione e pulizia. Perché?
Il problema era che delle oltre 15.000 sepolture non si conoscevano la gran parte dei nomi dei titolari e quindi non si conosceva a chi spedire bollettini per coprire il costo di questo servizio.
Al tempo del commissario Nardone, non possedendo ancora la Ipogeo i nominativi dei titolari delle sepolture, le fu accordato dal Comune un anticipo di €540.000 annui per due annualità (2009/2010, 2010/2011, quelle in bolletta).
Un anticipo che andava poi restituito, anche perché i costi della pulizia e mantenimento andrebbero pagati eventualmente dai titolari delle sepolture, e non da tutti i cittadini – anche quelli che non hanno alcuna sepoltura.

Ma perché la società ipogeo non chiedeva i soldi direttamente ai titolari delle sepolture?
L’Ipogeo lamentava di non avere l’anagrafica di tutti i titolari e quindi di non riuscire a rintracciare i nomi che dovevano poi pagare questo bollettino a copertura dei costi di mantenimento annui.
Per effettuare questa ricognizione anagrafica, la Ipogeo ha svolto un lavoro – estraneo al contratto – per cui il Comune le ha accordato un pagamento di circa €76.000: senza questo lavoro di ricognizione anagrafica la società non poteva inviare i bollettini e coprire le spese del mantenimento.
Al termine di questa ricognizione, ecco pronto l’elenco dei nomi a cui intestare i costi di manutenzione.
Attualmente, però, tutti stanno ricevendo questi bollettini, sia quelli che hanno un contratto stipulato dopo il 2009, sia coloro che hanno un contratto stipulato prima del 2009, sul quale non c’è scritto che si dovesse pagare per questo servizio.

Da qui il dubbio sulla legittimità: è possibile modificare un contratto unilateralmente?
Nella maggior parte dei casi ante 2009, non era neanche stato stipulato un contratto tra il titolare delle sepolture e il Comune… Il dubbio allora è che, non avendo il cartaceo del contratto molti cittadini non sanno se quelle somme erano veramente comprese nella concessione o no.

Ma dov’è il rischio d’impresa?
Ogni società , investendo in una impresa, accetta di farsi carico dei rischi.
La società concessionaria doveva farsi carico del rischio di impresa e non richiedere al comune l’anticipo di questi costi che, ricordo, per due annualità sono stati coperti con soldi da bilancio comunale per un totale di €1.080.000, quindi pagati da tutti i cittadini, anche quelli che non hanno in concessione alcuna sepoltura presso il cimitero di Latina.

Secondo il principio del “farsi carico del rischio d’impresa” la IPOGEO non dovrebbe affatto interpellare il Comune di Latina se vede che i suoi conti non tornano. Cosa che invece ha fatto richiedendo l’anticipo dei costi di manutenzione.
Se voi ci fate caso, infatti il bollettino che è arrivato ha con un conto corrente a nome del Comune di Latina. Questo avviene perché il Comune di Latina deve avere rimborsate le somme anticipate nel 2010 e nel 2011.
Errore: secondo me il Comune non deve ricevere il rimborso dai titolari delle sepolture, bensì dalla società Ipogeo. Purtroppo in un accordo successivo al primo, vengono stabilite e sottoscritte le modalità di riscossione messe in atto in questi giorni.

Altra domanda: per quale motivo è la ipogeo che ci invia queste bollette?
Dal racconto che fanno in Comune, il Comune di Latina non aveva risorse umane sufficienti per poter effettuare questo lavoro di bollettazione e invio dei bollettini – anche perché era la società ipogeo ad avere l’elenco dei nomi degli eredi delle sepolture – ed ha quindi incaricato la IPOGEO pagandola circa €10.000 per il servizio di bollettazione, soldi che ritornano al Comune con l’euro e cinquanta presente in bolletta per la spedizione. (Leggi la determina che affida la bollettazione alla Ipogeo)
Errore: secondo me le funzioni del Comune e della Ipogeo vanno tenute separate e invece hanno sempre risentito di una reciproca ingerenza indebita, sancita da codici e codicilli nelle varie convenzioni e addendum alle convenzioni.

Essendo queste “storture” messe nero su bianco, hanno valore legale e sono pertanto vincolanti. Ecco perché la Ipogeo ha citato il Comune di Latina in giudizio per €14ML per inadempienze contrattuali.
Per questo ho chiesto di portare la questione in Commissione Bilancio per chiarire le posizioni.

Dobbiamo pagare le bollette?
Se non pagate, vengono messe a ruolo e Equitalia, che effettua il recupero crediti per conto del Comune, agisce nei confronti dei morosi. Chi ritiene di non doverle pagare e di essere in possesso delle carte che sostengono questa posizione, può comunque percorrere la strada del ricorso. Sono sicura che le associazioni dei consumatori hanno tutti gli strumenti per consigliare per il meglio.

Per conto nostro, stiamo usando tutti gli strumenti in nostro possesso per obbligare l’Amministrazione a fare chiarezza sulla questione, ma si sa, quando le cose nascono storte, non muoiono dritte.

di questo ringraziamo l’amministrazione Zaccheo. Sentitamente.