Bandi per la cultura: Latina è in ritardo ma può cominciare a crearsi una strategia a lungo termine

Creare un “parco progetti” per non perdere ulteriori occasioni.

“Sono tantissimi i bandi per la cultura che offrono cifre sostanziose per bilanci dei Comuni come quello di  Latina ma questa amministrazione sembra non esserne a conoscenza o non interessarsene”. Nicoletta Zuliani,  consigliera comunale del Partito democratico rilancia sulle occasioni perse da parte del Comune di latina e sulla possibilità di coglierne al volo per sostenere un settore mai veramente preso in considerazione da questa amministrazione, considerando che  il sindaco non ha mani nemmeno nominato un assessore al ramo.

Dalla Fondazione Telecom, ad esempio ed è notizia di questi giorni, fondi per recuperare i beni culturali “privi di visibilità”: 1 milione e
mezzo di euro per rendere VISIBILI beni che non godono di adeguata visibilità e fruizione perché nascoste e non adeguatamente conosciute e valorizzate. Questa un’occasione ghiotta solo se… avessimo le idee chiare.

“Come abbiamo lasciato l’occasione di finanziamento a fondo perduto con il bando del MIUR ignorato scientemente finalizzato alla ristrutturazione e rigenerazione degli edifici scolastici – spiega la Zuliani –  come sono stati revocati i fondi regionali per la scuola di via Cimarosa, così rischieremmo oggi di perdere preziose occasioni se l’amministrazione non si attiva immediatamente”.

Ci sono bandi che offrono dai 125.000 ai 250.000  euro per valorizzare “beni invisibili” nel nostro territorio.

“Se interessano al Comune di Latina – si chiede la consigliera del Pd – dovremmo attivare subito l’assessore alla cultura e tutto l’ufficio, ma purtroppo non essendoci un assessore gli uffici non si sa da chi ricevano informazione, motivazione, input, linee programmatiche, sollecitazioni. Un’amministrazione “miope” non vede la necessità di un coordinamento serio a riguardo”.

Si tratta di una sfida con la quale Latina, valorizzando risorse anche professionali, può rilanciare se stessa interagendo con i cittadini e la classe imprenditoriale per la costruzione di un polo culturale di riferimento.

“Visto che i finanziamenti oggi si ottengono quasi unicamente rispondendo a bandi – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani –  occorre dotarsi di un “parco progetti” di cui ogni settore dovrebbe essere in possesso che parta dalle nostre reali esigenze e all’occorrenza venga utilizzato per rispondere ai bandi per i quali, di solito, i tempi sono stretti. Ecco allora che una “visione lunga” di un’amministrazione diventa strategica e soprattutto vincente economicamente”.

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