La PAURA di un Consiglio richiesto dal PD

La maggioranza ed il sindaco di questa città non intendono venire in Consiglio martedi 18 novembre: così hanno dichiarato.
Non vogliono farsi dettare l’agenda dal PD.

Essere presenti in Consiglio quando un terzo dei cittadini della città lo chiede è un DOVERE, è rispondere ad un’istanza di DEMOCRAZIA.
La scelta di non esserci e far andare deserta l’adunanza è uno schiaffo ai cittadini che chiedono ragione e motivo non solo delle DIMISSIONI ma anche della revoca ormai sopravvenuta.

Dettare l’agenda, come l’avete definita, non è questione di orgoglio, è una questione di urgenza, di vera necessità. Il puntiglio politico di convocare VOI un consiglio nasconde una immensa debolezza e i cittadini lo sanno.

La città aspetta.

La città aspetta da troppo tempo che vengano affrontate questioni scottanti e onerose, dal costo di milioni di euro, nodi che andavano sciolti nel 2011 appena insediati e che ancora aspettano di essere affrontati.
Ma chi torna sui propri passi e non esce dal guado vuole portarsi dietro tutta la città, come Sansone.

No, sindaco.
Noi non ci stiamo.
Noi saremo in Consiglio martedì 18 novembre 2014.
Come democraticamente stabilito.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>